L’infrastruttura Vdi per dare sicurezza nell’era dell’incertezza
Il periodo particolare che stiamo vivendo impone un approccio innovativo che ci permetta di essere comunque produttivi. La virtualizzazione desktop non è di certo una novità ma è la soluzione giusta in un momento in cui la rapidità è un elemento chiave.
Pubblicato il 16 giugno 2020 da Redazione

di Sammy Zoghlami, Senior Vice President EMEA di Nutanix
Non sappiamo quando finirà la crisi causata dalla pandemia del Covid-19, né quanto saranno gravi le conseguenze della recessione in corso o come sarà la “nuova normalità”. Certo è, che tutto ciò sta portando a un modo diverso di pensare all’IT.
Improvvisamente, molti dei cliché e delle conversazioni sull'essere agili, flessibili, adattivi e così via, sono ora la cruda realtà. E chi ha ignorato tutto ciò, chi è rimasto aggrappato a un approccio IT obsoleto e a processi poco collaborativi e coloro che non si sono strutturati per poterli modificare rapidamente nel momento del bisogno, sta scoprendo, nel modo peggiore, che avrebbe dovuto farlo.
Se osserviamo i modi in cui la pandemia ha cambiato la percezione dell’IT, alcuni sono prevedibili. L’adozione del cloud computing cresce rapidamente e non potrà che accelerare nell’attuale scenario. A novembre 2019, Gartner ha previsto per il 2020 una crescita del 17% nelle vendite legate al cloud pubblico per un valore di 226 miliardi di dollari, un dato che potrebbe addirittura essere conservativo.
La capacità di testare e distribuire rapidamente nuovi servizi e applicazioni, e quindi fatturando solo in base all’utilizzo, è un’ovvia soluzione in questo momento in cui le aziende devono agire rapidamente e devono correlare la spesa con un valore a breve termine.
Allo stesso modo, il mobile computing si concilia bene con la necessità di avere un maggior numero di dipendenti che lavora da casa. Il mobile è anche un valido punto di incontro con il cloud, in quanto gli utenti possono accedere ai servizi tramite un browser da qualsiasi dispositivo e da qualsiasi luogo ove vi sia una connessione.
La sicurezza è una terza area in cui la necessità di abilitare il telelavoro vedrà senza dubbio una spesa per le VPN e la sicurezza degli endpoint. Idc stima un Cagr del 9,4 per cento al 2023, anche se con il Covid-19 il valore di tutte le previsioni è pressoché nullo. Inoltre, la collaborazione sarà ancora più accentuata dal fatto che i team non possono più incontrarsi fisicamente o viaggiare e dovranno quindi utilizzare strumenti virtuali per condividere, raccogliere idee e confrontarsi. Gartner vede questo ambito quasi raddoppiare tra il 2019 e il 2023, per un valore di 4,8 miliardi di dollari entro la fine del sopracitato periodo.
Un aspetto particolarmente importante in questo caso è rappresentato dagli ambienti di collaborazione con piattaforme di sicurezza molto efficaci, da cui la possibile ascesa di aziende come Box e Wire. Voglio però aggiungere un’altra categoria a questo elenco, ovvero l’infrastruttura desktop virtuale, o Vdi. La tecnologia Vdi, nota anche come virtualizzazione desktop, permette ai dispositivi connessi alla rete di accedere alle risorse, come ad esempio ad applicazioni che tradizionalmente risiedono su dischi fissi.
La Vdi è una manna per qualsiasi azienda che ha necessità di adattarsi in modo immediato e deciso, poiché offre ai dipendenti la possibilità di lavorare da un ambiente familiare, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Non c'è bisogno di hardware thin-client dedicato; i dispositivi possono essere configurati rapidamente, quindi gli utenti possono utilizzare il proprio dispositivo Byod autorizzato, ma anche qualsiasi PC desktop, computer portatile, tablet o smartphone che sia pratico, anche se si tratta di un modello più vecchio con capacità di calcolo, memoria o storage limitati.
E, poiché gli amministratori hanno il controllo da remoto del server centralizzato, il processo è più sicuro e le policy possono essere impostate per bloccare le attività degli utenti a rischio. La distribuzione è rapida e sicura, con aggiornamenti e patch applicati in background e con livelli di autorizzazione dettagliati che possono essere impostati per diversi utenti o categorie di utenti. Il backup e la business continuity sono alquanto semplici grazie al controllo centralizzato, per cui anche in caso di gravi interruzioni, si torna ad essere produttivi in poco tempo. Dunque, anche se non si era adottato un piano specifico per la continuità operativa o non si disponeva di un ambiente Vdi prima del lockdown, è ancora possibile rimediare.
La Vdi è tutt'altro che una novità. Risale a decenni fa, all'avvento di Citrix e dell'informatica basata su server e poi Microsoft Windows Terminal Server. I lettori più navigati potrebbero anche vedere un nesso tra la Vdi e il modello pre-client/server di terminali stupidi collegati al mainframe. Ma ci sono molte differenze in termini di costo, funzionalità, capacità e controllo che rendono la Vdi così interessante oggi.
Sono venute meno limitazioni come le funzionalità grafiche che un tempo erano un punto debole di questo modello, poiché le Gpu sui server forniscono funzionalità grafiche ai dispositivi client. In realtà, l'evoluzione della Vdi è tale che molti esperti stanno abbandonando questo stesso termine e ne parlano nel contesto dell'end-user computing, o Euc, come un approccio fluido grazie al quale l'utente può accedere alle stesse risorse su più dispositivi senza compromettere la sicurezza.
Qualsiasi tecnologia ha bisogno non solo di solide funzionalità e del giusto prezzo, ma anche di un momento in cui tutto si allinea per raggiungere il consenso del pubblico. Oggi, la Vdi costituisce una soluzione di nicchia, seppur considerevole, ma quanto i trend attuali hanno portato a riconoscerne i punti di forza .
Shannon Kalvar, IT Service Management and Client Virtualization Software di Idc, ha scritto prima ancora della pandemia: "Poichè un numero sempre maggiore di imprese sta intraprendendo un percorso di trasformazione digitale verso la terza piattaforma informatica - che comprende cloud, mobility, big data/analytics e social business - i meccanismi con cui accediamo ai processi di business e ai dati si sono modificati. Parte di questo cambiamento è stata la crescente capacità del client computing virtuale di rispondere alle esigenze di applicazioni graficamente molto intensive in modo ottimizzato. In futuro, man mano che i client si astrarranno all’interno di endpoint integrati nell'ambiente, i client virtuali giocheranno un ruolo sempre più strategico negli ambienti delle aziende digitali”.
Questi trend tecnologici giocano certamente a favore della Vdi, ma ho l'impressione che la pandemia sarà il punto di svolta perché, nel momento in cui tutti, dai Cio e Ceo agli utenti finali, proveranno la Vdi, i benefici saranno evidenti molto rapidamente. In sintesi, la Vdi offre un modo altamente economico, sicuro ed efficace per distribuire l'infrastruttura client e sarà un vantaggio per le aziende in quest'era di incertezza: un momento in cui c'è bisogno proprio di questo tipo di agilità e fluidità.
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