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Microsoft stupisce gli sviluppatori con l’intelligenza artificiale

Presentati a Microsoft Build nuovi strumenti per la scrittura low code e l’automazione, nuove possibilità per le app di Teams e Windows 11 e il misterioso Project Volterra.

Pubblicato il 25 maggio 2022 da Valentina Bernocco

Non c’è solo Windows 11 tra le novità presentate da Microsoft agli sviluppatori. Gli strumenti di creazione del software possono cambiare il mondo, e cambiarlo in meglio: questo è il messaggio che sottende i molti annunci emersi dall’edizione 2022 dell'annuale conferenza dedicata agli sviluppatori, Microsoft Build. Una cinquantina i nuovi prodotti e le nuove funzionalità in arrivo, con protagonisti tecnologie di intelligenza artificiale a supporto dello sviluppo software, automazione, applicazioni low code e piattaforme che favoriscono la portabilità e il funzionamento in diversi ambienti (dal cloud ai dispositivi edge), senza barriere.

Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, Microsoft ha reso disponibile attraverso la sua Power Platform degli strumenti open source innovativi come GitHub Copilot, che permette di visualizzare suggerimenti di intere stringhe di codice o funzioni direttamente all’interno dell’editor di programmazione. Lo strumento fornisce suggerimenti sul codice estrapolandoli dal codice stesso e dai commenti.

Come noto, dal 2018, con l’acquisizione di GitHub, Microsoft si è impegnata sempre di più in direzione dell’open source e questo progetto ne è un esempio. All’interno di Copilot è stato integrato ora Codex, un modello di machine learning (sviluppato da OpenAI) che permette di tradurre istruzioni scritte in linguaggio naturale in istruzioni scritte in una dozzina di linguaggi di programmazione. Si abbassa, così, la soglia di competenze tecniche necessaria per creare applicazioni, ma anche gli esperti programmatori possono trarre vantaggio da questo strumento lavorando in modo più facile e veloce. Altre novità relative all’intelligenza artificiale per la programmazione debuttano su Azure OpenAI Service.

Fa capolino, poi, Microsoft Dev Box, un servizio che permette l’accesso self-service a workstation ad alte prestazioni basate sul cloud, preconfigurate e già pronte per consentire di scrivere in codice. Con questo servizio gli sviluppatori possono avviare una virtual machine ed effettuare il provisioning automatico nel cloud, riducendo limitazioni e velocizzando i tempi. Microsoft Dev Box mette a disposizione anche strumenti di intelligenza artificiale e può integrarsi con Intune e Microsoft Endpoint Manager per semplificare le attività di gestione, sicurezza e compliance.

 

 

Tante novità per un miglior uso dei dati
Microsoft affronta poi l’annoso problema dei silos di dati. Con la nuova Intelligent Data Platform è possibile far convergere i dati tratti da database, applicazioni di analytics e attività di governance, e di conseguenza aggiungere alle applicazioni funzionalità di intelligenza artificiale o analisi predittiva.

Una ulteriore novità tesa ad abbattere le barriere tra i dati è Azure Synapse Link for Sql. Al momento in preview, si tratta di un sistema automatizzato per la replica dei dati, dal database transazionali (SQL Server 2022 o Azure SQL Database) verso un pool SQ dedicato all’interno di Azure Synapse Analytics. Bastano pochi click e pochi minuti, assicura Microsoft, per creare un link ed eseguire un’operazione che tradizionalmente porta via ore o giorni. Una volta creato il seeding iniziale, ogni modifica apportata nel database di partenza viene replicata quasi in tempo reale.

A proposito di tecnologie che possono cambiare il mondo, anche nel loro piccolo, va segnalata una funzione che debutta all’interno di Azure Machine Learning, anche in questo caso al momento come anteprima. Si tratta di Responsible AI, una dashboard che aiuta a realizzare più facilmente il debug dei modelli di apprendimento automatico e a prendere decisioni informate basate sui dati. La dashboard riunisce in un unico pannello funzionalità di  ricerca dei dati, interpretabilità del modello, analisi degli errori, analisi controfattuale e inferenza causale.

 

Applicazioni collaborative e low code su Teams e Power Platform

Altre novità riguardano Microsoft Teams, la piattaforma Ucc della società di Redmond, che negli ultimi due anni e mezzo è cresciuta al punto di contare oltre 270 milioni di utenti attivi (su base mensile) e oltre 1.400 applicazioni integrate o create per Teams da sviluppatori terzi indipendenti. E Microsoft si è detta convinta che le nuove frontiere del metaverso, come Microsoft Mesh for Teams, favoriranno l’ulteriore nascita di applicazioni di realtà virtuale e mista per la collaborazione a distanza.

