25/02/2019 di Redazione

Pieghevoli e 5G-ready: smartphone protagonisti a Barcellona

Huawei, Xiaomi, Oppo ed Lg hanno presentato gli ultimi modelli di cellulari in apertura del Mobile World Congress 2019. Due i principali trend: schermi flessibili e supporto alle reti di quinta generazione.

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Si è alzato ufficialmente oggi il sipario sul Mobile World Congress 2019 di Barcellona, ma nel corso del weekend alcuni fra i più importanti produttori di smartphone hanno anticipato l’apertura dell’importante kermesse catalana. E le novità svelate dai palchi della fiera spagnola sono praticamente tutte all’insegna del 5G. Iniziamo con Huawei, che ha presentato il Mate X, un cellulare in grado di supportare le reti di quinta generazione e caratterizzato dallo schermo pieghevole. Un dispositivo in arrivo a metà anno a un prezzo decisamente elevato: 2.300 euro, in linea con quanto offerto da Samsung (il Galaxy Fold costa infatti 2.000 dollari). Lo smartphone della casa di Shenzhen ha due display: quello interno è da 6,6 pollici con una risoluzione 2.480 x 1.148 pixel e un rapporto di forma 19,5:9; quello esterno è da 6,38 pollici con risoluzione 2.480 x 892 pixel e rapporto di forma 25:9.

Quando il Mate X è chiuso si ha quindi a disposizione un cellulare “normale”, quando invece si decide di aprire il device come un libro ecco comparire un vero e proprio tablet da 8 pollici senza cornici. L’ingegnerizzazione di questo particolare prodotto ibrido ha permesso all’azienda di integrare i componenti interna nella barra laterale: oltre al blocco ottico, hanno trovato così posto il chip Kirin 980 e il modem 5G Balong 5000. Secondo il vendor, le quattro antenne garantiscono prestazioni di rete dieci volte superiori rispetto ai cellulari 4G. Si toccano infatti i 4,5 Gbps di velocità teorica in download.

Huawei ha quindi deciso di sfidare frontalmente Samsung, attualmente leader nel mercato mobile, con una soluzione sicuramente costosa (per ora), ma che non trascura nessun dettaglio. Nemmeno l’usabilità. Una volta chiuso, il Mate X misura 11 millimetri di spessore, ma quando viene aperto l’altezza si riduce a 5,4 millimetri, il 10 per cento in meno rispetto agli ultimi iPad Pro di Apple. La capiente batteria da 4.500 mAh è dotata di sistema di ricarica rapida da 55 watt, che dovrebbe garantire l’85 per cento di autonomia in 30 minuti.

Completano il quadro il lettore di impronte digitali, posizionato sul lato e integrato nel pulsante di accensione, 8 GB di memoria e 256 GB di spazio di archiviazione. La componente software è ovviamente Android, con Emui personalizzata. Il Mate X riuscirà ad avvicinare ulteriormente Huawei a Samsung? L’azienda di Shenzhen, reduce da mesi difficili sul fronte delle reti e dei rapporti politico-commerciali fra Usa e Cina, punta a scalzare il rivale sudcoreano dalla vetta del mercato mobile. E questo ulteriore aggiornamento della propria offerta, in attesa dell’arrivo della serie P30 fissata a fine marzo, potrebbe rappresentare la giusta spinta.

 

Il Mate X di Huawei

 

Oppo e Xiaomi corrono veloci

Ma il colosso asiatico deve guardarsi anche dalla concorrenza nella madrepatria. In queste ore si sono ritagliate uno spazio da protagoniste anche Oppo e Xiaomi, le due aziende produttrici di smartphone (e non solo) che qualcuno ha già indicato come le “prossime Huawei”. La prima ha svelato sui social network un concept di cellulare pieghevole con un solo schermo, che integra nella barra laterale rigida tutta la componentistica necessaria al funzionamento del dispositivo. Una soluzione analoga a quella del Mate X, che permette di risparmiare diversi millimetri sullo spessore del device, ma non ancora pronta per il mercato.

