Le prospettive di Things Mobile dopo l’ingresso in Wireless Logic
Per allargare il raggio delle opportunità soprattutto verso le aziende più strutturate, la startup lombarda ha acconsentito a farsi assorbire da una multinazionale che vanta oltre 7 milioni di Sim attive.
Pubblicato il 21 luglio 2021 da Roberto Bonino

Things Mobile rappresenta un interessante caso di studio nel panorama delle aziende hi-tech italiane. Creata nel 2017 e con un primo bilancio da soli 20mila euro, in circa tre anni è stata capace di raggiungere gli 1,7 milioni di euro di giro d’affari, tanto da attirare l’attenzione di una multinazionale come Wireless Logic, che di recente l’ha acquisita.
I fondatori della società hanno avuto l’intuizione di cavalcare il nascente mercato dell’IoT mobile sviluppando in proprio la piattaforma di gestione e utilizzando solo il canale di vendita online: “Abbiamo costruito un’offerta flessibile, con una sessantina di declinazioni, che vanno dall’allarme di casa per l’utente privato a installazioni da diverse migliaia di Sim per aziende, che hanno il vantaggio di poter controllare tutto da un account unico”, spiega Juan De La Coba, co-fondatore e Coo di Things Mobile.
L’azienda conta oggi su circa 50mila clienti, 10mila dei quali sono aziende: “La svolta è avvenuta lo scorso anno”, racconta il Ceo della società, Manuel Zanella, “e non è estranea a questo la diffusione della pandemia. Il nostro, infatti, è un settore che non ha risentito degli effetti e il modello di vendita costruito solo sul nostro sito Web e su Amazon si è rivelato efficace. Rispetto ai competitor, ci distinguiamo per un’offerta prepagata, mutuata dal settore delle telecomunicazioni mobili, dal quale i soci fondatori provengono”.
La specializzazione e l’andamento dell’azienda hanno attirato l’attenzione di Wireless Logic, che da diverso tempo segue la strategia di acquisizione di competitor locali per allargare la propria presenza internazionale. In circa sei mesi, dall’inizio dei contatti, si è conclusa un’operazione della quale non sono stati rivelati i termini economici e che assomiglia molto a quelle che la multinazionale britannica ha portato a termine negli ultimi tempi con altre società come Arkessa, New Line Mobile, Datamobile e Com4. D’altra parte, parliamo di una realtà che vanta oltre 7 milioni di Sim IoT attive in 165 paesi e le spalle finanziariamente coperte dal fondo Montagu Private Equity.
Juan De La Coba e Manuel Zanella, rispettivamente Coo e Ceo di Things Mobile
Things Mobile continuerà a operare in modo indipendente con il proprio management, rappresentando di fatto la presenza in Italia di Wireless Logic: “Per noi si apre l’opportunità di dialogare con un set molto più ampio di operatori di telecomunicazioni”, riprende De La Coba, “ma anche di poter approcciare in modo più strutturato il mercato delle aziende, espandendo una presenza internazionale che avevamo già iniziato a costruire”.
La connettività internazionale è uno degli elementi differenzianti su quest’ultimo fronte, a cominciare dai mercati più maturi, come la logistica e l’automotive: “Questi sono anche gli ambiti più consolidati per noi”, conferma Zanella, “insieme alla domotica e alla sicurezza. Intravediamo ottime opportunità nel campo dell’industria 4.0, dell’agritech e delle smart city. Per poter entrare in progetti anche più articolati, abbiamo per questo iniziato a costruire un programma di partnership, soprattutto con system integrator”.
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