07/04/2021 di Redazione

La rivoluzione della guida autonoma passerà anche per il 5G

Pur se più lentamente del previsto, i progetti basati sul 5G crescono in molti ambiti, fra cui quello della guida autonoma (o self-driving). Ne abbiamo parlato con Tiziano Albani, european sales and business development manager di Via Technologies.

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L'automobile driverless, o a guida autonoma, ha un legame con il 5G. Appare ancora comune pensare al 5G associandola alla telefonia mobile e al traffico voce-dati di nuova generazione. Sappiamo già che la velocità è il punto forte della nuova tecnologia, capace di garantire accesso rapido ai contenuti e di far circolare miliardi di dati senza colli di bottiglia. Questo consentirà di connettere fra loro dispositivi e apparati elettronici molto differenziati, concretizzando sviluppi in direzioni come l’automazione delle fabbriche, la chirurgia remota o l’utilizzo di robot intelligenti. Fra le prospettive forse già oggi più avanzate c’è quella della guida autonoma.

Il 5G appare la sola tecnologia in grado di far transitare la massa di dati necessaria per poter rilevare ogni singolo movimento o variabile di un percorso, analizzarlo e fornire una risposta in una frazione di secondo. Per ora, al di là delle sperimentazioni e di varie soluzioni tecnologiche “di base” già disponibili, ancora diversi problemi restano da risolvere, all’interno di un cammino forse lento ma destinato a diventare inesorabile.

Dello stato dell’arte e delle prospettive di un comparto che, oltre al 5G, dovrà trarre beneficio anche da altri sviluppi tecnologici, come il cloud e l’intelligenza artificiale/aumentata, abbiamo parlato con Tiziano Albani, european sales and business development manager di Via Technologies, una realtà già ben radicata su questo mercato pur giovane, in particolare con strumenti di ottimizzazione dei sistemi di sicurezza e assistenza alla guida come Via Mobile360, ma anche con programmi di istruzione e formazione sui veicoli autonomi per scuole e istituti professionali.

Quali sono i principali sviluppi tecnologici e le soluzioni per le auto autonome che sono già in grado di fare un uso combinato di 5G, Ai e cloud intelligence?

Le tecnologie 5G, Ai, Av e Cloud Intelligence hanno raggiunto uno stato di maturità grazie al quale ora sono possibili tutti i tipi di scenari di guida semi-autonomi e autonomi. La prossima grande sfida è accelerare la diffusione dei veicoli e dei servizi di mobilità collegati. Poiché il lancio del 5G, per esempio, è ancora nelle sue primissime fasi, ci vorrà del tempo prima che venga ampiamente adottato nei veicoli autonomi. Comprendere i modelli di business sostenibili sarà una sfida anche per i produttori e gli operatori di veicoli autonomi. Servirà molta sperimentazione!

Quali pensate possano essere gli use case in grado di trainare il comparto nel breve-medio termine? Possiamo pensare a trasporti e consegna a domicilio, utilizzi in ambito industriale, veicoli commerciali o altro?

Il fatto che più persone attualmente stiano a casa e lavorino da casa impone un pesante fardello ai settori della logistica e delle consegne dell'ultimo miglio, che devono essere più grandi, più veloci e più reattivi che mai. Tutto ciò sta portando a un'esplosione della richiesta di piattaforme di gestione della flotta basate su cloud in grado di tracciare la posizione del veicolo e monitorare il comportamento del conducente in tempo reale per massimizzare la reattività e la sicurezza. La crescente pressione che le aziende e gli autisti devono affrontare per accelerare le consegne di merci sta creando anche una crescente necessità di sistemi di prevenzione degli incidenti e di allarme basati sull'intelligenza artificiale con Adas (Advanced Driver Assistance System), video surround e tecnologie di monitoraggio del conducente da implementare sul parco veicoli esistenti (after market). Anche la nuova legislazione e i nuovi programmi governativi sulla sicurezza come il programma Vision Zero e Fors nel Regno Unito saranno un fattore importante per accelerare l'adozione di sistemi di sicurezza basati su intelligenza artificiale per tutti i tipi di veicoli commerciali e allineare le flotte esistenti alle nuove normative.

I sistemi di sicurezza e assistenza alla guida potranno essere adottati anche in veicoli ancora con guidatore umano?

