L’Apple Watch si trasforma in un cardiologo anche in Italia
Disponibile nel nostro Paese la funzionalità Ecg, che permette di misurare l’attività elettrica del cuore e di inviare il tracciato al medico. Negli Usa, invece, la Commissione del commercio internazionale si è pronunciata sulla vicenda dei brevetti che contrappone Qualcomm e la Mela.
Pubblicato il 28 marzo 2019 da Redazione

L’arrivo di iOs 12.2 e WatchOs 5.2, aggiornamenti dei due sistemi operativi lanciati pochi giorni fa durante l’evento di presentazione dei nuovi servizi Apple, ha portato ufficialmente sui Watch Series 4 della Mela la funzionalità che permette di tracciare un elettrocardiogramma quasi professionale. Negli Stati Uniti la tecnologia è stata approvata dall’Fda, l’ente regolatorio che cura la sicurezza di farmaci e alimenti, e consente di monitorare costantemente il battito cardiaco, di rilevare anomalie come la fibrillazione atriale e di inviare anche al proprio medico il tracciato. La misurazione è molto semplice: dopo aver abilitato l’Ecg dall’app Salute dell’iPhone, è sufficiente lanciare la funzionalità interagendo con lo schermo dell’orologio (che deve ovviamente essere al polso) e premere con un dito della mano opposta sulla coroncina posta a lato del dispositivo.
La misurazione dura trenta secondi e, per ottenere un risultato affidabile, è consigliabile rimanere seduti e con il braccio appoggiato su un tavolo (o sedia) oppure in grembo. Lo smartwatch di Apple fornisce già l’anteprima dell’Ecg, ma per avere risultati più dettagliati occorre visualizzare il file dall’iPhone. Come detto, è possibile poi inviare via mail il documento al proprio medico curante o al cardiologo per una lettura completa.
Ma in queste ore, dagli Stati Uniti, sono arrivate anche novità “giuridiche”. L’International Trade Commission (Itc) si è pronunciata con due decisioni discordanti sulla questione dei brevetti che contrappone da tempo Apple e Qualcomm. Secondo il primo provvedimento, firmato dalla giudice MaryJoan McNamara, la Mela avrebbe violato il brevetto che copre una tecnologia per la riduzione dei consumi energetici sviluppata dal chip maker di San Diego (U.S. Patent No. 8.063.674). Per questa infrazione, la toga ha chiesto che le autorità preposte impediscano l’importazione degli iPhone “incriminati” (dal 7 all’Xs) e, di conseguenza, la loro vendita negli Usa.
McNamara, però, ha anche evidenziato come Apple non sia responsabile della violazione di altri due brevetti di Qualcomm, aggiungendo come alcuni di questi siano addirittura “non validi”. La presa di posizione di McNamara verrà ora vagliata da un altro gruppo di toghe, che dovrà esprimersi entro il 26 luglio. Il fascicolo in seguito potrà anche essere esaminato da Donald Trump in persona, che potrebbe opporsi alla decisione finale.
Il secondo “filone” della battaglia legale approdata di fronte all’Itc, però, è giunto a una conclusione differente. Lo scorso settembre il giudice Thomas Pender aveva accertato la violazione del brevetto sulla gestione energetica dei chip, sostenendo però che non fosse necessario bloccare l’importazione degli iPhone. Martedì una giuria estesa dell’Itc ha cambiato le carte in tavola: i brevetti di Qualcomm non sono validi, quindi non è nemmeno possibile accertare un’eventuale violazione da parte della Mela.
Caso chiuso? Non proprio, perché quello andato in scena in queste ore è solo uno dei tanti capitoli della battaglia a colpi di ingiunzioni che i due colossi stanno portando avanti da oltre due anni. Dopo il processo-lampo di inizio mese, in cui un giudice di San Diego ha imposto ad Apple di risarcire Qualcomm con 31 milioni di dollari, il 15 aprile ci sarà un’altra udienza riguardante in questo caso l’uso delle licenze.
MERCATI
- Vendite di Pc in calo, ma infrastrutture e servizi aiutano Lenovo
- Il cloud fa da traino a Sap, obiettivi più ambiziosi per il futuro
- E-commerce, in Italia solo il 15% sceglie i punti di ritiro
- LinkedIn pianifica licenziamenti ma anche nuove assunzioni
- Servizi e iPhone tengono a galla le vendite di Apple
NEWS
- Phishing endemico, ma è quello mirato a fare i maggiori danni
- Il cloud ibrido ispira le evoluzioni software di Infinidat
- Investimenti Ict in crescita per un’azienda italiana su due
- Nutanix in buon equilibrio tra crescita e profittabilità
- AI, Baidu rincorre Microsoft e Google: Ernie pronto al debutto