Le attività industriali sono sempre più intrecciate all’informatica, e non può esserci una vera crescita senza una adeguata infrastruttura IT alle fondamenta. Questo insegna la storia di Mayekawa Italia, azienda che fa parte di una multinazionale giapponese nata nel 1924, oggi uno tra i principali produttori di compressori a vite per la refrigerazione industriale e di compressori d’idrocarburi gassosi per gli impianti petroliferi e petrolchimici. La società italiana, fondata nel 2011,  si occupa prevalentemente di progettare e fabbricare package di refrigerazione industriale e di unità di compressione particolarmente complesse.

In un decennio quella che era una piccolissima realtà (da appena sei dipendenti) è diventata un’azienda con una sessantina di addetti, impiegati nelle tre sedi di Milano, Bologna e Ravenna, e con un fatturato annuo di circa 25 milioni di euro. Fino a pochi anni fa, Mayekawa Italia si appoggiava a diversi fornitori che soddisfavano, in modo però frammentario, esigenze di vario tipo. Nell’ultimo biennio l’azienda ha sperimentato una crescita degli affari che l’ha spinta intraprendere un progetto di trasformazione digitale, poiché l’assenza di una vera e propria infrastruttura IT proprietaria rappresentava un ostacolo per un ulteriore allargamento delle attività.

Mayakawa Italia si è dunque rivolta a Centro Computer, società di system integration appartenente al Gruppo Project, con l’idea di delegare a un interlocutore strutturato (e capace di coprire tutte e tre le sedi) la gestione del progetto. “Si trattava in sostanza di costruire ex novo l’infrastruttura IT e di gestirla per conto del cliente, allineandoci alle specifiche necessità e sulla base delle linee guida ricevute”, spiega Stefano Guidotti, funzionario commerciale di Centro Computer. Dopo una prima fase in cui sono state definite le necessità e la progettazione degli interventi da approntare, il system integrator ha dato il via alla sostituzione del centralino telefonico esistente con Kalliope Pbx e alla migrazione della fonia sulla piattaforma Microsoft Teams.

Successivamente i firewall in uso sono stati rimpiazzati con modelli di Palo Alto Networks ed è stata rinnovata la rete Wi-Fi installando in tutte le sedi gli access point di Hpe Aruba. Per le esigenze di produttività e scambio di dati è stata adottata la suite Microsoft 365 in edizione Business Premium, mentre per le videoconferenze e la collaborazione a distanza si è deciso di allestire le sale riunioni di Milano e Bologna con tecnologie di Logitech e di Barco. Infine, nella sede di Bologna è stato realizzato un nuovo data center con sistemi server e storage condiviso di Hpe, software di virtualizzazione di Vmware e backup (locale) targato Veeam. L’installazione di due server ridondati garantisce continuità delle attività e dei servizi erogati anche in caso di imprevisti.

“Gli investimenti in questi ultimi due anni sono stati significativi”, racconta Federico Draghetti, Piping Engineer Coordinator referente IT di Mayekawa e responsabile del progetto. “Abbiamo rivoluzionato completamente tutta la rete interna, la connessione delle reti Wi-Fi e la sicurezza del network Mayekawa che per noi era vitale, soprattutto alla luce dei sempre più frequenti attacchi ransomware alle aziende. Il poterci confrontare con un unico partner di riferimento dedicato alla gestione del nostro progetto cui demandare anche la mappatura dell’infrastruttura, per avere una visibilità a 360 gradi del sistema, ci solleva da una serie di problematiche gestionali e ci permette di dedicarci al nostro lavoro con maggior serenità”.

 

Grazie alle nuove tecnologie adottate, Mayekawa Italia è stata in grado di proseguire le attività anche durante il periodo pandemico. Inoltre può ora risolvere eventuali problematiche IT e affrontare nuovi progetti rivolgendosi a un unico interlocutore, anziché a una molteplicità di fornitori come avveniva in passato. “Stiamo continuando in questa stretta collaborazione per affinare ulteriormente il servizio e arrivare alla piena corrispondenza tra richiesta e prodotto offerto”, precisa Guidotti. Attualmente le due aziende stanno collaborando per potenziare livelli di sicurezza informatica attraverso un monitoraggio continuo della rete, per bloccare i tentativi di violazione e di crittografia dei dati.