Ospedale di Bergamo all’avanguardia con il tracciamento indoor
Grazie all’indoor tracking, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo monitora in automatico gli spostamenti di pazienti e apparecchiature.
Pubblicato il 13 marzo 2023 da Redazione

La geolocalizzazione si fa strada in ambito sanitario. L’indoor tracking è già una tecnologia molto usata nel marketing, nel retail e nell’intralogistica, ma anche gli ospedali possono trarne vantaggio. Così ha fatto l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo adottando un sistema di monitoraggio in tempo reale degli ingressi e delle uscite dei pazienti nel tragitto reparto-blocco operatorio, e degli spostamenti intraospedalieri delle principali attrezzature elettromedicali e informatiche mobili. Un sistema che si rivela particolarmente utile per una struttura che gestisce grandi volumi e che l’anno scorso ha conteggiato oltre 37mila interventi chirurgici realizzati al suo interno.
Il progetto è stato curato da Silvia Scetti, medico dell’Unità Gestione operativa, in staff alla Direzione del Papa Giovanni XXIII, convinta del fatto che “la digitalizzazione dei processi offre l’opportunità di ottimizzare la gestione e i tempi del blocco operatorio, di individuare eventuali criticità e di ridurre gli sprechi”, ha dichiarato Scetti. Avviata nel 2022, l’implementazione porta la firma della divisione Sistemi informativi – Ict dell’ospedale.
Si puntava a velocizzare e migliorare le operazioni di gestione, ma anche e innanzitutto a migliorare la sicurezza dei pazienti. Sensori, reti e dispositivi indossabili Internet of Things sono gli strumenti tecnologici su cui poggia il sistema di indoor tracking. Ai pazienti ricoverati in reparto o in terapia intensiva vengono allacciati al polso, al momento del trasferimento in sala operatoria, dei braccialetti dotati di etichetta elettronica. I tag vengono rilevati e tracciati da una rete di antenne cablate, (appositamente realizzata) grazie alla tecnologia Bluetooth a basse emissioni (Bluetooth Low Energy, Ble).
“Le moderne strutture ospedaliere sono dotate di reti cablate di alta qualità”, ha spiegato Antonio Fumagalli, direttore dei Sistemi informativi – Ict dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII. “L’evoluzione tecnologica offre soluzioni software e hardware di asset tracking a costi limitati La tecnologia BleLE, che sfrutta un sistema Bluetooth con basse emissioni simile a quello installato sui nostri smartphone, permette di riconoscere un tag associato a un oggetto o soggetto in movimento”.
Dopo l’iniziale sperimentazione dei braccialetti IoT, il tracciamento è stato esteso agli apparecchi elettromedicali, come elettrocardiografi, ecografi e sonde, pompe a siringa, defibrillatori, elettrobisturi, cardiostimolatori esterni, carrelli per la cartella elettronica informatizzata. Circa tremila apparecchi sono stati dotati di tag che vengono rilevati anch’essi via Bluetooth dalla rete di antenne, che nel frattempo è stata estesa a tutti i reparti e ambulatori. L’estensione è stata realizzata dai Sistemi informativi e dell’Ufficio tecnico, in collaborazione con TapMyLife, azienda bergamasca specializzata in soluzioni digitali per ospedali, università e grandi spazi di pubblica utilità.
Un paziente con indosso il braccialetto per l'indoor tracking (immagine: Asst Papa Giovanni XXIII)
Così completato, il sistema di tracciamento digitale è entrato in funzione a gennaio del 2023 e in questi primi mesi ha già dimostrato la propria utilità come supporto alle attività quotidiane dell’ospedale. Tramite monitor è possibile visualizzare l’occupazione e i tempi di utilizzo delle sale, nonché monitorare i tempi necessari per il trasferimento dai reparti di degenza e dalle terapie intensive verso i blocchi operatori e viceversa. Attività che in precedenza venivano svolte in modo “manuale”, con tutte le lentezze, i limiti e gli errori connessi.
