Pubblicato il 15 aprile 2021 da Valentina Bernocco
Nel 2021 e nel futuro, ancor più che in passato, le aziende avranno bisogno dei dati. Cioè di una capacità di visione, di gestione, di analisi, associate a una piena sicurezza dei loro dati. La pandemia di covid-19, tra le altre cose, ha dimostrato quanto saper trasformare il caos della realtà in informazioni, statistiche, previsioni sia essenziale per vincere la difficile battaglia contro il coronavirus (e quella altrettanto impegnativa della ripresa economica). Si è parlato anche di questo nel grande evento online di OpenText, società canadese specializzata in software per la gestione dei dati aziendali. Nella sola regione Emea conta 2.600 dipendenti e 23mila clienti, fra cui Sap, Ericsson, Abb, Roche, Novartis, Gsk, Volkswagen, Bmw, Hsbc Bank, British Petroleum, Danone e Snfc (la società nazionale delle ferrovie francesi).
Inaugurata dal Ceo e Cto, Mark Barrenechea, la conferenza digitale ha coinvolto duemila partecipanti e cinquecento aziende partner, che hanno seguito in streaming lanci di prodotto e riflessioni (non solo tecnologiche) sul nostro presente. “Nella seconda parte dell’anno avremo un’economia forte”, ha affermato Barrenechea, citando i vaccini per il covid-19 come elemento di ottimismo e come esempio di innovazione realizzata in tempi brevissimi.
Ma la pandemia stessa, pur con tutte le sue drammatiche conseguenze sulla società e sull’economia, ha in qualche modo portato innovazione. “Il lavoro flessibile è destinato a restare”, ha detto il Ceo di OpenText, prefigurando un futuro scenario ibrido di lavoro in ufficio e smart working. “Esiste un’opportunità di apertura. Se non sono più legate a uno spazio fisico, le aziende possono reperire i migliori talenti da qualsiasi luogo”. In qualche modo, tuttavia, la prossimità sarà ancora importante, ma sarà una prossimità anche digitale, fatta di gruppi all’interno dei quali poter condividere esperienze e creare innovazione.
Mark Barrenechea, Ceo e Cto di OpenText
Dalle applicazioni alle informazioni
Guardando al futuro, OpenText dovrà focalizzarsi su quattro grandi aree: la digitalizzazione del lavoro, il miglioramento delle esperienze, la trasformazione della supply chain (in ottica più sostenibile e regionalizzata) e la cybersicurezza. Senza quest’ultimo elemento, ha rimarcato il Ceo, ogni sforzo di innovazione sarebbe vano: “È impossibile andare avanti velocemente se si è continuamente rallentati da questioni di sicurezza e di resilienza”.
Essenziale, per soddisfare le quattro esigenze, è che le aziende sappiano gestire i loro dati. E qui interviene l’information management (OpenText usa questa espressione, ma potremmo chiamarlo anche data management), che garantisce “la possibilità di ottenere un vantaggio strategico dalle informazioni”. Tradizionalmente, le aziende si sono focalizzate sull’ottimizzazione dei loro processi interni e delle loro applicazioni critiche (l’Erp e il Crm, Barrenecheaper esempio), ma è focalizzandosi sul dato, sull’informazione, che possiamo ottenere “un business intelligente, sicuro e connesso”. A tal proposito, OpenText investirà nei prossimi anni un miliardo di dollari, già allocati, in attività di ricerca e sviluppo in quest’ambito, “il più grande investimento in information management del mercato”, ha sottolineato Barrenechea.
Le novità del cloud di OpenText
Molte le novità presentate durante la conferenza, e d’altra parte altre ne verranno in futuro: l’azienda si è impegnata a portare avanti un ciclo di innovazione rapido e continuo, con aggiornamenti introdotti ogni tre mesi circa. Le novità sono racchiuse all’interno della suite OpenText Cloud Editions (CE), che passa alla versione 21.2: si tratta di una piattaforma di content service, che sostanzialmente permette alle aziende clienti di usare i propri software ovunque, in modo ubiquo, in data center locali, in un cloud privato, in un cloud pubblico, off-cloud o tramite servizi cloud Api. La piattaforma include soluzioni specifiche per settori verticali e prevede centinaia di integrazioni tramite Api con applicazioni e servizi di altri vendor (Sap, Oracle, PayPal, Infor, Gmail, Zoom, solo per citarne solo alcuni). Volendo, può essere associata a servizi gestiti.
Per quanto riguarda l’area dei contenuti (Content Cloud) due delle soluzioni multi-tenant incluse all’interno della suite sono Core Content e Case Management. La prima permette di connettere dati a sistemi e utenti che na abbiano bisogno, e può integrarsi con le applicazioni già in uso (fra cui Sap S/4Hana Public Cloud). La seconda è un’applicazione SaaS no-code che gestisce processi complessi e non strutturati, con la promessa di portare semplificazione in questi processi e di garantire facilità d’uso. Altre novità nell’ambito dei contenuti sono Core for Federated Compliance (che aiuta a gestire i dati di Microsoft Office 365), eDOCS (che migliora la produttività degli utenti classificando i contenuti in maniera automatica) e Axcelerate (che velocizza il processo di revisione per eDiscovery e ricerche sui dati).
Nell’area del networking, le novità riguardano il servizio OpenText Business Network Cloud, che permette di collegare le aziende alle reti di trading: qui sono stati aggiunti nuovi connettori per Sap S/4 Hana), una funzionalità per la compliance finanziaria e una per il provisioning sui dispositivi IoT. La piattaforma di employee experience, OpenText Experience Cloud, è stata migliorata con nuovi servizi per la manutenzione, razionalizzazione e migrazione dei template dei documenti e del contenuto, con funzionalità per la collaborazione e con un’integrazione fra CX-E Voice e Microsoft Teams Phone System.
Sul fronte della sicurezza, la piattaforma di riferimento è OpenText Security & Protection Cloud. Qui, le novità riguardano nuovi strumenti per l’indagine forense (anche sui social media), un connettore per Microsoft Teams, integrazioni con la threat intelligence di BrightCloud e l’attiognramento della console di gestione Webroot Business Endpoint Protection. Per gli sviluppatori, infine, le novità sono racchiuse in OpenText Developer Cloud, una piattaforma che racchiude servizi cloud per la creazione di Api: sono stati potenziati gli strumenti di gestione dei tenant e semplificate le modalità di autenticazione.
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