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Passepartout compie 30 anni e guarda all’intelligenza artificiale

La software house di San Marino spegne trenta candeline, registra importanti tassi di crescita (anche grazie alla fatturazione elettronica e alle prospettive dello scontrino telematico) e introduce le prime funzionalità guidate dall’AI.

Pubblicato il 31 maggio 2019 da Emilio Mango

Sono passati trent’anni dalla prima versione del sistema gestionale che ancora oggi fa la fortuna di Passepartout, software house sanmarinese che, nonostante numerosi tentativi di acquisizione, sfida le grandi realtà italiane e multinazionali del suo settore. “Il programma da cui è nato tutto”, ricorda un emozionato Stefano Franceschini, fondatore e presidente di Passepartout durante la convention annuale dell’azienda, “si chiamava Pass8, era scritto in Basic e stava sui floppy disk da 5 pollici”. Visto dall’era del cloud e dell’intelligenza artificiale tutto questo sembra preistoria, ma il primo segno della continuità di Passepartout (un segno caratteristico), è proprio il fattore umano: Franceschini, sua moglie Barbara Reffi, amministratore delegato della società, e molti dei dirigenti sono in azienda sin dal primo giorno.

 

Ma veniamo a oggi: “Il 2018”, ha detto Reffi, “è stato un anno di grandi soddisfazioni. Il fatturato complessivo è salito dell’8,33%, con punte del 38% nel segmento retail, del 18% nel comparto cloud e del 54% nei servizi”. Attualmente Passepartout vanta oltre 80 mila utenti attivi e quasi 28 mila installazioni. Dopo tre decenni di crescita costante, può contare su 258 partner (la software house opera solo per via indiretta pur offrendo diversi servizi a valore aggiunto ai propri clienti) e 167 dipendenti.

 

Stefano Franceschini, fondatore e presidente di Passepartout

 

Barbara Reffi, amministratore delegato di Passepartout

 

 

Scontino elettronico e Alexa protagonisti del futuro prossimo

 

L’architettura dei programmi Passepartout si basa su alcuni pilastri solidi e collaudati, come la tecnologia application server, e su alcune novità recenti, come l’accesso ai dati da qualsiasi dispositivo, compresi gli smartphone Android e iOs. Gli ultimi sviluppi si registrano però sul fronte delle app, con l’introduzione, tra le altre cose, di Pass Bill, applicazione realizzata per mettere in comunicazione i due software Mexal e Passcom e i registratori di cassa, per poter emettere fatture e scontrini elettronici.

 

Proprio la fatturazione elettronica, considerata con il giusto anticipo da Passepartout e dai suoi partner, ha permesso alla società di fare nell’ultimo anno un notevole passo in avanti sul mercato italiano. “Negli ultimi cinque mesi”, ha spiegato Simone Casadei Valentini, uno dei top manager dell’azienda, “abbiamo attivato 1.000 installazioni in cloud sulle 2.000 totali già in essere a oggi, e prevediamo di arrivare a 4.000 entro la fine del 2019. Ogni mese, la nostra azienda processa quattro milioni di fatture elettroniche”.

 

Simone Casadei Valentini, dirigente di Passepartout

 

Ma se la fatturazione elettronica è una scommessa vinta, la prossima è già all’orizzonte. Si chiama scontrino elettronico e, a meno di sorprese, entrerà in vigore all’inizio di luglio per i retailer (e per altri soggetti che oggi emettono scontrini e ricevute fiscali) che superano i 400mila euro di fatturato e all’inizio del 2020 per tutti gli altri. “Lo scontrino elettronico sarà una rivoluzione anche più grande di quella della fattura”, dice Casadei Valentini, “perché coinvolgerà un gran numero di aziende, alcune delle quali oggi fanno esclusivamente ricevute fiscali a mano, e perché in un certo senso riguarderà anche i clienti finali, gli acquirenti di beni e servizi al dettaglio, che volendo potranno farsi intestare con partita Iva o codice fiscale anche gli scontrini al fine di detrarre gli importi ove possibile. Inutile dire che i software Passepartout sono già pronti per l’introduzione di questa importante novità, grazie al collegamento ai registratori di cassa telematici abilitati dall’Agenzia delle Entrate, e che, anche in questo caso, l’azienda si aspetta di guadagnare un sensibile vantaggio di mercato rispetto ai competitor”.

 

Un altro importante stimolo emerso dalla convention di Passepartout, organizzata nel congressi di Riccione, è quello relativo all’intelligenza artificiale. Al di là della ricerca e sviluppo che l’azienda sta portando avanti con i propri sviluppatori per introdurre parti di codice intelligenti, sul palco è stato dimostrato l’utilizzo di Mexal, il software dedicato alle imprese, con comandi impartiti attraverso Alexa di Amazon. Un primo passo importante, che evidenzia come l’azienda di San Marino sia attenta alla tradizione ma non dimentichi di guardare al futuro della tecnologia.

 
Tag: mercati, software, gestionale, strategie, fatturazione elettronica, intelligenza artificiale, Passepartout

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