03/03/2016 di Redazione

Non solo foto: con WhatsApp ora si inviano anche documenti

Nuova funzionalità per l’app di messaggistica da un miliardo di utenti. L’ultimo aggiornamento, attualmente in distribuzione lato server, consente di condividere Pdf e altre risorse prelevate dalle piattaforme di storage cloud come iCloud e Dropbox. È il

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Detto, fatto. Dopo aver cancellato gli 89 centesimi di euro per l’abbonamento annuale, Whatsapp sta cercando nuove “fonti d’ispirazione” per finanziarsi. Scartata l’ipotesi pubblicità, un’ottima via sarebbe mettere piede in modo strategico nel mondo aziendale. Si può leggere in questa ottica l’ultima novità proposta dalla principale app di messaggistica mobile del mondo, che ha toccato una settimana fa il miliardo di utenti: la possibilità di condividere, oltre alle classiche foto e ai video, anche documenti. Con l’ultimo aggiornamento dell’applicazione, infatti, si possono inviare in chat sia file presenti sullo smartphone, sia link a risorse archiviate in cloud. La nuova funzionalità, disponibile sia per Android sia per iOs, consente al momento di condividere soltanto Pdf e di prelevare documenti dalle piattaforme di storage iCloud Drive, Quip e Dropbox.

Sembra che la novità sia attualmente in distribuzione lato server, quindi non tutti gli utilizzatori di Whatsapp la possono sfruttare fin da subito. Su sistemi Android compare comunque, una volta fatto tap sul simbolo della graffetta, la voce “Documento”: le opzioni “Foto” e “Video” sono state inoltre raggruppate sotto l’unico simbolo “Fotocamera” per mantenere la classica griglia tre per due. Su iOs, invece, appare la scritta “Condividi documento”.

In caso si volesse condividere un file con un contatto che non dispone ancora della nuova funzionalità, si vedrà comparire l’alert “Impossibile inviare documenti a … poiché … dispone di una versione di Whatsapp che non li supporta”. L’invio di Pdf e altri contenuti testuali ad amici, colleghi e parenti, può rappresentare un primo passo dell’applicazione verso il mondo business.

Nell’illustrare il perché l’azienda avesse deciso di rimuovere la sottoscrizione a pagamento, Jan Koum, Ceo e cofondatore di Whatsapp, aveva spiegato come il gruppo stesse sperimentando nuovi strumenti per consentire alle società di interagire direttamente con i propri clienti. Per esempio, in futuro è probabile che si potrà scrivere direttamente in chat a una compagnia aerea, per chiedere informazioni sull’eventuale ritardo di un volo.

 

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