Onedrive for Business e l’effetto “yo-yo” della dieta
Microsoft interviene ancora sul proprio servizio di storage cloud. Dopo le polemiche sul taglio della capacità di archiviazione disponibile, il colosso di Redmond ha annunciato che soltanto i possessori di costose licenze Office 365 Enterprise, Government ed Education potranno godere di spazio illimitato. Gli altri si dovranno “accontentare” di 1 TB.
Pubblicato il 18 dicembre 2015 da Redazione

Da un mese a questa parte Microsoft sta perseguendo una strategia leggermente traballante su Onedrive, il servizio di storage sulla nuvola. A novembre aveva annunciato il taglio dello spazio illimitato per i possessori di una licenza Office 365, portando la capacità a un terabyte, ed era intervenuta anche sugli account gratuiti, ristretti da 15 a 5 GB. Apriti cielo. Dopo settimane di proteste furiose, l’azienda è stata costretta a una prima retromarcia, riproponendo qualche giorno fa le taglie gratuite da 15 GB. Ieri, invece, ha annunciato che manterrà lo storage illimitato su Onedrive for Business solo per i possessori delle licenze più costose di Office 365. Vale a dire Office 365 Enterprise E3, E4 ed E5, Office 365 Government E3, E4 ed E5 e Office 365 Education. Gli altri abbonamenti dovranno accontentarsi quindi di un “solo” terabyte.
L’aumento di quote per le licenze più costose avverrà comunque gradualmente: entro la fine di dicembre inizierà il passaggio a 5 TB per ogni singolo utente e la conclusione della trasformazione è attesa per marzo 2016. “Gli utenti di tutte le altre versioni di Office 365 che includono Onedrive for Business continueranno a disporre di un terabyte”, ha scritto Jeff Teper di Microsoft in un blogpost. “I sottoscrittori di questi piani non potranno ricevere benefit illimitati, ma pensiamo che la quota possa essere sufficiente per la maggior parte degli utenti”.
Oggi, infatti, come sottolineato proprio da Teper, l’account medio sfrutta molto meno del terabyte disponibile. Ma i cambiamenti apportati da Microsoft al servizio di storage per professionisti non si limitano solo alla capacità. È ora disponibile il Next Generation Sync Client, strumento che dovrebbe garantire una maggiore velocità nella sincronizzazione dei file sui computer. L’azienda di Redmond ha inoltre introdotto il supporto per file oltre i 10 GB e ha rimosso il limite di ventimila file sincronizzabili.
Il nuovo client è compatibile con Windows 7, 8 and 10 e Mac Os X 10.9 e versioni superiori, mentre il supporto per Windows 8.1 arriverà nel primo trimestre del 2016. Così come verrà aggiunto anche il supporto per le librerie Sharepoint. I professionisti It potranno effettuare il deployment del nuovo client per la sincronizzazione in modo discreto e silenzioso verso tutti gli utenti aziendali finali.
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