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L’ecosistema Salesforce cresce e genera anche un indotto

Il cambiamento nel modo di lavorare e nei processi di relazione con clienti, fornitori e personale aziendale hanno creato nuove opportunità per un’azienda che in Italia ha visto aumentare del 37% i dipendenti e creerà oltre 60mila nuovi posti di lavoro entro il 2024.

Pubblicato il 18 marzo 2021 da Roberto Bonino

Viene ancora abbastanza naturale associare Salesforce al concetto di Crm online. Non potrebbe essere diversamente per una realtà che viene accreditata da Idc al 19,8% di quota di mercato in un comparto dove la seconda (Oracle) si trova al 5,3% e la terza (Sap) al 4,8%.

Ma oggi Salesforce è molto di più. Nel tempo la proposta tecnologica si è ampliata grazie ad acquisizioni mirate e talvolta anche eclatanti (basti pensare a Tableau e Slack, per stare in anni recenti) e al lavoro di una nutrita community di partner e sviluppatori. Il risultato di questa sommatoria è Customer 360, una piattaforma che include ormai la gestione delle vendite fisiche e online, quella dei dipendenti e dei partner, la formazione e gli strumenti analitici, i connettori verso altre applicazioni e le declinazioni verticali. Ma non è solo questo, bensì anche Hyperforce, trasformazione della propria piattaforma in infrastruttura public cloud. Oppure le varie verticalizzazioni per gestire, per esempio, il lavoro nell’era post-pandemica (work.com) o la addirittura la distribuzione dei vaccini anti-Covid (Vaccine Cloud).

In sostanza, Salesforce è oggi un ecosistema. Tecnologico, come abbiamo appena visto, ma anche commerciale e persino sociale: “Nel difficile 2020 in Italia”, spiega Federico Della Casa, da poco diventato senior vice president del public sector per il sud Europa, “abbiamo dato il nostro contributo non solo con donazioni, ma anche attraverso progetti come Salesforce Care, per fornire soluzioni gratuite nel mondo della sanità, o contribuendo con Coop a ridurre le code ai supermercati. Abbiamo anche supportato varie organizzazioni no-profit, dieci nuove solo lo scorso anno, e offerto 5.600 ore di volontariato”.

L’ecosistema cresce e ci sono i numeri a testimoniarlo. Le cifre dell’ultimo esercizio fiscale parlano di un giro d’affari arrivato a 21,25 miliardi di dollari, ovvero circa il doppio di quello registrato solo tre anni fa. In Italia, i dipendenti sono aumentati del 37%, per un totale che oggi si avvicina alle 500 persone ed è salito soprattutto del 53% il numero di professionisti certificati fra i partner: “Siamo quelli che crescono di più in area Emea”, sottolinea con orgoglio Marco Marcone, regional vice president Alliances & Channel Italia. “A questo possiamo aggiungere che le più grandi practice Salesforce dei partner internazionali si trovano da noi e che abbiamo la terza rete più grande della nostra area di appartenenza”.

Federico Della Casa e Marco Marcone, rispettivamente Svp Public Sector Sud Europa e Rvp Alliances & Channel Italia

Quella di cui stiamo parlando, in sostanza, è una realtà molto più articolata di quanto appare agli occhi dei profani. Una realtà che produce un vero e proprio indotto, capace di generare, secondo un’indagine condotta da Idc, 10,1 miliardi di dollari di fatturato entro il 2024 e, nello stesso lasso di tempo, oltre 64mila posti di lavoro, sommando quelli diretti e indiretti.

Questi numeri derivano in qualche modo dall’ecosistema che ruota attorno al modello Salesforce e dai progetti che le aziende hanno realizzato anche nel 2020: “Molto abbiamo fatto in Italia in campo sanitario, ma il periodo delicato impedisce di divulgare dettagli”, specifica Della Casa. “Però, possiamo citare esperienze di innovazione come Enel, che ha traslato di fatto i call center a casa delle persone preposte oppure Sara Assicurazioni, che ha sviluppato la prima polizza per gestire i monopattini elettrici. L’accelerazione digitale appare evidente in diversi settori e noi abbiamo lavorato in modo particolare nelle telco, nelle utilities, nel retail, nel fashion, nel manufacturing e nei servizi finanziari. Molte sono le sfide che attendono ora la Pubblica Amministrazione, a livello di portali per i cittadini, identità digitale, accessibilità dei servizi e così via”.

Per gestire questo ambito a livello Emea, Della Casa ha lasciato il ruolo di country leader a Mauro Solimene, manager di lunga esperienza in realtà come Ca Technologies, ServiceNow e Pure Storage. A lui toccherà il compito di far ulteriormente crescere l’ecosistema Salesforce, che farà leva in futuro anche sulle competenze che oggi sta contribuendo a formare, con corsi sviluppati in collaborazione con molte fra le più importanti università italiane (alcuni partiranno a breve a Modena/Reggio Emilia, Catania e Padova), con l’intento di formare oltre 3mila studenti in tre anni.

 

Tag: cloud, crm, Hyperforce

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