L’hi-tech riflette la crisi. Ma in Italia ci sono segnali di ripresa
Il bilancio del primo semestre del comparto tecnologia di consumo, nei sei principali Paesi europei, è a luci e ombre. Lo dicono i dati GfK Retail and Technology presentati all’Ifa, che premiamo smartphone, tablet e ultrabook. In Italia sembra esserci un’inversione di tendenza, con un giro d’affari cresciuto nel secondo trimestre dello 0,3% a 4,1 mld di euro.
Pubblicato il 06 settembre 2012 Pagine: 1, 2


Il mercato dei prodotti di tecnologia di consumo in Italia - Fonte: Gfk Temax
Le note positive arrivano, ma tocca premettere che sono di fatto le uniche o quasi da tablet, in salita a valore del 142%, notebook Ultra Mobile/Ultra Thin (+36.7%) ed e-readers (+93.3%). Sul fronte telco brilla ancora una volta la stella degli smartphone, le cui vendite a volume su scala globale hanno toccato quota 650 milioni di unità.
Il cielo sopra l’universo hi-tech, in buona sostanza, non è certo limpido. Anzi. Solo la Germania sembra essere immune dalla persistenza di una perturbazione che sta incidendo pesantamente sui consumi di oggetti tecnologici: i retailer tedeschi hanno infatti chiuso il semestre con un aumento dell’8,5% delle vendite di televisori e altri prodotti di consumer electronics. Una sorta di miracolo, che ben riflette i rapporti di forza in Europa a livello di singole economie.
Ci sono però dei (timidi) segnali in controtendenza. Ed esemplificativi sono quelli in tal senso che arrivano dall’Italia e riassunti nel periodico rapporto trimestrale elaborato da GfK Temax. Da aprile a giugno ha fornito ottimi risultati la telefonia mobile (su del 19,2%) e dimostrato discreti progressi sia l’informatica (in salita dell’1,4%) che l’elettronica di consumo (positiva nel raffronto anno su anno dello 0,9% a circa 910 milioni di euro). Il trend negativo interessa invece i piccoli elettrodomestici e l’home comfort (-3,9%), la fotografia (-6,7%), i grandi elettrodomestici (-8,5%) e l’office equipment (-10,0%).
Il bilancio del trimestre è comunque complessivamente in attivo in virtù di una crescita anno su anno dello 0,3% (il segno + non si vedeva dal 2010) e un giro d'affari lievitato poco sopra i 4,1 miliardi di euro, esattamente la metà del fatturato dei primi sei mesi del 2012. La fetta dei telefonini è aumentata a 830 milioni di euro, in salita del 19,2% e sancita dal sorpasso operato anche a volume dagli smartphone a scapito dei cellulari tradizionali.
Il comparto It, come noto, sta vivendo molto dell’euforia per i tablet e anche il Belpaese non fa eccezione: circa 765 milioni di euro il consuntivo di fatturato del settore, con le tavolette multimediali che triplicano il loro giro d’affari mettendo dietro la lavagna i netbook, che subiscono un dimezzamento delle vendite rispetto allo stesso trimestre dell’anno passato. Fra i device di seconda fascia bene gli e-reader Wi-fi, soprattutto (sottolinea Gfk) se sono integrati con servizio di download per accedere a contenuti e titoli in italiano, e i router wireless.

Il mercato dei prodotti di tecnologia di consumo in Italia - Fonte: Gfk Temax
Buona l’evoluzione di domanda di TV e Set-Top-Box digitali, che hanno beneficiato del passaggio al digitale terrestre delle regioni del Sud Italia (l’effetto switch-off che ha contrassegnato il mercato negli ultimi tre anni si è però definitivamente esaurito), e in salute è anche il comparto delle cuffie audio e delle docking station. Male, invece, il comparto fotografico, che fa segnare anche nel secondo trimestre dell'anno una significativa flessione (il fatturato è sceso a circa 146 milioni di euro) per quanto il prezzo medio di vendita sia risultato essere leggermente più alto rispetto allo scorso anno, grazie alla crescita della fascia high-end del mercato (macchine reflex a lenti intercambiabili e system camera) rispetto al segmento delle fotocamere compatte.
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