L’Amaro Montenegro comunica e lavora meglio in digitale
L’azienda produttrice della storica bevanda da fine pasto ha adottato i videoproiettori e le lavagne interattive di Ricoh, migliorando sia le comunicazioni esterne sia quelle interne.
Pubblicato il 18 giugno 2019 da Redazione

Dentro una bottiglia di amaro può esserci molta tecnologia. Nel caso dell’Amaro Montenegro, storico marchio protagonista sulle tavole di case e ristoranti a fine pasto, non si tratta solo di tecnologia di processo, ma anche di informatica. L’azienda produttrice di bevande di Zola Predosa, Bologna (distributrice anche dei marchi Vecchia Romagna, Olio Cuore, Bonomelli, Cannamela e molti altri), anni fa aveva realizzato un’opera rinnovamento tecnologico relativo alla gestione dei log, delle vulnerabilità e dei rischi informatici, mentre nel 2018 ha avviato un più ampio progetto di trasformazione in ottica di industria 4.0 e di lean production, mettendo in comunicazione i sistemi produttivi con l’Erp tramite un’infrastruttura dedicata. Ma macchine e software non erano gli unici a dover comunicare meglio tra loro: Gruppo Montenegro era alla ricerca di soluzioni che aiutassero a velocizzare lo scambio di idee e la collaborazione, e in generale a migliorare la gestione delle informazioni.
Il team responsabile della sicurezza informatica e dell’infrastruttura di rete, guidato da Roberto Mozzillo, ha dunque supportato l’azienda nell’adozione di alcune tecnologie firmate Ricoh. Si è scelto di adottare i proiettori verticali di questo vendor, valutando positivamente l’ingombro ridotto e la facilità di spostamento di questi sistemi, che dunque aiutano ad allestire in poco tempo e con poca fatica una sala non attrezzata per le riunioni. “Tutti i colleghi hanno apprezzato moltissimo queste tecnologie e la nostra collaborazione con Ricoh si è subito allargata anche ad altri proiettori, sempre portatili, utilizzati dai nostri brand ambassador”, racconta Mozzillo, riferendosi agli agenti commerciali che presentano l’offerta di Amaro Montenegro direttamente “sul posto”, cioè nei locali.
Un’altra parte del progetto ha riguardato la gestione delle informazioni e la collaborazione tra membri del personale. Per rendere più produttive le periodiche riunioni dedicate alla programmazione della manutenzione delle macchine, l’azienda ha deciso di adottare le lavagne interattive Ricoh: ha così potuto liberarsi delle vecchie procedure, in cui incarichi e promemoria venivano condivisi su documenti cartacei, con tutte le inefficienze e i rischi di perdita delle informazioni che ne derivavano. Oggi Gruppo Montenegro si avvale di metodi molto più “digitali”, comodi e sicuri.
Grazie alle lavagne interattive, spiega Mozzillo, “possiamo inviare tali informazioni direttamente ai tablet Wi-Fi oppure archiviarle sul nostro cloud aziendale. Interessante è anche la possibilità di scambiare, tramite questi dispositivi, dati e documenti tra i differenti siti produttivi. I miei colleghi del Team Quality Assurance si avvalgono delle lavagne interattive Ricoh anche per connettere gli operatori del controllo qualità e, considerati i vantaggi, l’utilizzo verrà senza dubbio esteso anche ad altri reparti”.
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