Pubblicato il 21 dicembre 2022 da Roberto Bonino
Il 2022 di Jaggaer si è caratterizzato per la definizione di una strategia celata dietro il concetto di Autonomous Commerce. Di fatto, si tratta di replicare l’esperienza che ha caratterizzato l’evoluzione dei processi di scelta e acquisto dei consumatori nel mondo B2B e risponde all’idea di fondo del vendor di voler automatizzare il più possibile le attività degli uffici acquisti delle aziende. Machine learning, proposizione cloud-based, costruzione di marketplace autogovernati per i fornitori: questi sono gli elementi portanti di una visione che vorrebbe in qualche modo rivoluzionare il procurement nelle aziende.
Jaggaer ci è arrivata attraverso uno sviluppo ormai ventennale e un consolidamento che, alcuni anni fa, ha portato quella che allora si chiamava SciQuest ad acquisire l’italiana BravoSolution e presentarsi con il nuovo brand coniato per l’occasione: “Siamo una realtà oggi costituita da circa 1.200 persone e con oltre 2mila clienti tutti di grandi dimensioni”, sottolinea il Regional Vice President per il Sud Europa Fabrizio Fassone. “Siamo partiti dalla gestione del procurement per supportare il lavoro degli uffici acquisti, per poi estenderci anche verso chi vende. Riuscire a portare l’esperienza dell’e-commerce B2C verso il mondo delle aziende è il nostro proposito”.
Fabrizio Fassone, Regional Vice President per il Sud Europa di Jaggaer
La strada da percorrere non è semplice, visto che il recente “2022 State of the Supply Side Report”, realizzato proprio da Jaggaer, evidenzia come solo il 9% dei fornitori abbia completamente automatizzato l'esperienza commerciale B2B e ancora prevalgano i processi manuali e le interfacce one-to-one sui marketplace dei clienti. Specularmente, anche dal lato dei buyer si ritrovano ancora gestioni dei fornitori disomogenee e relativo drenaggio di risorse ogniqualvolta si debba avviare una gara o un processo decisionale: “La nostra piattaforma Jaggaer One vuole fornire strumenti utili per automatizzare il più possibile soprattutto gli aspetti più ripetitivi delle relazioni fra acquirenti e fornitori. L’utilizzo massiccio dell’intelligenza artificiale e del machine learning va in questa direzione, ad esempio fornendo suggerimenti in base a dati disponibili e scenari o nella gestione della documentazione”, fa notare Fassone.
In Italia Jaggaer lavora oggi con circa 230 clienti appartenenti a settori come il finance, la Pubblica Amministrazione o il manufacturing, seguendo un modello di vendita diretto, ma con tutta la componente dei servizi demandata ai system integrator identificati come partner, dalle Big 4 su scala internazionale a soggetti locali come Reply, Fincons o TechEdge: “I nostri rapporti oggi sono piuttosto diretti con i responsabili degli acquisti nelle aziende”, osserva Fassone, “ma certamente dobbiamo migliorare la nostra visibilità verso le figure It, puntando su elementi come la proposizione in cloud o la capacità di integrarci con i sistemi Erp già presenti”.
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