Un numero crescente di funzioni Adas come il Lane Departure Warning e il Forward Collision Warning, sono già una componente standard della maggior parte dei nuovi veicoli passeggeri e commerciali. Man mano che l'intelligenza artificiale, l'edge computing, il cloud, l’artificial vision e altre tecnologie continueranno a progredire, verranno aggiunte altre funzionalità di guida autonoma per migliorare l'esperienza del conducente e la sicurezza del veicolo. Nel settore commerciale ci aspettiamo che gli operatori di flotte integrino anche dispositivi di sicurezza intelligenti, come Via Mobile360 Ai Dash Cam, nei loro veicoli esistenti, per ridurre al minimo la possibilità di incidenti, diminuire i costi operativi e assicurativi e soddisfare i nuovi requisiti normativi.

Tiziano Albani, european sales and business development manager di Via Technologies

Quali sono le sfide tecnologiche su cui Via Technologies si sta concentrando per andare incontro alle tendenze del comparto?

Semplificare per gli operatori di flotte l’integrazione dei nostri sistemi Via Mobile360 nei loro sistemi di gestione della flotta basati su cloud è una delle principali sfide tecnologiche sulle quali ci stiamo concentrando. Recentemente, ad esempio, abbiamo introdotto Sdk Via Fleet Aws Cloud, per eliminare la necessità di sviluppo lato dispositivo e abilitare una connettività cloud semplice e veloce utilizzando le Api incluse nel pacchetto. Ciò può far risparmiare ai clienti fino a sei mesi di tempo per lo sviluppo del software, riducendo notevolmente i costi di implementazione. Un'altra tecnologia chiave su cui stiamo lavorando è la fusione dei sensori. Ciò comporta l'integrazione di telecamere, radar e altri sensori in un unico sistema Edge Ai per un'applicazione specifica, come il rilevamento di ostacoli vicini in un magazzino affollato o di una persona che si avvicina troppo al veicolo in un cantiere edile. È richiesta un'ampia ottimizzazione del machine learning per soddisfare le esigenze specifiche di ogni modello di utilizzo. Le necessità dei clienti possono variare notevolmente a seconda dell'applicazione e dell'ambiente di destinazione.

Chi sono i vostri principali interlocutori e qual è il vostro piano di sviluppo soprattutto sul territorio italiano?

Abbiamo ottenuto un notevole successo con i nostri sistemi di bordo Via Mobile360 in tutto il mondo, in diversi settori. In Cina, ad esempio, abbiamo recentemente firmato un accordo strategico con King Long, uno dei primi cinque produttori di autobus al mondo, per accelerare l'implementazione del 5G e dell'innovazione dei veicoli autonomi per applicazioni di mobilità di prossima generazione nella loro base di Xiamen e oltre. In Giappone, stiamo lavorando con il principale servizio di taxi del paese per l'implementazione di dispositivi di sicurezza AI in tutti i veicoli della loro flotta. Stiamo riscontrando una domanda crescente per la nostra Dash Cam Via Mobile360 D700 Ai anche negli Stati Uniti per la gestione della flotta e per altre applicazioni come le assicurazioni. In Europa stiamo dialogando con diversi clienti nel settore assicurativo e nelle flotte aziendali per aggiungere sistemi di visione con Intelligenza Artificiale e sistemi di registrazione video sia all’esterno dell’abitacolo che all’interno. In questo modo, società private di trasporti possono dimostrare se vi è stato un’offesa verbale o fisica da parte del passeggero ospitato e evitare cause legali al gestore di flotte e all’autista. Le società di assicurazioni possono invece avere una dinamica completa dell’incidente incluso il tipo di sollecitazioni fisiche subite dai passeggeri. In Italia, in aggiunta alle società di assicurazioni e di gestione di flotte aziendali, stiamo indirizzando clienti che operano nei carrelli elevatori e nei veicoli agricoli per aggiungere funzionalità Adas sui veicoli esistenti per aumentare la sicurezza. Con lo smart working, le persone condivideranno il veicolo all’interno del nucleo familiare o dell’azienda e sistemi come il riconoscimento facciale dell’autista permetteranno alle società di assicurazioni di applicare un sistema di tariffazione basato sull’autista e sulle sue capacità alla guida. In sintesi, la D700 AI permetterà alle società di assicurazioni di offrire molti più servizi rispetto alla convenzionale “scatola nera” che non offre nessuna funzionalità visiva.

 

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