23/08/2016 di Redazione

Microsoft va a braccetto con Lenovo per invadere Android

Le due aziende hanno siglato un accordo di cross-licensing per cui gli smartphone premium dell’Oem cinese verranno precaricati con le app di Office, Onedrive e Skype. I dettagli scarseggiano ancora, ma il produttore asiatico non dovrebbe pagare royalty.

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Microsoft mette un (altro) piede nel mondo Android, grazie a Lenovo. Il colosso di Redmond e il gruppo cinese hanno infatti siglato un accordo per cui il produttore asiatico precaricherà su alcuni dispositivi Android “premium” le app di Office, Onedrive e Skype, nell’ambito di una più ampia partnership di cross-licensing che riguarda anche gli smartphone Motorola. Al momento non si conoscono però ulteriori dettagli su quali cellulari Lenovo ospiteranno effettivamente le applicazioni di Microsoft, ma è probabile che il produttore cinese non pagherà alcuna royalty. Come sottolineato dalla testata The Verge, in passato l’azienda statunitense ha siglato accordi molto simili con altri Oem come Samsung, Xiaomi, Lg, Sony, Dell e Asus. Nel comunicato stampa ufficiale Microsoft ha spiegato inoltre che da dicembre 2003, data di lancio del suo “Ip licensing program”, ha già stretto oltre 1.200 accordi di questo genere.

La partnership con Lenovo, che a livello di quote di mercato nel segmento dei cellulari ha perso terreno negli ultimi mesi, continua la strategia di Satya Nadella di portare tracce del proprio software sul maggior numero di dispositivi possibile. Non potendo contare su un’importante presenza di Windows nel mondo mobile, Microsoft non può fare altro che “esportare” le proprie applicazioni (solitamente ben sviluppate) su altre piattaforme.

Secondo gli ultimi dati di Gartner, pubblicati la scorsa settimana, Windows Mobile risulta installato sullo 0,6 per cento dei cellulari. Il sistema operativo ha lasciato sul terreno in un anno oltre due punti percentuali di market share. Per la società di ricerca nel secondo trimestre del 2016 sono stati venduti circa 1,97 milioni di smartphone dotati di Windows contro gli 8,20 milioni dell'anno precedente.

 

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