Consumatori europei al risparmio, fa eccezione la Germania
Pubblicato il 06 settembre 2012 Pagine: 1, 2
Sotto la lente di GfK sono finiti gli acquisti di gadget e prodotti tecnologici in sei diversi Paesi: Francia, Germania Italia, Olanda, Spagna e Regno Unito. Il dato d’insieme è impietoso: calo del 10% della spesa nel comparto della consumer elactronics rispetto ai primi sei mesi del 2011. Il clima rimane quindi difficile causa l’onda lunga (anzi lunghissima) della crisi ma l’eccezione non manca, e guarda caso riguarda il mercato tedesco, dove i retailer hanno chiuso il semestre con un incremento complessivo delle vendite dell’8,5% per ciò che concerne televisori (in salita del 14%) e altri generi di consumo hi-tech per la casa.

Per gli amanti della statistica e soprattutto gli operatori di questo mercato, Gfk fa sapere che il 22% del giro d’affari è stato generato dai modelli da 32 pollici e che la domanda per le Smart Tvè cresciuta del 31% ad oltre 4,1 miliardi di euro. Bene anche gli apparecchi 3D (che sono anche Smart), arrivati ad incidere nella misura del 39% del totale venduto. Il quadro generale del comparto televisori è quindi tutto in questa stima: 38 milioni di apparecchi finiranno nei salotti degli utenti dell'area Western Europe entro fine 2012 e 10 milioni di questi troveranno casa in Germania.
Scorrendo il rapport di Gfk emergono inoltre dati che ben riassumono i cambiamenti apportati dai consumatori nella lista della spesa tecnologica. I lettori Dvd, per esempio, hanno sofferto una decrescita nell’ordine del 30% in Spagna e Italia mentre la flessione si è limitata all’8% in Germania, dove in termini di volumi le vendite di player Blu-ray sono salite addirittura del 42% anche in virtù di una decisa discesa dei prezzi. Tedeschi e francesi hanno quindi continuato a spendere anche in sistemi hi-fi e di home theater, aumentando del 4% gli acquisti in questo settore nel corso dei primi sei mesi dell’anno.
Altro fenomeno meritevole di attenzione quello dei lettori audio portatili, i tanto desiderati player Mp3/Mp4 di qualche anno fa. Ebbene il mercato di questi device ha perso da gennaio a giugno il 17% in termini di venduto e il 22% in termini di valore (dato su cui ha influito il calo del prezzo medio di listino, passato in dodici mesi da 90 a 84 euro). La Germania, con una feta del 24%, è anche in questo caso il bacino di consumo più rilevante.
Nell’ambito della fotografia ,segmento che suo complesso ha lasciato sul campo circa sei punti percentuali, la tendenza più interessante riguarda le machine con lenti intercambiabili (in salita del 3%, con una punta del 28% anno su anno in giugno e con le reflex single lens a fare la parte del leone) e le cosiddette system camera compatte (vendite in aumento del 50%). Per contro perdono terreno le compatte con lenti fisse (in rosso del 16% in unità e del 15% in valore) e le vere perdenti sono le comode compatte “low cost”, mai come oggi in difficoltà nel contenere la concorrenza degli smartphone con a bordo camere digitali con sensore da 8.0 megapixel.
Il boom degli smartphone, infine, è responsabile indirettamente anche di un altro mercato in fase calante, e cioè quello dei device elettronici per auto (lo stand dedicato ai navigatori Gps e alle autoradio ad Ifa era emblematico in tal senso). In generale il mercato dell’elettronica “in car” ha perso il 19% nei primi sei mesi del 2012, il segmento delle autoradio il 22% (con un calo del 17% in volumi).
I navigatori portatili hanno pagato il dazio maggiore (flessione del 20%) alla popolarità dei telefonini intelligenti e la tendenza al ribasso di questo settore conferma come il verbo delle apps e dei servizi di mapping gratuiti stia diventando sempre di più trasversale a diverse fasce di utenza. La Germania, tanto per cambiare, è il mercato che vanta le vendite maggiori di navigatori satellitari, il 31% del totale dell’Europa Occidentale.
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