L'asta per il 5G è stata un successo, incassati 6,5 miliardi di euro
Il risultato della gara del Mise per l'assegnazione dei diritti d'uso delle diverse bande di frequenza ha superato largamente gli obiettivi. Tra i carrier, Tim è quello che ha investito e raccolto di più.
Pubblicato il 03 ottobre 2018 da Redazione

Ottima partenza per l'avventura italiana del 5G. L'asta per aggiudicarsi le diverse bande di frequenza su cui veicolare i futuri servizi di connettività mobile superveloce si è chiusa con un incasso da 6,5 miliardi di euro e con una spartizione abbastanza equilibrata tra gli operatori di telecomunicazione. Il risultato è più che doppio rispetto ai 2,5 miliardi di euro definiti nella legge di Bilancio 2018 come obiettivo minimo. “Le procedure di gara”, si legge in una nota diffusa dal Ministero dello Sviluppo Economico, “hanno portato a una competizione vivace, conclusasi in 14 giornate di miglioramenti competitivi e con 171 tornate. L’introito raggiunto ha superato del 164% il valore delle offerte iniziali e del 130,5% la base d’asta”.
Circa due miliardi di euro sono stati raccolti per i cinque lotti in banda 700 MHz FDD, i più ambiti. Uno è andato automaticamente a Iliad in quanto nuovo player sul mercato italiano, altri due a Vodafone e altrettanti a Telecom Italia. La parte più consistente dell'incasso, circa 4,3 miliardi di euro, è il risultato dei forti rilanci sulla banda 3700 MHz, per cui i Tim, Vodafone, Wind 3 e Iliad si sono aggiudicati un lotto ciascuno. A questi carrier anche, uno per uno, quattro dei cinque lotti in banda 26 GHz, mentre il restante è andato a Fastweb: complessivamente, sono stati spesi poco meno di 164 milioni di euro.
Nessuna offerta è stata fatta per i lotti 700 MHz SDL, “pertanto i soggetti che ne abbiano manifestato l’interesse potranno partecipare alla fase di gara successiva, secondo le procedure previste dal disciplinare di gara per frequenze non aggiudicate, che si svolgerà a partire da venerdì 5 ottobre”, sottolinea il Mise.
Intanto Telcom Italia non ha mancato di esprimere soddisfazione: “Grazie all’aggiudicazione di tutte e tre le frequenze in gara, Tim consolida la sua posizione di leadership in Italia”, ha dichiarato l'amministratore delegato Amos Genish. La sua azienda è quella che per i diritti sulle frequenze del 5G ha speso più di tutte, oltre 2,4 miliardi di euro, per poter operare su bande diverse e complementari tra loro per copertura, penetrazione e capacità trasmissiva. Le licenze scadranno nel 2037.
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