18/12/2015 di Redazione

Microsoft segna un gol contro il capitalismo di Stato cinese

L’azienda di Redmond ha siglato un accordo con l’esecutivo di Pechino per fondare una joint venture, la C&M Information Technologies, che si occuperà della distribuzione di Windows 10 in diverse agenzie governative e in alcuni grandi gruppi di imprese pub

immagine.jpg

Microsoft continua la propria espansione nella prima economia asiatica. Dopo l’accordo per la fornitura di servizi di ricerca con Baidu, l’azienda di Redmond ha avviato una joint venture per l’implementazione e la gestione di Windows 10 in diverse agenzie statali cinesi e in gruppi industriali pubblici, fornendo anche licenze di grado enterprise e supporto continuo per i clienti. La joint venture, che dovrà essere comunque approvata dal regolatorio cinese prima di diventare concreta, è stata ribattezzata in modo provvisorio C&M Information Technologies e sarà basata a Pechino. Microsoft potrà così intervenire in alcuni mercati chiave, come quello energetico, dei trasporti e delle telecomunicazioni e la partnership con il governo nasce da un accordo siglato in precedenza con il China Electronics Technology Group (Cetc), uno dei principali colossi pubblici del Paese del Dragone in campo Ict.

I rapporti tra Microsoft e la Cina sono stati caratterizzati nel tempo da alti e bassi, così come è successo per quasi tutti i grandi gruppi informatici statunitensi. Negli ultimi mesi, però, sembra registrarsi una certa distensione. Come detto, a settembre è stato siglato l’accordo con Baidu, l’alternativa cinese a Google, in grado di servire oltre seicento milioni di utenti. Tra i dettagli della collaborazione, si trova anche una nuova modalità di distribuzione di Windows 10.

I sistemi operativi di Redmond non hanno mai avuto vita facile all’interno dei confini cinesi, per diversi motivi: innanzitutto lo storico problema degli hacker, che da anni invadono liberamente il mercato asiatico di copie contraffatte dell’ecosistema. Inoltre, nel 2014, il governo di Pechino ha aperto un’indagine per verificare un’eventuale posizione monopolistica di Microsoft, accusando la società statunitense di avere mantenuto segrete alcune informazioni su Windows e sulla suite di produttività Office. A luglio dello scorso anno, gli inquirenti sono entrati negli uffici del colosso a stelle e strisce di Pechino, Shanghai, Guangzhou e Chengdu, portando via centinaia di documenti.

Una decisione che aveva irritato non poco i vertici di Microsoft, ma che potrebbe ora trovare una via d’uscita onorevole grazie alla nuova joint venture. C&M Technologies rivestirà quindi il ruolo di licenziatario esclusivo di Windows 10 per il governo cinese, fornendo anche il supporto necessario per l’applicazione corretta di patch e aggiornamenti. In questo modo, l’azienda guidata da Satya Nadella potrebbe finalmente risolvere il problema della pirateria, o almeno attenuarlo, iniziando a fatturare fior di miliardi anche all’ombra della Grande Muraglia.

 

ARTICOLI CORRELATI