Microsoft infila anche l’altro piede nella scarpa di Android
Il colosso di Redmond ha annunciato la collaborazione con altri 74 partner Oem, tra cui Acer, per preinstallare Office, Onedrive e Skype nei dispositivi mobili del robottino verde. La nuova serie di accordi estende quanto già fatto nel 2015, quando nomi del calibro di Samsung, Sony ed Lg avevano iniziato a consegnare smartphone e tablet con le applicazioni del gruppo statunitense.
Pubblicato il 12 febbraio 2016 da Redazione

Il bloatware, vale a dire il parco applicativo preinstallato sui dispositivi mobili, è da sempre uno dei principali problemi dei sistemi Android. Google “ama” infarcire la propria piattaforma di software precaricato, considerato più o meno utile dai consumatori. Chissà cosa penseranno gli utenti di terminali del robottino verde di questa notizia: Microsoft ha annunciato che nei prossimi mesi 74 nuovi partner e Oem collaboreranno per realizzare smartphone e tablet già dotati di Office, Onedrive e Skype all’uscita dalla fabbrica. Gli accordi si estendono su 25 Paesi e si aggiungono a quelli già siglati nel 2015 dal colosso di Redmond con altri 31 produttori a livello globale e locale. Tra i principali nomi emersi l’anno scorso figuravano senza dubbio Samsung, che infatti consegna i top di gamma Galaxy S6 con il pacchetto Microsoft preinstallato, Lg e Sony.
I nuovi partner non sono stati specificati, ma nell’elenco è sicuramente presente Acer, come confermato da un comunicato ufficiale del gruppo di Redmond. La seconda fase di questa partnership nata per aggrapparsi al successo dell’ecosistema Android, è stata definita “una pietra angolare della nostra ampia strategia di servizi, nata per portare le soluzioni Microsoft a qualsiasi persona, su qualsiasi dispositivo”.
E, infatti, il gigante guidato da Satya Nadella non ha mai fatto mistero delle proprie ambizioni cross-device e multipiattaforma, sensibilmente cresciute con l’arrivo sul mercato di Windows 10 e con la fase di rinnovamento della suite di Office, disponibile da tempo anche per iOs, Mac Os X e, ovviamente, Android.
Le potenzialità di Microsoft non risiedono sicuramente nell’hardware mobile, avventura in cui la società si è buttata con l’affaire Nokia e che non ha mai realmente pagato, ma piuttosto nell’ampia e pervasiva offerta software. In particolare quella legata alla produttività, di cui Office (anche e sempre più nella versione cloud 365) rappresenta l’esempio più concreto. Con un mercato mobile scosso dalla crisi, la scelta di Microsoft di ampliare il più possibile le proprie partnership rappresenta non solo una conseguenza logica, ma ormai anche necessaria.
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