19/03/2020 di Redazione

Lo storage di Nutanix soddisfa le esigenze di Big Data e analytics

La soluzione Objects 2.0 si aggiorna con la possibilità di gestire i dati su diversi cluster Nutanix, per la massima scalabilità, una maggiore capacità di object storage per nodo e la certificazione per Splunk SmartStore.

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Lo storage a oggetti di Nutanix, Objects 2.0, da oggi include funzionalità rivolte in modo particolare alle applicazioni di analisi e Big Data e allo storage dei dati non strutturati. Queste diverse attività spesso, anche se non necessariamente, vanno a braccetto tra di loro e a braccetto con il cloud: c’è bisogno, infatti, di risorse generose, elastiche e scalabili sia per poter gestire  in modo efficiente grandi volumi di dati non strutturati sia per contare su prestazioni elevate (come quelle richieste dagli analytics in tempo reale).

 

A detta di Nutanix, le altre opzioni attualmente disponibili sul mercato non offrono soluzioni end-to-end sicure per eseguire applicazioni di Big Data che possano essere fatte scalare facilmente. Dunque Objects 2.0 introduce alcune novità mirate a garantire maggiore scalabilità ma anche capacità e sicurezza.

 

Per quanto riguarda la scalabilità e la capacità, la soluzione ora supporta i multi-cluster, ovvero permette di eliminare il perimetro del singolo cluster e di utilizzare un unico namespace per più cluster Nutanix. Questo si traduce in maggiore semplicità di gestione (da un un’unica console) e migliore ottimizzazione delle risorse, dato che può essere sfruttata la capacità di storage inutilizzata in qualsiasi punto dell’infrastruttura. 

 

Objects 2.0, inoltre, ora supporta nodi ad alta capacità fino a 240 TB di storage, permettendo di creare archivi di oggetti di svariati petabyte con un unico cluster Nutanix. In merito alla sicurezza, la novità è l’opzione Worm (Write Once Read Many), con cui è possibile proteggere i contenuti senza dover necessariamente ricorrere al versioning per essere conformi con le diverse norme e regolamentazioni.

 

 

La soluzione ha, inoltre, ottenuto la certificazione di compatibilità con Splunk SmartStore, il che per i clienti significa poter eseguire carichi di lavoro Splunk sul software Nutanix e, viceversa, sfruttare Nutanix Objects per lo storage integrato al fine di supportare gli ambienti Splunk.

 

“La trasformazione digitale richiede uno storage con una scalabilità elevatissima per i carichi di lavoro aziendali”, ha commentato Amita Potnis, direttore della ricerca del team storage di Idc. “Lo storage a oggetti si sta affermando come l'opzione ideale per le applicazioni di nuova generazione e per i Big Data. Dal momento che l’object storage sta transitando dagli ambienti cloud al data center e alle applicazioni mission-critical, diventa importante che i costi siano bilanciati con le prestazioni”. 

 

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