L’economia dello shortage non frena la crescita di Lenovo
Il secondo trimestre 2021-22 si è chiuso con un 23% in più nel fatturato, ma soprattutto una forte ascesa (65%) dell’utile netto. Anche la divisione infrastrutturale mostra una ripresa, pur non avendo ancora raggiunto il pareggio.
Pubblicato il 04 novembre 2021 da Roberto Bonino

In un anno o poco più, siamo passati dalla corsa al device da assegnare ai collaboratori confinati nello smart working dalla pandemia alla penuria di componenti, che sta condizionando la produzione in numerosi settori. Lenovo ha vissuto direttamente questa evoluzione, beneficiando dell’incremento della domanda soprattutto nel 2020 e gestendo questa fase di shortage destinata a durare ancora diversi trimestri.
Ne sono scaturiti risultati più che confortanti per il secondo trimestre 2021-22, appena concluso. Il giro d’affari di 17,9 miliardi di dollari equivale a una crescita del 23% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre l’utile netto è migliorato di un altro 65%, anche se il numero assoluto è più basso in paragone agli ultimi trimestri.
La novità dell’ultimo periodo è rappresentata dal varo della divisione Ssg (Solutions and Services Group), già capace di produrre vendite per un valore di 1,36 miliardi di dollari: “La domanda è in crescita sia per quanto riguarda il supporto all’hardware che per ambiti come il device-as-a-service”, ha commentato Emanuele Baldi, amministratore delegato di Lenovo Italia. “Ci aspettiamo di migliorare in futuro, integrando anche la nostra It interna nella divisione, soprattutto per migliorare la nostra R&D”.
La principale area di business per il costruttore resta quella dei pc, sotto la denominazione Intelligent Devices Group, che ha realizzato un volume d’affari pari a 15,3 miliardi di dollari, in ascesa del 21% rispetto a un anno fa, producendo utili per 1,2 miliardi (+34%): “L’incremento della domanda dovuta alla pandemia non si è arrestato”, ha sottolineato Baldi, “tant’è vero che oggi produciamo una quantità di macchine superiore del 60% rispetto al periodo pre-pandemico. Potremmo fare anche meglio di così, ma la penuria di componenti, ormai estesasi ben oltre quella delle semplici Cpu, ci impedisce di soddisfare completamente le richieste”. Il manager ha aggiunto che l’Italia mostra un andamento in linea con il mercato europeo, con una domanda persino superiore alla media soprattutto sui prodotti consumer: “Per il prossimo futuro, ci attendiamo una spinta derivante dalla diffusione di Windows 11, ma soprattutto nuovi investimenti collegati al Pnrr, in un contesto nel quale le aziende dovranno adattare il loro parco e la relativa gestione all’ormai irreversibile ibridizzazione del lavoro fra ufficio e casa”.
Emanuele Baldi, Alessandro De Bartolo e Carlo Barlocco di Lenovo
L'Infrastructure Solutions Group ha registrato 2 miliardi di dollari di giro d’affari, in aumento del 34% rispetto a dodici mesi fa. La divisione resta in perdita, ma i 24 milioni di dollari fatti segnare nel secondo trimestre indicano un recupero rispetto al passato: “Il recupero di profittabilità non è completato ma potremmo riuscirci entro il prossimo anno”, ha indicato Alessandro De Bartolo, general manager per l’Italia della divisione Isg. “Se nel mondo abbiamo registrato un incremento del 50% dovuto ai cloud service provider, in Italia abbiamo lavorato bene con le grandi aziende e le Pmi. Abbiamo tratto beneficio dall’aumento della domanda di servizi e dalle maggiori necessità di gestione dei parchi e della sicurezza, in quest’ultimo caso riflessa anche nella maggior richiesta di storage per rafforzare la business continuity e il backup dei dati. L’high performance computing sta dando soddisfazioni e da noi ci sono progetti di sviluppo nei quali siamo direttamente coinvolti”.
Da notare, infine, che la divisione dedicata agli dispositivi mobile e legata al brand Motorola ha conosciuto uno dei propri migliori trimestri, con una crescita del giro d’affari pari al 27%. Al di là degli smartphone, si registrano incrementi del 20% nei tablet e del 31% negli accessori professionali: “In Italia abbiamo completato lo sviluppo di tutti i canali e stiamo sviluppando la componente B2B soprattutto con strumenti di device management”, ha evidenziato Carlo-Barlocco, executive director Motorola Europe Expansion. “Traiamo notevole beneficio dall’armonizzazione di molte attività sotto il brand Lenovo, dalla supply chain alla protezione dei dispositivi con il portafoglio ThinkShield. Presentarsi al mercato come un’unica azienda ben integrata è uno dei punti fermi del nostro sviluppo strategico”.
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