Xiaomi, invece, ha portato al Mwc di Barcellona ben due novità. Innanzitutto, ha svelato una versione 5G del Mi Mix 3 con il modem Qualcomm Snapdragon X50, che arriverà a maggio a 599 euro nella versione con 8 GB di memoria e 128 GB di storage. In Italia verrà lanciato anche un modello con 256 GB di spazio di archiviazione. Un prezzo davvero competitivo, che rimarca ulteriormente la volontà dell’azienda di incunearsi nel mercato mobile senza chiedere il permesso ai competitor.

Ma il device più atteso era forse il top di gamma Mi 9. Anche in questo caso Xiaomi ha puntato sul prezzo come caratteristica differenziante: si parte da 449 euro (un costo inferiore a quello del Mi 8 quando venne lanciato in Italia) per un cellulare che non ha nulla da invidiare alla concorrenza. A bordo si trovano infatti 6 GB di memoria, 64 o 128 GB di storage, chip Qualcomm Snapdragon 855, schermo Amoled Full Hd da 6,4 pollici con lettore di impronte digitali integrato, Usb-C e tecnologia di ricarica rapida senza fili da 20 watt per una batteria da 3.300 mAh (non molto capiente).

 

Xiaomi Mi 9

 

Xiaomi ha scelto una configurazione a tripla fotocamera posteriore basata su Isp Qualcomm Spectra 380: il sensore principale è un Sony Imx586 da 48 megapixel, affiancato da un grandangolare da 16 megapixel e da un teleobiettivo da 12 megapixel. Il Mi 9 sarà disponibile dal 28 febbraio nei colori nero, blu e lavanda, con i preordini scattati già ieri che hanno portato in pochi istanti alla chiusura dell’offerta lancio (449 euro).

 

Lg tenta il rilancio

Non ha un display pieghevole, ma uno schermo supplementare opzionale: il V50 Thinq 5G è la risposta di Lg ai nuovi trend del mobile, con cui la casa sudcoreana prova a tenere il passo di una concorrenza sempre più agguerrita (e distante in termini di vendite). Oltre al supporto alle reti di quinta generazione, l’ultima novità di Lg mette a disposizione l’accessorio opzionale Dual Screen, un secondo schermo Oled da 6,2 pollici indipendente da quello principale (un Oled da 6,4 pollici Qhd+) che facilita le operazioni in multitasking su più applicazioni.

Il chip Snapdragon 855 con modem X50 abilita le reti 5G, mentre la capiente batteria da 4.000 mAh dovrebbe garantire di arrivare tranquillamente a fine giornata. Inoltre, il V50 Thinq è dotato di un innovativo sistema di raffreddamento a camera di vapore più grande di 2,7 volte rispetto a quello del V40. Sulla parte posteriore del corpo trovano spazio tre fotocamere, mentre nel notch anteriore sono stati impiegati due obiettivi. Al momento non si conosce il prezzo del V50 Thinq, ma lo smartphone dovrebbe arrivare a fine marzo negli Usa con 6 GB di memoria e 128 GB di storage espandibile tramite microSd a 2 TB.

Verrà invece lanciato certamente in Italia il G8s, particolare variante del G8 presentato anch’esso a Barcellona. Si tratta di un dispositivo con schermo Full Hd+ da 6,2 pollici, per la prima volta con pannello Oled, chip Snapdragon 855, 6 GB di Ram e fino a 128 GB di memoria interna. La fotocamera posteriore è tripla, mentre quella anteriore è doppia con tecnologia Z Camera time-of-flight (Tof): una particolare tecnologia che permette sia di controllare lo smartphone muovendo la mano davanti al display sia di abilitare il riconoscimento facciale in 3D.

 

Lg V50 Thinq 5G

 

Ma non solo. Il sensore Tof consente anche di sbloccare il telefono con le vene delle mani (Hand Id): è sufficiente posizionare il palmo di fronte alla telecamera frontale e il sistema legge la forma e altre caratteristiche peculiari delle vene, aumentando sensibilmente la sicurezza. Il G8s arriverà in Italia entro l’estate a un prezzo che dovrebbe assestarsi sugli 800 euro.

 

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