La crescita degli attacchi informatici, il ricorso crescente al cloud, la richiesta di semplicità nella gestione degli episodi di cybercrime e della conseguente proliferazione di soluzione di difesa, si stanno trasformando in un periodo a dir poco positivo per SentinelOne.

Sull’onda della propria strategia che vede l’utilizzo dell’AI per dare risposte automatizzate agli attacchi, il vendor californiano ha arricchito la propria offerta di servizi per la sicurezza con SentinelOne Remote Script Orchestration, una soluzione utile alla gestione remota e automatizzata, oltre che personalizzata, agli attacchi cyber delle aziende. Una soluzione che si colloca all’interno della Singularity platform, un vero e proprio marketplace per la security “automatizzata” che include tantissime funzionalità, proprie e dei tanti partner tecnologici con cui SentinelOne ormai collabora.

Il momento d’oro per SentinelOne e i suoi partner

Una strategia di protezione sempre più apprezzata dal canale e dai clienti, anche in Italia, la quale, dopo la Francia, si attesta essere la seconda region dell’area Sud Europa per importanza. “A livello globale contiamo ormai oltre il migliaio di dipendenti, con una decina di persone dedicate alla vendita in Italia e con un team di canale in grado di occuparsi a 360 gradi alle tematiche della sicurezza e di incident response – afferma Paolo Ardemagni sales director per l’Europa e i mercati emergenti -. E da poco abbiamo inaugurato un nuovo centro di ricerca e sviluppo all’interno del quale lavoreranno circa 300 risorse, impegnate, tra le altre cose, nell’implementare un sistema di remediation degli eventi malevoli direttamente all’interno dei pc interessati, senza uso di sandbox esterne”.

Paolo Ardemagni sales director per l’Europa e i mercati emergenti

Data lake di dati, security, orchestration gestiti dalla XDR automation

Tre, in definitiva, i punti chiave su cui SentinelOne ha deciso di concentrare la propria strategia d’offerta, a seguito dell’evoluzione del cloud: la Sicurezza, ovviamente, quindi i data lake dei Dati e l’Orchestrazione.

Dati che risiedono e arrivano da ovunque e che arrivano da ovunque, dalle app, dai metadati, i quali, insieme alle risposte di sicurezza, stanno accumulando una massa critica tale che richiede di essere gestita. E per fare ciò SentinelOne mette in campo la propria piattaforma Singularity, la quale consente prevention, detection, quindi remediation, e la visibilità di tutti gli attacchi in maniera intelligente, con una XDR automation, alimentata dall’AI.

Un sistema di controllo e azione che viene alimentato da un ecosistema di partner tecnologici in continua evoluzione, sia a livello internazionale sia locale.

Il grosso del lavoro lo fa l’AI

Una gestione attenta delle partnership non solo di canale, ma anche tecnologiche, che sono estremamente importanti, perché la cybersecurity è una partita che non si può giocare da soli – commenta Luca Besana channel business manager area mediterranea di SentinelOne -. In un contesto che diventa sempre più complesso, è importante che le tecnologie di security possano parlare e integrarsi tra di loro, per poter gestire, filtrare, indirizzare, i milioni, miliardi di elementi che provengono da tutte le fonti, in maniera automatizzata, e ridurre l’attenzione su pochissimi, sui quali può intervenire l’intelligenza umana, del system integrator”.

Luca Besana, channel business manager area mediterranea di SentinelOne

 

System integrator che il vendor chiede che siano altamente fidelizzati e focalizzati sulla propria tecnologia e sulla sicurezza. Al canale, infatti, SentinelOne delega l’intero business e per questo motivo ne richiede una certa autonomia nella gestione della piattaforma, coadiuvandoli ovviamente nei vari aspetti di generazione del business, marketing, formazione, in un ecosistema esteso di collaborazione che vuole essere win win win: per il vendor, per il partner e per il cliente stesso.