Oracle Compute Cloud@Customer si adatta ai piccoli progetti
L’offerta di servizi di cloud distribuito è ora disponibile anche come rack singolo installabile nei data center dei clienti, per assecondare le esigenze delle piccole implementazioni.
Pubblicato il 24 agosto 2023 da Redazione

Oracle amplia i propri servizi di cloud computing infrastrutturale rivolti alle aziende, pensando in particolare alle piccole implementazioni. L’offerta Compute Cloud@Customer, lanciata l’anno scorso, è ora disponibile anche come rack singolo installabile nei data center dei clienti. Si tratta di una soluzione per il cloud distribuito, ovvero un’infrastruttura su scala rack che consente di utilizzare i servizi di elaborazione della Oracle Cloud Infrastructure (Oci) ovunque. È completamente integrata, creata, installata e gestita da Oracle, ed è pienamente compatibile con le Cloud Region pubbliche e con le Dedicated Region.
Questa soluzione, sottolinea il vendor, è ideale soprattutto per i carichi di lavoro strettamente integrati con i database Oracle, per consolidare i carichi di lavoro esistenti e distribuire nuove applicazioni cloud-native. Si possono quindi eseguire applicazioni e middleware su servizi di computing, storage e networking Oci su macchine virtuali (dalla configurazione flessibile), con pagamento a consumo. Per sviluppatori e IT manager c’è il vantaggio di poter utilizzare le stesse API e gli stessi strumenti di gestione già impiegati altrove.
“Gli utenti desiderano un'esperienza uniforme e coerente, a prescindere da dove si eseguano i servizi: è per questo che continuiamo a investire nella nostra strategia per il cloud distribuito con il lancio di Oracle Compute Cloud@Customer", ha commentato Edward Screven, chief corporate architect di Oracle. "Oracle offre cloud region Oci pubbliche, Dedicated Region, piattaforme Cloud@Customer che i clienti possono abbinare per creare una soluzione globale di cloud distribuito. Questa capacità di scelta rende più semplice raggiungere gli obiettivi della strategia cloud aziendale, soddisfacendo anche requisiti di residenza dei dati e sfruttando connessioni ad alte prestazioni con il proprio datacenter e le applicazioni per le quali la latenza è un fattore critico”.
La novità (annunciata negli Stati Uniti un paio di settimane fa, e ora anche in Italia) è che adesso i clienti possono sviluppare, implementare, proteggere e gestire i carichi di lavoro utilizzando lo stesso stack software di Oci anche per piccole implementazioni, della dimensione di un singolo rack, restando nel perimetro del proprio data center e delle Cloud Region Oracle.
A seconda delle esigenze, è possibile calibrare (ed eventualmente ricalibrare) le risorse utilizzate. La configurazione può variare, partendo da un minimo di 552 processori core e 150 TB di storage utilizzabile (per archiviazione a blocco, file e/o oggetti) e arrivando a oltre 6.000 processori core e 3,4 PB di storage. Così come accade per tutti i servizi Oci, i dati in Compute Cloud@Customer vengono sempre cifrati, e dalla console di Oci è possibile gestire la localizzazione, la replica e il backup dei dati.
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