L’App Store è una delle galline dalle uova d’oro di Apple, dal momento che alimenta continuamente i computer macOS, gli iPhone, gli iPad e altri dispositivi con funzionalità di ogni genere, dalle utilities ai videogiochi, dagli strumenti di produttività a quelli di gestione del tempo libero. Il merito va agli sviluppatori Apple, che progettano i software nativi dell’ecosistema della Mela, ma anche ai tanti freelance e alle aziende che creano prodotti compatibili, commercializzati sull’App Store. 

Ora la società di Cupertino ha svelato la somma dei guadagni totali degli sviluppatori, realizzati dal 2008 - anno di lancio del marketplace - a oggi: 200 miliardi di dollari. Guadagni derivati dalla sola vendita di applicazioni a pagamento, ma a cui andrebbero sommati quelli, molto più corposi, derivati dalla pubblicità e dagli acquisti in-app. Lo scorso giugno l’azienda aveva comunicato che nel solo anno 2019 l’ecosistema dell’App Store aveva supportato e veicolato un valore di 519 miliardi di dollari, tra vendite di software, servizi e pubblicità.

 

(Fonte: Apple)

 

Tornando al presente, è notevole anche la somma spesa dagli utenti per acquistare applicazioni o servizi in-app nei giorni delle festività natalizie appena trascorse: fra la vigilia di Natale e Capodanno, 1,8 miliardi di dollari. La giornata del 1 gennaio, in particolare, ha segnato un nuovo record di spesa nelle 24 ore, cioè 540 milioni di dollari. 

Prodotto decisamente più giovane è Apple Music, fra i cui progressi realizzati nel corso del 2020 spiccano il traguardo dei 70 milioni di canzoni e delle 25mila trasmissioni radiofoniche e altri contenuti audio inseriti in catalogo. Apple Books, invece, vanta attualmente 90 milioni di utenti attivi mensilmente.