17/07/2015 di Redazione

La grafica di Amd si tinge di rosso: persi 147 milioni di dollari

Presentati i conti del secondo trimestre del 2015: Computing and Graphics, la maggiore business unit aziendale ha lasciato sul terreno il 54% rispetto al Q2 del 2014, a causa dello stagnante mercato Pc. Il fatturato totale è pari a 942 milioni, in calo de

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I conti di Amd annaspano sempre più. Ieri l’azienda ha pubblicato i risultati finanziari del secondo trimestre dell’anno fiscale in corso. Un report costellato di cattive notizie. La prima: la perdita netta è stata di 181 milioni di dollari, equivalente a 0,23 dollari per azione. La seconda: il trend si conferma ancora negativo, soprattutto su base annua. Lo stesso trimestre del 2014 aveva visto una perdita di 36 milioni, per un fatturato di 1,44 miliardi di dollari. Le entrate del Q2 del 2015 si sono invece attestate a 942 milioni, con un calo del 34,6%. Ma i segnali poco incoraggianti non finiscono qui. Il segmento Computing and Graphics, uno dei classici cavalli di battaglia di Amd e sua maggiore business unit, ha lasciato sul terreno ben 54 punti percentuali rispetto al secondo trimestre del 2014, per una perdita operativa complessiva di 147 milioni di dollari. Una prestazione talmente fiacca che ha “permesso” alla divisione Enterprise, Embedded and Semi-Custom (Eesc) di scavalcare il settore grafica e di contribuire in modo determinante al fatturato aziendale.

Le entrate di questa business unit sono salite del 13% rispetto al trimestre precedente, in particolar modo grazie ai maggiori volumi di vendita dei system-on-a-chip semi-custom. Ma, se si allarga la visione all’intero anno, si scopre come pure questa divisione abbia fatto i conti con performance opache (-8%). L’unico campo in cui Amd non ha perso ma, anzi, sta iniziando a sanare le proprie ferite, è stato incluso nel rapporto sotto la voce “Altro”. Un’etichetta che nasconde un dettaglio importante, vale a dire il business dei microserver, che la compagnia ha deciso di cedere ad aprile.

La perdita operativa in questo comparto è stata di 17 milioni, in netta discesa rispetto ai 107 dell’ultimo trimestre, proprio perché Amd ha detto addio a SeaMicro, azienda acquisita soltanto tre anni fa per lanciarsi nei server ad alta densità. Nell’ottica di semplificare e mettere a fuoco gli investimenti, il Ceo Lisa Su ha optato per la cessione di una realtà pagata nel 2012 334 milioni di dollari, perché giudicata poco fruttifera. Dopo aver realizzato soltanto un prodotto in tre anni, Amd ha quindi scelto il passo del divorzio. Mossa che, secondo i conti presentati ieri, sta pagando. Almeno in termini puramente finanziari.

 

Fonte: Amd

 

“La crescita costante nel segmento Eesc e nel canale non è stata sufficiente per bilanciare i problemi legati al business dei processori per Pc, colpiti da una domanda sotto le aspettative, che ha ovviamente impattato sulle vendite agli Oem”, ha dichiarato Lisa Su, confermando quello che tutti ormai sanno da tempo. Vale a dire che il mercato dei computer è sempre più in affanno e, di conseguenza, vendor come Amd – che si concentrano soprattutto sulla produzione di componenti per queste macchine – faticano a trovare una via d’uscita efficace per togliersi dal pantano.

 

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