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Intel vuole spostare l’impatto del suono sugli auricolari

All’ultimo Idf di Shenzhen, il colosso dei chip ha svelato alcuni dettagli della propria strategia sul futuro abbandono dei jack da 3,5 millimetri, per trasmettere segnale audio tramite l’Usb Type-C. L’azienda vorrebbe portare nuovi standard anche al difuori del mercato degli smartphone, per dire definitivamente addio all’analogico. Lo standard Usb-C Digital Audio potrebbe anche impedire la pirateria.

Pubblicato il 28 aprile 2016 da Redazione

Presto potremmo dire addio all’audio analogico del caro e vecchio “minijack” da 3,5 millimetri, inventato negli anni Sessanta. Almeno sui cellulari. Intel è l’ultimo nome (e forse quello più importante) che si è aggiunto alla lista di aziende tecnologiche che vogliono andare oltre al classico connettore per affidarsi alle più performanti porte Usb Type-C. La proposta del colosso dei chip è però più radicale di quelle avanzate da brand come la cinese LeEco, che di recente ha introdotto una serie di smarthpone sprovvisti di ingresso jack. Intel vorrebbe sfruttare le potenzialità delle nuove porte Usb anche sugli altri dispositivi elettronici, unendo così l’alta qualità audio garantita dal segnale digitale ad altre caratteristiche tipiche delle porte Type-C. Una su tutte, la possibilità di ricaricare anche device più ingombranti come i computer portatili.

Intel ha svelato una serie di slide durante l’ultimo Idf di Shenzhen, che contengono preziose informazioni per capire la strategia del gruppo californiano. Il principale scoglio da superare è la pervasività dei jack da 3,5 millimetri e, di conseguenza, l’attuale ritrosia dei produttori di smartphone e, soprattutto, delle aziende che realizzano auricolari e altri componenti audio, a passare a qualcosa di veramente nuovo. Senza contare i costi per gli utenti, i quali dovrebbero acquistare auricolari più costosi o dotarsi di adattatori aggiuntivi.

Lo standard “C” è però in grado di reggere un convertitore analogico-digitale, senza impattare sulla trasmissione dei dati, grazie alla presenza di due piedini laterali (Sbu1 e Sbu2). Quindi, secondo Intel, è possibile ascoltare audio utilizzando il connettore Usb senza dover intervenire in modo radicale dal punto di vista ingegneristico. E l’utilizzo di Usb Type-C porterà alla creazione di cuffie multifunzione (teoricamente anche per rilevare parametri come la temperatura corporea), semplificando l’utilizzo di connessioni multicanale.

 

Fonte: Intel, via Anandtech

 

Inoltre, secondo quanto svelato dalla testata Anandtech, Intel starebbe lavorando anche alle specifiche della tecnologia Usb-C Digital Audio, compatibile con gli standard Usb precedenti. Intel potrebbe lanciare le nuove specifiche già nel corso del secondo trimestre di quest’anno. Le cuffie potrebbero così guadagnare un amplificatore incorporato (spostandolo in questo modo dal dispositivo al terminale di uscita), un Dac (convertitore digitale-analogico) e altre caratteristiche attualmente appannaggio degli smartphone.

Ma non solo. Intel ha proposto di implementare anche unità multifunzione che potrebbero intervenire sulla formazione del segnale, sulla soppressione del rumore, sulla cancellazione dell’eco acustica e su altre operazioni. Le unità multifunzione possono anche supportare la tecnologia Hdcp (High-Bandwidth Digital Content Protection), che impedisce atti di pirateria sui contenuti audio trasmessi tramite le porte Usb Type-C.

 

Tag: mercati, intel, audio, Usb Type-C, jack

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