L’HPC flessibile in tutte le taglie
Dalla lotta al Covid-19 alla ricerca genomica, dalla climatologia alla Pubblica Amministrazione, l’erogazione di una sempre maggiore potenza di calcolo è stato il letimotiv dello sviluppo dei sistemi informatici utilizzati per risolvere problemi complessi. La proposta scalabile e sostenibile di E4 si chiama Medooza, disponibile nelle misure Small, Medium e Large.
Pubblicato il 15 dicembre 2020 da Redazione

Quante aziende hanno risorse finanziare e competenze per realizzare e gestire un sistema di High Performance Computing? Eppure sempre di più le elevate capacità di elaborazione, che una volta erano confinate in pochi siti nel mondo, diventano un’esigenza comune a imprese di qualunque dimensione che operano in settori diversi, dalla progettazione meccanica all’analisi biomedica, passando per i complessi calcoli necessari per essere competitivi nel mondo della finanza e dell’energia.
Uno dei fattori che hanno permesso di implementare soluzioni HPC con investimenti ridotti rispetto al passato è stato l’introduzione di nuove architetture di microprocessori, come ad esempio l’Architettura Nvidia Ampere, che grazie alla tecnologia a 7 nanometri consente di integrare ben 54 miliardi di transistor in un singolo chip.
L'Architettura Nvidia Ampere
Con questi nuovi circuiti, Nvidia ha realizzato le recenti GPU Nvidia A100 Tensor Core, che con una frazione del costo, dello spazio e del consumo energetico rispetto ai grandi super-calcolatori, possono essere usate per assemblare, unitamente a CPU di vario genere, sistemi HPC scalabili ed economici, che consentono di ottenere un time to market e un ritorno dell’investimento molto contenuti.
Lo ha fatto ad esempio l’italiana E4 Computer Engineering, nata nel 2002 in provincia di Reggio Emilia, con la soluzione Medooza. Si tratta di una struttura HPC altamente flessibile: realizzata con un unico layout infrastrutturale a cui possono essere aggiunti nuovi nodi o può essere realizzata facilmente una connessione con il cloud, senza dover cambiare l’architettura del sistema.
Medooza è un’infrastruttura HPC ingegnerizzata che è frutto di vent’anni di esperienza di E4 in ambito accademico ed industriale ed è studiata per essere talmente intuitiva da non richiedere competenze specialistiche.
Una delle configurazioni dell'architettura Medooza
Il design di Medooza si basa su building block hardware validati dai laboratori E4, configurati e gestiti con tecnologie di derivazione cloud. La moderna software defined infrastructure è implementata tramite microservizi, consentendo una gestione semplice dei nodi bare metal e cloud-provisioned. L’architettura scalabile e modulare consente di rispondere ad esigenze crescenti ed eterogenee, in ambienti multi-utente e multi-tenant.
A ognuno la sua misura
L’architettura logica del E4 HPC Cluster prevede un unico layout in cui le funzionalità software di gestione e ottimizzazione del cluster stesso vengono fornite in un formato già “containerizzato”. La fase di dimensionamento iniziale delle risorse necessarie all’elaborazione del workload identificherà il taglio più idoneo tra quelli disponibili: Small, Medium, Large.
Inoltre tutti i componenti sono testati singolarmente per fornire la massima omogeneità delle prestazioni, dopo l’integrazione i sistemi completi vengono collaudati per un periodo minimo di 120 ore per garantire un sistema perfettamente funzionante abbattendo il DoA (Dead on Arrival).
La soluzione Medooza può essere implementata, a seconda delle esigenze, in un formato “bare-metal” o sotto forma di servizio IaaS, lasciando all’utente totale libertà di scelta non solo della configurazione hardware (CPU, acceleratori, reti) ma anche di software (sistemi operativi).
In sostanza, scegliendo Medooza è possibile sfruttare i vantaggi dell’HPC con una complessità paragonabile alle architetture tradizionali, virtualizzate e multicloud, concentrando le risorse del team IT sulle simulazioni e non sulla gestione dei sistemi.
Per conoscere meglio l’offerta E4 in ambito HPC cliccate qui.
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