Pubblicato il 01 settembre 2016 da Alessandro Andriolo
La Cina che si apre al mondo fa sempre notizia, anche in campo informatico. Il colosso Baidu, principale motore di ricerca nel Paese asiatico e secondo al mondo soltanto a Google, ha deciso di rendere open source il proprio software di apprendimento approfondito. Chiamato PaddlePaddle (Parallel Distributed Deep Learning), il codice, nella visione di Baidu, permetterà agli sviluppatori di implementare nelle proprie applicazioni funzionalità di intelligenza artificiale in maniera più facile. Il software è già stato pubblicato sul repository online Github ed è disponibile a questa pagina. Baidu ha quindi deciso di seguire la strada già percorsa dai colossi dell’hi-tech statunitensi, come Google, Microsoft, Facebook e Amazon, che in passato hanno messo a disposizione della comunità di sviluppatori il proprio codice per l’intelligenza artificiale.
Ma il gruppo cinese sottolinea come PaddlePaddle sia molto più “facile” da utilizzare, in quanto per esempio un programma di traduzione automatica scritto tramite il proprio strumento richiede soltanto un quarto del codice rispetto alle soluzioni dei concorrenti. L’idea di Baidu è facilitare il più possibile l’approccio al mondo dell’intelligenza artificiale anche ai neofiti, mettendo a disposizione un framework il più semplice possibile.
E mettendo anche nel frattempo il bastone tra le ruote ai competitor statunitensi. Al momento forse il player principale nel campo dell’intelligenza artificiale è Google. Stando alle mere statistiche di Github, il codice con cui gli sviluppatori hanno più interazioni è proprio quello di Tensorflow, sistema di machine learning reso open source nel 2015 e utilizzato in prodotti come Inbox by Gmail.
Ma Xu Wei, responsabile dello sviluppo di PaddlePaddle, ha spiegato alla testata The Verge come sia molto improbabile che in futuro un’azienda possa prevalere totalmente sulle altre. Il motivo è presto detto: “Strumenti diversi hanno punti di forza differenti”, ha commentato il manager. “L’ecosistema che gravita attorno al deep learning si arricchirà di soluzioni ottimizzate per molteplici casi d’uso, allo stesso modo in cui nessun linguaggio di programmazione è in grado di dominare il processo di sviluppo software”.
Ad oggi PaddlePaddle è utilizzato in oltre trenta prodotti e servizi, online e offline, dal settore finanziario all’healthcare. Ovviamente, la stessa Baidu è in prima fila nel suo impiego. Il software trova posto per esempio nel sistema di gestione degli alimenti ordinati sul Web tramite il portale dedicato dell’azienda. Se i clienti non ricevono quanto acquistato nella corretta finestra temporale possono ricevere un rimborso del 50 per cento, a dimostrazione che il colosso cinese ha molta fiducia nel proprio “cervellone”.
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