Pubblicato il 07 febbraio 2020 da Redazione
Nuova acquisizione nel campo dei pagamenti elettronici. Dopo essere ritornata indipendente da Atos nel 2019, Worldline ha avviato un piano di ampliamento nel mondo dei servizi per i pagamenti elettronici: un notevole passo avanti viene ora compiuto con l’acquisizione di Ingenico, specialista in sistemi e terminali di pagamento.
Dall’operazione scaturirà un gigante continentale dal valore prossimo ai 5,3 miliardi di euro. L’esborso complessivo sarà di circa 2,5 miliardi di euro, frutto di 1,5 miliardi pagati cash, l’emissione di obbligazioni convertibili per 500 milioni e il rastrellamento di azioni seguito allo squeeze out di Ingenico dalla Borsa. L’Opa amichevole che ha generato l’acquisizione è stata approvata da entrambi i consigli d’amministrazione e gli azionisti di Ingenico peseranno per il 35% nella nuova compagine.
Worldline può ora ambire a occupare il quarto posto mondiale nel mercato dei terminali e dei sistemi di pagamento, dove negli ultimi tempi, soprattutto negli Usa, si è registrato un forte processo di concentrazione (Global Payments/Total System Services, Fiserve/FirstData et Fis/Worldpay). La finalizzazione è prevista per il terzo trimestre 2020, dopo le approvazioni di rito delle autorità.
L’attività di Worldline è oggi ripartita in tre grandi poli: il business principale dei servizi di pagamento per commercianti (400mila clienti), servizi di elaborazione finanziaria e sicurezza dei pagamenti bancari e soluzioni tecnologiche dedicate ai pagamenti per differenti attori istituzionali nel contesto dei loro prelievi (tasse, società di trasporto e così via). Ingenico, invece, è storicamente presente nel mondo dei sistemi e terminali di pagamento, ma si è evoluta anche verso i servizi soprattutto online (Easycash, Ogone, Global Collect et Bambora). Fin qui l’azienda ha investito 300 milioni di euro all’anno per accelerare soprattutto le soluzioni verticali, gli sviluppi blockchain, la sicurezza delle transazioni e le performance delle elaborazioni, senza dimenticare la transizione di un modello basato sulla vendita di prodotti verso il cloud.
Il futuro gruppo potrà contare su circa 20mila persone in organico, almeno sommando gli attuali occupati e in attesa di sapere se alcune aree di sovrapposizione soprattutto geografica (Germania, Asia-Pacifico) daranno vita a qualche taglio.
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