L’Ai di Microsoft si trasforma in uno scriba
Entro la fine dell’anno Onedrive e Sharepoint disporranno di una funzione di trascrizione automatica di audio e video, basata sull’intelligenza artificiale. In arrivo anche nuove tecnologie di riconoscimento di testo e contenuti nelle foto.
Pubblicato il 30 agosto 2018 da Redazione

Quante volte è capitato di dover trascrivere file audio e video per, ad esempio, preparare un documento o una presentazione? Microsoft viene ora in aiuto di lavoratori e studenti con l’intelligenza artificiale. Nelle prossime settimane, Onedrive e Sharepoint si arricchiranno di una funzionalità di trascrizione automatica basata sulla stessa tecnologia smart di Microsoft Stream. Durante la riproduzione di contenuti audio o video, ai bordi della finestra comparirà il testo prelevato in tempo reale dai file ed elaborato dagli algoritmi di Ai. In questo modo, si potrà semplicemente copiare e incollare le trascrizioni in Word o altre applicazioni oppure, tramite una barra di ricerca dedicata, individuare più facilmente il punto esatto della registrazione che si vuole ascoltare. L’elaborazione avviene esclusivamente sulla nuvola di Microsoft e nessun dato viene trasmesso all’esterno.
Inoltre, l’azienda ha fatto maturare al punto giusto un’altra funzionalità annunciata quasi un anno fa. Si tratta di una tecnologia che, sfruttando ancora l’intelligenza artificiale, permette di identificare quando una foto è stata scattata, di riconoscere gli oggetti all’interno del file e anche di estrarre il testo presente nell’immagine. Un vantaggio rilevante ai fini della ricerca, in quanto è sufficiente digitare una o più parole chiave per raggruppare documenti dai contenuti simili. E, con il supporto delle trascrizioni audio e video, è ora possibile andare a caccia di testo anche nei formati multimediali.
Entro la fine dell’anno, il colosso di Redmond lancerà anche una nuova modalità di visualizzazione per Onedrive e per l’home page di Office.com, con lo scopo di mettere in evidenza i file più rilevanti per un utente. Le raccomandazioni si baseranno sulle Api di Microsoft Graph, soluzione che sarà quindi in grado di capire come una persona lavora, con chi e a quali contenuti accede più di frequente.
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