L’attenzione di Extreme è tutta sul monitoraggio delle reti
Da fornitore di apparati infrastrutturali, l’azienda si è progressivamente spostata verso i servizi, ovviamente fruibili anche in modalità cloud. Il country manager Vincenzo Lalli inquadra gli sviluppi della società nel contesto nazionale.
Pubblicato il 24 maggio 2023 da Roberto Bonino

Extreme Networks è una realtà oggi specializzata soprattutto nella fornitura di strumenti e servizi che intendono semplificare la gestione delle reti in contesti ibridi. Non è sempre stato così, visto che parliamo di un’azienda che nasce nella produzione di apparati infrastrutturali, ma il contesto del mercato e alcune acquisizioni hanno contribuito a delineare l’attuale proposizione.
Da citare, in modo particolare, l’integrazione di Aerohive, avvenuta quattro anni fa e che ha consentito di aggiungere la gestione in cloud delle reti e acquisire il relativo know-how: “I modelli di business dei nostri clienti mostrano un peso predominante della componente Opex e occorre essere pronti ad assecondarli”, spiega Vincenzo Lalli, country manager di Extreme Networks Italia. “Oggi disponiamo di servizi cloud-based su tutto il nostro portafoglio di prodotti e copriamo tutto ciò che attiene la gestione delle reti, dall’onboarding di oggetti di terze parti all’identificazione e analisi delle applicazioni che girano, per mantenere efficiente la connettività”.
Anche dal punto di vista tecnologico, inevitabilmente, l’evoluzione segue le tendenze del mercato. Non a caso, fra le ultime novità troviamo ExtremeCloud Edge, una soluzione che estende il perimetro coperto dal portafoglio di prodotti dell’azienda, unificando in modo particolare la gestione delle reti wired e wireless nella loro estensione (comprensiva di implementazioni su cloud pubblico o privato ed edge), con visibilità e controllo integrati in un’unica schermata.
Proprio quest’ultimo è l’aspetto-cardine che caratterizza l’evoluzione recente di Extreme Networks: “Per i clienti è sempre più rilevante tenere sotto controllo ogni aspetto della propria rete e ottenere in tempo reale informazioni sulle possibili origini di malfunzionamenti”, conferma Lalli. “I nostri apparati dispongono della telemetria integrata, possono correlare dati provenienti dalle varie declinazioni infrastrutturali di un’azienda e fornire un riscontro puntuale su problemi che possono dipendere dal traffico come da un applicativo lento”.
Vincenzo Lalli, country manager di Extreme Networks Italia
Il vendor fa dell’indipendenza uno degli elementi portanti del proprio approccio al mercato: “Non dipendiamo da alcun cloud provider”, rimarca Lalli, “e ci adattiamo alle realtà che incontriamo, perlopiù ibride. Il nostro sistema di licensing, legato ai singoli oggetti, consente di trasferire il costo qualora uno specifico apparato venga dismesso e siamo in grado di aiutare le aziende anche a pianificare meglio i loro investimenti, ad esempio comprendendo quali sono gli applicativi meno utilizzati o quelli non approvati”.
Il riposizionamento sul cloud ha favorito anche in Italia un allargamento del potenziale bacino di clienti. L’abbattimento dei costi d’ingresso è un elemento che favorisce l’aumento dell’attenzione da parte delle realtà che hanno una struttura distribuita sul territorio: “Ci siamo rafforzati in settori come il retail, dove occorre raggiungere tutti i punti vendita sparsi sul territorio e no ci sono margini per aumentare il personale”, spiega Lalli. “Anche la logistica, pur con le sue particolari dinamiche, è un comparto in ascesa. Il monitoraggio è importante per ragioni di performance, ma anche di sicurezza e il nostro approccio zero trust appare convincente per la possibilità di intervenire già in fase di accesso su tutti i punti esposti, a cominciare dall’edge, utilizzando però un’unica piattaforma per tutto”.
Nel contesto evolutivo fin qui descritto, anche il profilo del partner ideale di Extreme si deve adeguare. Chi ha costruito il proprio spazio commerciale sulle tradizionali infrastrutture deve acquisire una competenza più trasversale soprattutto in direzione della sicurezza e del monitoraggio delle applicazioni: “Quest’ultimo è il fronte per noi più promettente e siamo alla ricerca di nuovi partner che abbiano già competenze sui temi delle Api e dell’interfacciamento fra applicativi eterogenei e vogliano seguire la propria clientela nell’evoluzione verso il controllo delle reti, spingendo la logica Sd-Wan”, conclude Lalli.
SD-WAN
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