23/08/2016 di Redazione

Office 365 si affida a un genio virtuale per organizzare riunioni

Microsoft ha rilevato Genee, startup che sviluppa servizi di scheduling basati su algoritmi di intelligenza artificiale, analizzando i dati di mail e calendari. I sistemi verranno integrati a breve nelle applicazioni della suite di produttività cloud di R

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La pianificazione e la programmazione di appuntamenti, riunioni ed eventi tramite la suite Office 365 diventeranno a breve molto più smart. Come? Microsoft ha annunciato l’acquisizione di Genee, startup specializzata nello sviluppo di un servizio di scheduling basato sull’intelligenza artificiale. I termini dell’accordo non sono stati svelati, ma l’accesso alla piattaforma di Genee verrà bloccato a partire dal prossimo primo settembre. I calendari creati rimarranno comunque utilizzabili, ma il sistema dell’azienda non invierà più promemoria e altri appunti automatici ai clienti. Come spiegato sul blog di Microsoft, anche i due fondatori di questa piccola società acquartierata a Mountain View, Ben Cheung e Charles Lee, si uniranno al team di Redmond.

Genee sfrutta l’elaborazione del linguaggio naturale e alcuni algoritmi di ottimizzazione delle decisioni per fornire un servizio di assistenza (e di chatbot, sempre più diffusi) in tempo reale all’utente. Una specie di segretaria (o segretario) virtuale che, prelevando le informazioni presenti nel calendario o i dati scritti in una mail, è in grado per esempio di organizzare un meeting in completa autonomia. La prima beta dell’offerta di Genee è stata lanciata ad agosto 2015.

Per interagire con l’assistente virtuale è sufficiente inserire il suo indirizzo nel campo Cc della finestra di composizione di una mail. Genee è in grado di comprendere un set di comandi standard preimpostati, ma gli utenti possono anche creare regole personalizzate. Nel blog post, Microsoft ha sottolineato come lo strumento sia utile soprattutto nei grandi gruppi di lavoro o quando non si ha accesso diretto al calendario (e quindi agli appuntamenti) di un collega.

Microsoft si è già spesa di frequente in passato per ottimizzare ulteriormente il set di soluzioni di produttività di Office 365. E si è spesa in senso letterale, in quanto ha setacciato il mercato per trovare startup da rilevare. È il caso di Sunrise, acquistata nel 2015 per la cifra di 100 milioni di dollari, che sviluppava l’omonima app di calendario per Web, Android, iOs e Os X. Senza contare ovviamente quello che bolle in pentola dopo l’acquisizione di Linkedin: per vedere gli effetti concreti di questa integrazione servirà però ancora del tempo.

 

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