Neurala cala il deep learning nel mondo dell’industria 4.0
Fondata da tre soci di diversa nazionalità, fra i quali l’italiano Massimiliano Versace, l’azienda ha realizzato il software Via, per migliorare le ispezioni sulla qualità delle linee produttive. L’espansione è in corso e si basa su diversi finanziatori.
Pubblicato il 03 dicembre 2021 da Roberto Bonino

Ci sono un’americana, un russo e un italiano e siamo nel 2006. Non è l’inizio di una barzelletta, ma della vita di un’azienda battezzata Neurala dai tre appassionati di intelligenza artificiale, che all’epoca avevano pensato di simulare i neuroni del nostro cervello per applicazioni in quel momento di nicchia e con un mercato poco maturo.
Dopo un periodo trascorso all’interno della Boston University, l’azienda ha seguito un percorso più autonomo, arrivando oggi a proporre la soluzione Via (Visual Inspection Automation), che si occupa di supportare le imprese industriali nel miglioramento della qualità delle ispezioni sulle linee di produzione. Alla base di questo sviluppo, c’è l’idea di democratizzare il deep learning: “L’intelligenza artificiale tradizionale parte da una programmazione esplicita, è costosa e non funziona troppo bene in ambienti o su task complessi”, racconta Massimiliano Versace, il socio italiano e Ceo di Neurala. “Il deep learning, invece, è costruito su algoritmi guidati dai dati e può risolvere numerosi problemi, pur continuando a presentare il collo di bottiglia di un processo macchinoso nella creazione di algoritmi e la necessità di disporre di esperti per farli funzionare. Da qui nasce la nostra idea di proporre una sorta di Wordpress dell’intelligenza artificiale, con una piattaforma che implementa gli algoritmi dover servono, senza possedere una conoscenza tecnologica specifica”.
Negli ultimi tempi, Neurala ha accresciuto il proprio raggio d’azione grazie al supporto di numerosi investitori, fra cui l’italiana Friulia, accanto a nomi come Zebra Ventures, 360 Capital Partners, Ima e Antares Vision. Nei vari round sono stati raccolti 26 milioni di dollari, utili, tra le altre cose, per creare a Trieste la filiale europea e procedere nel percorso di espansione internazionale.
Massimiliano Versace, Ceo e socio fondatore di Neurala
L’obiettivo è indirizzare esigenze concrete in campo manifatturiero, proiettato com’è verso la concretizzazione dei piani di Industria 4.0: “Ci sono temi di forte attualità, che spaziano dalla riduzione degli scarti alla repatriation delle fabbriche, dagli effetti tecnologici della fase pandemica allo sviluppo di nuovi prodotti”, aggiunge Versace. “Il nostro software non richiede la presenza di esperti, garantisce maggior accuratezza rispetto a ispezioni manuali, consente attività ripetibili, può partire anche con pochi dati e costa almeno il 50% rispetto a soluzioni similari o più tradizionali”.
Tra le aree di applicazione già esplorate da Neurala, troviamo i beni di consumo, l’elettronica, il settore alimentare, la lavorazione delle plastiche e il farmaceutico. Da giugno 2020, è stata creata una rete che oggi conta circa 35 distributori e integratori. Fra questi, in Italia, troviamo Ima Group, produttore di macchine automatiche, che funge anche da Oem per la soluzione Via. Proprio il nostro è stato individuato come mercato strategico per la strategia di espansione dell’azienda: “C’è una forte presenza di produttori di macchine industriali e soluzioni per l’automazione”, osserva Versace. “Inoltre, il ministero dello Sviluppo Economico ha messo a punto una Strategia Italiana per l’intelligenza artificiale, che si fonda molto sul mondo industriale per il miglioramento dei processi produttivi. Ora vogliamo ampliare il personale tecnico e di ricerca, reperendo talenti prima che emigrino in altri paesi. La possibilità di proporre casi d’uso con Roi misurabili in termini, per esempio, di abbattimento di scarti e resi con i relativi costi, dovrebbe consentire di passare dalla fase di semplice curiosità alla concreta implementazione”.
INDUSTRIA
- Cyberattacchi all'industria in crescita nel 2022
- Brugola dà un “giro di vite” contro le minacce digitali
- Un’esperienza digitalizzata per le aftersales del calcestruzzo
- Cobot, i robot collaborativi si fanno largo nelle industrie italiane
- Cybersicurezza, l’Internet of Things industriale è un colabrodo
FOCUS
- Threat intelligence, per Mandiant è alla base della prevenzione
- Future of work week: Cisco ripensa i luoghi e i modi per lavorare
- Check Point riporta in auge il concetto di prevenzione
- BBBell, da operatore Internet a fornitore di servizi cloud
- Il campus di Elmec cresce abbinando tecnologia e sostenibilità