 

Diversi nuovi strumenti aiutano gli sviluppatori a creare applicazioni che si connettono direttamente a Teams, integrandosi al suo interno, o viceversa a portare le funzionalità di Teams dentro ad app esistenti. Microsoft Power Pages è una piattaforma di sviluppo e hosting low code che consente (sia agli sviluppatori professionisti, sia alle figure non esperte) di progettare, configurare e pubblicare siti Web per desktop e mobile,  attraverso un'esperienza d’uso fluida e visiva.

 

Ora, inoltre, è possibile creare delle applicazioni Live Share, funzionanti all’interno di Teams, che consentono ai partecipanti alle riunioni di interagire, modificare, annotare, ingrandire o rimpicciolire i contenuti condivisi in modi nuovi. Un esempio citato da Microsoft è quello di un gruppo di ingegneri che, durante una riunione, in tempo reale aggiungono delle annotazioni in un progetto di grafica 3D.

 

 

(Immagine: Microsoft)

 

All’interno delle Power Apps una novità è Express Design, uno strumento che consente di caricare un file Pdf, un PowerPoint, una fotografia scattata con lo smartphone o anche uno schizzo disegnato a mano e convertirlo in un’applicazione immediatamente funzionanete. Anche per Dynamics 365 c’è una piccola ma utile novità: uno strumento che in automatico crea una sintesi a partire da un testo più lungo e complesso, aiutando così a velocizzare la gestione delle richieste nel supporto clienti.

 

Il misterioso Project Volterra

Non potevano poi mancare, durante Microsoft Build, annunci relativi a Windows 11. E ancora una volta l’intelligenza artificiale è protagonista. “Stiamo costruendo in direzione della nostra visione di un mondo di computing ibrido intelligente, mettendo insieme il calcolo locale Cpu, Gpu ed Npu e il calcolo in cloud su Azure”, ha scritto Panos Panay, chief product officer, Windows and Devices (Npu è l’acronimo di Neural Processing Unit, componenti hardware che accelerano le attività di intelligenza artificiale).

 

In sostanza, lo spostamento dei workload dai dispositivi client al cloud, e viceversa, dovrà diventare sempre più semplice, dinamico e veloce. Nella similitudine usata da Panay, sarà un po’ come passare dalla rete Wi-Fi alla rete dati, operazione che uno smartphone esegue continuamente a seconda del segnale intercettato e di cui l’utente nemmeno si accorge. “Sempre di più”, ha proseguito il manager, “le magiche esperienze alimentate dall’intelligenza artificiale richiederanno un’enorme potenza di elaborazione, che trascende le capacità delle tradizionali Cpu e Gpu. Ma componenti nuovi, come le unità di calcolo neurale Npu, aggiungeranno capacità cruciali per i carichi di lavoro di AI”.

 

Microsoft ha dunque presentato nuovi strumenti Sdk per la creazione di applicazioni Web, NET, Android, C++, Linux o di altro tipo, eseguibili su Windows (qui i dettagli). Inoltre  Windows 11 supporta ora i widget di terze parti e le Progressive Web App, cioè applicazioni Web che propongono un’esperienza d’uso molto simile a quella di un’applicazione per smartphone. Le porte del Microsoft Store si aprono a tutti gli sviluppatori di applicazioni Win32, dato che è stata rimossa la waiting list per l’ingresso nel programma.

 

Nel menu di Microsoft Build c’è anche una novità hardware: si chiama Project Volterra ed è un dispositivo somigliante a un Mini Pc basato su architettura Arm, equipaggiato con Cpu Qualcomm Snapdragon e con un’unità Npu che avrà “la migliore capacità di calcolo AI della categoria e un'efficienza sbalorditiva”.

Parliamo al futuro perché Project Volterra ancora non esiste ufficialmente, bensì è un concept che è stato presentato con tanto di video e immagini esemplificative. Utilizzando una o più di una di queste unità (il design è modulare) gli sviluppatori potranno lavorare con Visual Studio in modi mai sperimentati prima. 

 

 

Tag: microsoft, sviluppo, sviluppatori, intelligenza artificiale, low code, teams

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