07/03/2017 di Redazione

Le traduzioni “smart” di Google guadagnano tre nuove lingue

Sono hindi, russo e vietnamita, che si aggiungono a inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, cinese, giapponese, coreano e turco. L’italiano è ancora assente, ma è probabile che nei prossimi mesi venga introdotto. Il sistema Neural Machine Transl

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Da otto a undici: Google ha aggiunto tre nuovi linguaggi al proprio sistema di Neural Machine Translation introdotto a fine 2016 per far evolvere il classico servizio di traduzione, che sulle frasi lunghe e complesse aveva sempre lasciato molto a desiderare. In aggiunta a inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, cinese, giapponese, coreano e turco, si potranno ora tradurre testi scritti in hindi, russo e vietnamita (e ovviamente in verso contrario). L’italiano è ancora escluso, ma considerando che secondo la rivista scientifica Ethnologue il nostro idioma è soltanto 18esimo come numero di parlanti, è probabile che dovremo attendere ancora un po’. Anche se, va detto, l’obiettivo di Google è arrivare a includere tutte le 103 lingue ora disponibile in Translate. La speranza, quindi, è l’ultima a morire.

La tecnologia Neural Machine Translation sfrutta l’intelligenza artificiale e il machine learning per tradurre frasi intere in un colpo solo, superando così l’analisi semantica “pezzo per pezzo”. Il sistema è così in grado di rilevare la resa migliore e di arrangiarla nuovamente per farla sembrare il più naturale possibile, simulando anche le sfumature tipiche del linguaggio umano.

La tecnologia riduce gli errori grammaticali e di sintassi fino all’85 per cento. Le traduzioni (con i tre nuovi linguaggi) sono già disponibili sia all’interno delle ricerche Google, sia sul sito dedicato e ovviamente nelle app per Android e iOs.

 

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