“Il localizzatore oggi può dirci in quale punto dell’ospedale si trova un paziente oppure un apparecchio elettromedicale”, ha proseguito Fumagalli, lasciando intravedere possibili futuri sviluppi. “A breve, reti come questa permetteranno la navigazione indoor, sul modello di quella che siamo abituati ad usare per gli spostamenti su strada, aiutando il paziente a trovare l’ambulatorio per la visita prenotata o teleguidando il visitatore fino al letto di degenza del parente ricoverato in una grande struttura ospedaliera come la nostra”.
I vantaggi ottenuto sono quelli già citati, ovvero migliori capacità di controllo e gestione degli spazi, dei tempi e dei flussi nei diversi reparti dell’ospedale, con tempi più rapidi e maggiore precisione rispetto al passato. Ma non solo: il digitale permette anche una gestione del bilancio più aderente ai vincoli di certificazione, e inoltre permette potenzialmente di gestire in maniera più efficiente alcuni processi in outsourcing sulle attrezzature elettromedicali, come la manutenzione. Sapere dove si trovi un’apparecchiatura permette di fare manutenzione preventiva (il “tagliando”) rispettando i tempi stabiliti dal produttore, e questo garantisce anche la sicurezza di pazienti e operatori.
Un ecografo dotato di tag per il tracciamento (immagine: Asst Papa Giovanni XXIII)
“Il nuovo sistema di localizzazione digitale real-time della dotazione tecnologica è stato introdotto anzitutto per offrire maggiore sicurezza clinica al paziente”, ha precisato Maddalena Branchi, direttore dell’Ingegneria clinica dell’Asst Papa Giovanni XXIII. “Oggi in qualsiasi momento e in tempi brevi possiamo recuperare le apparecchiature che servono per erogare le prestazioni anche in urgenza. La gestione centralizzata delle informazioni è un fattore fondamentale in un’azienda complessa come la nostra, che vive di turnazione continua 24 ore su 24 di professionisti”.
Ai vantaggi di sicurezza si associa la possibilità di un uso più efficiente delle risorse. “Per ciascun device”, ha proseguito Branchi, “possiamo studiare i tempi di impiego medio giornaliero e la giornata tipo. Per esempio, possiamo registrare quelli di un ecotomografo che viene usato la mattina per le procedure ambulatoriali, mentre il pomeriggio fa rientro per essere utilizzato in reparto. Possiamo ottimizzare la dotazione di ciascuna Unità e sfruttare al meglio le opportunità di condivisione della strumentazione. Possiamo infine evitare sprechi in fase di acquisto, il sottoutilizzo della strumentazione oppure il mancato utilizzo, per vari tipi di anomalie”.
Quella dell’Asst di Bergamo è attualmente una delle più vaste e capillari operazioni di indoor tracking sulle forniture elettromedicali realizzate in un ospedale italiano. D’altra parte si tratta di una struttura sanitaria tecnologicamente all’avanguardia, che già una decina di anni fa aveva iniziato a utilizzare carrelli a guida automatizzata (Automated Guided Vehicle, Agv) per lo spostamento interno di materiali pesanti o ingombranti. L’ospedale si affida anche a un impianto di posta pneumatica che collega l'area dell'emergenza/urgenza con il laboratorio per l’analisi dei campioni biologici. Inoltre in alcuni reparti per le prescrizioni di farmaci vige un processo informatizzato e vengono usati armadi robotizzati per le somministrazioni in monodose.
Automazione e tracciamento indoor sono state scelte lungimiranti. “Abbiamo investito in questi due progetti che, con costi relativamente contenuti, ci permettono di ottimizzare la gestione di processi strategici dell’ospedale”, ha commentato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Asst Papa Giovanni XXIII. “Il vantaggio offerto dall’infrastruttura, realizzata con le antenne cablate, permetterà in futuro all’Ospedale di Bergamo di estendere l’offerta di automazione, e introducendo un sistema monitoraggio su servizi di tipo logistico, clinico-organizzativo o rivolto all’accoglienza e all’utenza e allo stesso tempo rafforzando i profili di sicurezza clinica per i pazienti”.
Per conoscere da vicino le esperienze di digitalizzazione dell’Ospedale di Bergamo e di altre avanguardie nel settore sanitario, vi invitiamo a partecipare all’evento The Digital Healthcare Executive Conference, organizzato da The Innovation Group a Roma il prossimo 18 aprile. Informazioni e registrazioni a questo link.
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