L’iperconvergenza "calza" a pennello e aiuta a lavorare meglio
Tempo risparmiato per il personale IT, prestazioni e sicurezza del data center sono alcuni dei vantaggi ottenuti da Pittarello con la creazione di un’infrastruttura iperconvergente basata su Nutanix.
Pubblicato il 07 settembre 2022 da Redazione

Il nome non ha bisogno di presentazioni, specie per gli amanti delle calzature: con trent’anni di attività alle spalle, Pittarello oggi è un’insegna di riferimento per scarpe, abbigliamento e accessori, presente con una rete di 67 negozi (65 in Italia e due in Austria) e con una canale di vendita online. L’azienda sviluppa un fatturato annuo di 200 milioni di euro, facendo affidamento su tre sedi logistiche e sul lavoro di oltre mille dipendenti. Circa tre anni fa la società ha avviato un processo di rinnovamento che ha previsto l’entrata di nuove figure manageriali e anche una ristrutturazione del dipartimento IT, che ha internalizzato buona parte delle attività a valore aggiunto.
Da Padova, dove è stata ubicata finora, la piattaforma logistica principale di Pittarello verrà spostata a Tribano, località della provincia, in seguito alla recente acquisizione di un centro logistico. Questo cambiamento ha creato l’occasione per rivedere in modo profondo l’infrastruttura IT, che attualmente supporta circa una sessantina di postazioni di lavoro tra sede operativa, magazzini, negozi (per un totale di 200 postazioni cassa) e attività e-commerce. Due le necessità di partenza: ampliare le dimensioni del data center, in seguito al trasloco della sede logistica, e rinnovare alcuni dei server presenti nella vecchia sala macchina in modo che potessero lavorare con un nuovo sistema di gestione del magazzino e logistica (Wharehouse Management System, WMS) recentemente adottato.
A questi due obiettivi si affiancava quello di poter liberare il personale IT dalle incombenze non a valore aggiunto come la manutenzione del data center e la risoluzione dei problemi. La precedente infrastruttura IT, composta da macchine hardware di diverso tipo e priva di monitoraggio centralizzato, obbligava il reparti IT a dedicare molto tempo (almeno otto ore a settimana) al controllo dello stato di salute del data center e alla risoluzione di problemi e imprevisti.
Pittarello ha scelto di adottare i software di Nutanix su macchine Lenovo sia per le attività di storage software-defined sia come soluzione per la business continuity. La scalabilità e la natura software-defined delle tecnologie di questa azienda hanno giocato a favore della scelta. “Nutanix è un’architettura indipendente dalla tipologia di hardware adottata”, ha spiegato Claudio Maddalozzo, IT manager di Pittarello, “a differenza di altre alternative che richiedono apparati dello stesso brand, e ci permette così di utilizzare nodi scelti liberamente sulla base delle nostre esigenze”.
La scelta di Nutanix nasce anche alla decisione di Pittarello di sostituire la precedente precedente soluzione “custom” per la business continuity custom con una soluzione che si occupasse nativamente di gestire la continuità in caso di fault di uno o più server della sala macchine on-premise. C’è poi un’ulteriore motivazione, sottolineata da Maddalozzo: “Abbiamo scelto Nutanix perché oltre a soddisfare tutti i requisiti in termini di semplicità di gestione, prestazioni e sostenibilità economica, è certificato Sap, il nostro sistema Erp, che presto migreremo sulla nuova architettura”.
Il progetto è stato curato fin dalle prime fasi da Axera, azienda partner di Nutanix. Il system integrator ha seguito Pittarello nelle attività di analisi, dimensionamento e implementazione della soluzione, ricevendo poi anche l’incarico di gestire il servizio post-vendita”. Dopo una sessione dimostrativa, in pochi giorni con il lavoro di Axera e con l’hypervisor nativo di Nutanix è stato implementato un cluster di tre nodi basato su macchine Lenovo e sistema operativo Windows Server Datacenter 2022.
Sulla questa architettura poggiano, fin dalla prima ora, tutti i servizi del Wharehouse Management System, l’intera gestione della nuova sede logistica di Tribano e le attività dell’e-commerce. E i vantaggi sono stati evidenti fin da subito, sia in termini di produttività del personale (poiché il reparto IT non deve più occuparsi delle attività di business continuity e di manutenzione ordinaria) sia di sicurezza e prestazioni del data center, sia di costi. “Stimiamo un risparmio di tempo di circa il 15% rispetto all’infrastruttura precedente”, ha illustrato Maddalozzo, “ma ci sono sembrati particolarmente importanti anche alcuni aspetti di sicurezza come le funzionalità native di protezione dai cryptolocker; infine, ci hanno colpito gli aspetti di performance, ottenuti tra l’altro affiancando dischi con tecnologie rotative a dischi a stato solido”.
“Grazie alle dashboard relative allo stato di salute del cluster”, ha proseguito Maddalozzo, “il reparto IT è in grado di identificare in maniera semplice, veloce e puntuale eventuali problematiche dovute alle componenti software installate nei vari guest presenti nel cluster Nutanix, avendo accesso a parametri essenziali, come gli IOPS di ogni guest. Inoltre, grazie all’iperconvergenza Nutanix, sono attualmente in dismissione gli storage ad alte performance iSCSI dedicati al sistema di virtualizzazione, che avevano un forte impatto sul budget IT. Una dismissione che ci ha permesso di risparmiare il 5% sul budget IT”.
Il percorso di rinnovamento tecnologico di Pittarello non è concluso. L’azienda prevede di estendere i cluster Nutanix, nel prossimo biennio, con l’aggiunta dei server dedicati all’Erp (nello specifico, Sap Business One su piattaforma Hana) e delle casse dei negozi. “Guardando al prossimo futuro”, ha spiegato Maddalozzo, “il sistema Nutanix ci permetterà di estendere il nostro datacenter verso il cloud in maniera nativa, senza doversi avvalere di strumenti di terze parti”.
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