28/06/2012 di Redazione

Le reti ottiche di domani? Sono digitali e viaggiano in un cubo

Geoff Bennett, direttore Solutions & Technology di Infinera, ha spiegato a Ict Business perché gli operatori telefonici stanno abbracciando la tecnologia dei circuiti fotonici integrati per poter abbassare i costi di gestione delle reti ad alta capacità s

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Ottico è bello, digital optical è ancora meglio. La filosofia – e il primato tecnologico - di Infinera si basano tutte su questa convinzione, condensata in un piccolo cubo trasparente con dentro due chip. Prima e unica al mondo, l’azienda della Silicon Valley sviluppa e fornisce ai suoi clienti i Pic (Photonic integrated circuit), circuiti fotonici integrati che convertono i dati digitali su reti ottiche in modo più economico.

Infinera Photonic integrated circuit


Con un concetto simile a quello dei circuiti integrati elettronici, i Pic integrano molteplici componenti ottici come laser, modulatori, attenuatori, multiplexer, de-multiplexer, amplificatori ottici: per la precisione il nuovo Pic 500 unisce oltre 600 funzioni ottiche in un solo dispositivo e rende disponibili 10 “super-canali” di trasmissione a 500 Gb/sec ognuno, su cui possono essere aggregati, trasmessi e instradati servizi di diversa natura e velocità. Basata sulla tecnologia del Pic 500 è la piattaforma DTN-X di Infinera, capace oggi di gestire fino a cinque Terabit di traffico e pronta a raggiungere i 100 Terabit nelle prossime release.

“I carrier - spiega Geoff Bennett, direttore Solutions & Technology di Infinera - vogliono i benefici delle reti digitali sui loro layer ottici e li vogliono su una rete che costi meno della tradizionale alternativa del cosiddetto ottico analogico. Si tratta di una visione per lo strato ottico della rete che noi abbiamo chiamato Digital Optical Network”.

Perché recuperare il valore del digitale è presto spiegato: la grande maggioranza dei dati che viene oggi trasportata dalle reti ottiche è ancora in forma digitale. Di qui l’idea di Infinera di rendere il digitale più scalabile ed economico da implementare e gestire, con delle conversioni Optical-Electrical-Optical (Oeo) a basso costo. Queste conversioni sono solitamente onerose perché coinvolgono un alto numero di componenti ottici separati, ma l’integrazione fotonica dei Pic di Infinera rimedia al problema.

Geoff Bennett, direttore Solutions & Technology di Infinera


“L'integrazione fotonica - osserva ancora Bennett - costituisce la più importante speranza per l'industria ottica di poter rispondere ai futuri requisiti in termini di larghezza di banda, riducendo al contempo il costo per bit”. La scommessa dei Pic è stata del resto rapidamente vinta: “Siamo nati come start-up nel 2001 - ricorda in proposito il manager - e abbiamo debuttato sul mercato delle reti ottiche nel 2005 col nostro primo prodotto per service provider. In 18 mesi abbiamo conquistato il primo posto sul mercato statunitense, siglando contratti con gli operatori più innovativi che puntavano sulla tecnologia per crescere”.

I vantaggi dei chip fotonici? Sono semplici da usare
Ma quali sono, in concreto, i vantaggi offerti dai Pic? “Scalabilità, semplicità di utilizzo e affidabilità", risponde Bennett. “Con i suoi 10 super-canali da 500 Gb/sec, il DTN-X è progettato per aiutare gli operatori ad affrontare le future richieste di banda trasmissiva, destinate a crescere con la proliferazione dei servizi online basati su video e applicazioni cloud: in prospettiva si potranno gestire fino a 24 Tb/sec su una singola fibra ottica”. Il sistema DTN-X, per esempio, è in grado di elaborare simultaneamente la richiesta di streaming video di tutti i 23,6 milioni di utenti di Netflix.

Infinera DTN-X


“L’integrazione fotonica delle componenti ottiche permette ai fornitori di creare reti molto potenti in brevissimo tempo e con costi contenuti”, continua Bennett: “avere 600 componenti ottiche su uno stesso dispositivo vuol dire occupare il 33% di spazio in meno e consumare la metà dell’energia rispetto a un sistema di potenza paragonabile”.

Si tratta tra l’altro di componenti che Infinera produce in-house, quindi rende subito disponibili per i propri clienti, avvantaggiandoli sul time-to-market. Non da ultimo, i Pic sono estremamente affidabili: utilizzati in reti attive in tutto il mondo, hanno sorpassato i 750 milioni di ore di operazioni senza accusare nemmeno un guasto.

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