L’Ai al posto degli sviluppatori? Google ci sta lavorando
Sotto il nome di Pitchfork, si cela un progetto che si fonda su un’intelligenza artificiale capace di generare codice in autonomia, ma anche di effettuare aggiornamenti e correzioni.
Pubblicato il 25 novembre 2022 da Redazione

Il mestiere dello sviluppatore rischia di diventare obsoleto. Già le piattaforme low-code e Rpa hanno aperto la via a una forte revisione di una prassi sempre più orientata a delegare alla tecnologia la produzione di codice, ma con l’avvento dell’intelligenza artificiale si sta andando decisamente oltre.
Secondo la testata Business Insider, Google starebbe lavorando in segreto su un progetto di Ai capace di sviluppare in maniera completamente autonoma. L’iniziativa ha visto la prima concretizzazione all’interno dell’unità di ricerca X di Alphabet sotto la denominazione Pitchfork, per poi passare nei laboratori di Google, sotto l’egida del team “AI Developer Assistance”. Questa unità è diretta da Olivia Hatalsky, che aveva già lavorato su precedenti progetti come i Google Glass.
Non ci sono per ora molte altre informazioni su questo sistema di sviluppo autonomo del codice, ma sappiamo che si baserà su un’intelligenza generativa, quindi capace non solo di generare codice, ma anche di correggerlo e aggiornarlo. In quest’ottica, si tratterebbe di uno strumento più avanzato rispetto a quelli oggi disponibili. Più concentrati sul completamento o la proposta di codice.
Sul mercato, infatti, troviamo già alcune soluzioni in una certa parte assimilabili. La più conosciuta è Copilot di GitHub, resa disponibile in tempi recenti, ma possiamo citare anche CodeTs di Salesforce o CodeWhisperer di Aws. Tutte queste proposte pongono questioni non tanto dal punto di vista tecnico, quanto da quello etico e giuridico. Non è un caso, infatti, che poco tempo fa sia stata intrapresa una class action contro GitHub, Microsoft e OpenAi per violazione dei termini di licenza open source e dei diritti degli sviluppatori.
Vengono avanzate anche altre critiche, come la riproducibilità degli errori di codice da parte dell'Ai. I docenti di informatica, poi, sono preoccupati per la sostituzione del lavoro degli studenti con questi strumenti di supporto automatico allo sviluppo. A seconda del grado di precisione tecnica e della capacità degli algoritmi di andare oltre la codifica umana, sorgerà inevitabilmente la questione etica di un tale assistente.
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