Morto John McAfee, il papà dell’antivirus che ha trasformato l’informatica
L’ex informatico e imprenditore è stato trovato impiccato nella cella del carcere di Barcellona, dove era detenuto.
Pubblicato il 24 giugno 2021 da Redazione

John McAfee, il padre dell’omonimo antivirus, è stato trovato morto impiccato nella cella del carcere di Barcellona, dove dallo scorso ottobre era detenuto con l’accusa di evasione fiscale su guadagni ottenuti da trading online e scambio di criptovalute. Così i media di tutto il mondo hanno dato la notizia del suicidio (tecnicamente ancora da accertare come tale), verificatosi solo poche ore dopo l’autorizzazione, da parte dell’Audiencia Nacional, all’estradizione del miliardario 75enne negli Stati Uniti. McAfee rischiava fino a trent’anni di reclusione.
Figura controversa, il programmatore britannico, naturalizzato statunitense, al di là delle vicissitudini personali (forse anche conseguenza di un’infanzia travagliata, con un padre alcolista morto suicida) merita certamente un posto nella storia dell’informatica. Dopo la laurea in matematica, conseguita nel 1965, McAfee aveva lavorato come programmatore per la Nasa e come progettista software alla Univac, per poi passare tra le fila di Xerox e ancora, negli anni Ottanta, per una società aerospaziale californiana, Lockheed. Qui ebbe l’incontro che gli cambiò la vita, un incontro molto particolare: con Brain, programma conosciuto come il primo virus informatico capace di attaccare i sistemi MS-DOS (anche se creato originariamente per altri e leciti scopi). Dall’analisi di Brain, McAfee derivò un programma che proteggeva i computer dal virus.
Nel 1987 il primo antivirus commerciale venne messo in vendita dalla neonata McAfee Associates, residente a Santa Clara, in Silicon Valley. Operando in un campo all’epoca sgombro come quello della sicurezza per gli endpoint, l’azienda riuscì a sviluppare un giro d’affari di cinque milioni di dollari già nel 1990 e a quotarsi in Borsa due anni dopo. Il vero punto di svolta arrivò però solo nel 1997, grazie alla fusione con Network General, e di lì in poi con ulteriori operazioni di acquisizione. Dal 2011 al 2017 è appartenuta a Intel.
Già nel 1994, tuttavia, John McAfee aveva lasciato l’azienda, di cui sarebbe poi diventato un severo critico negli anni successivi. Tra investimenti di successo, eccessi nella vita privata e cadute di stile, l’imprenditore arrivò nel 2007 a possedere una fortuna personale di 100 milioni di dollari, per poi perderne gran parte a causa della crisi finanziaria mondiale. Altro episodio della sua vita pubblica fu, nel 2015, il tentativo di ingresso in politica con la candidatura alle presidenziali del Partito Libertario, sull’onda di posizioni alquanto estremistiche in materia di liberalizzazione delle droghe e abolizione di istituzioni statali. Saltando a piè pari i successivi sali e scendi dalla politica, le dichiarazioni sensazionalistiche sui social media e le accuse di evasione fiscale, forse - almeno per oggi - è meglio ricordare John McAfee per il suo genio informatico, anziché per la sua travagliata esistenza.
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