08/05/2018 di Redazione

Processi automatizzati ma con criterio nel Gruppo Credito Valtellinese

Con la tecnologia di Irion i dati del gruppo bancario di Sondrio vengono orchestrati e certificati combinano automazione dei processi di back office e gestione dei dati. Si mitigano, così, i potenziali rischi e problemi connessi alla Robotic Process Autom

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A centodieci anni dalla sua nascita, in quel di Sondrio, il Gruppo Credito Valtellinese compie un passo tecnologico che la aiuta a procedere in direzione di una sempre maggiore efficienza e auotimazione dei processi di back office. Un passo che riguarda la gestione dei dati e più precisamente l’ambito che in gergo informatico si definisce Enterprise Data Management (o Edm). Oggi diventata un gruppo bancario di medie dimensioni, presente in undici regioni italiane attraverso 412 filiali e più di 3.800 collaboratori, Creval ha potuto velocizzare e semplificare molti dai suoi processi abbinando l’Edm alla tecnologia di Robotic Process Automation (Rpa), e lo ha fatto scegliendo di affidarsi a Irion, software house italiana specializzata in soluzioni per il mondo bancario e finanziario. L’idea di fondo era, sì, quella di cogliere i benefici di efficienza e semplificazione figli dell’automazione, ma anche quella di limitare potenziali rischi.

 

Nell’utilizzo della sola Rpa possono nascondersi delle insidie. Un’applicazione di Rpa, infatti, è sostanzialmente un bot che agisce in modo automatico e che potrebbe non sapersi adattare a eventuali modifiche apportate nel tempo ad altri software. Oppure, in base al modo in cui un’applicazione interagisce con specifici dati, potrebbe rendersi necessario riconoscere casistiche particolari ed eccezioni che l’automazione di processo, da sola, non riuscirebbe a gestire. Spesso in un’azienda è necessario reperire informazioni, applicare regole, valutare condizioni, orchestrare una serie di task e, di nuovo, si tratta di operazioni che l’Rpa da sola non gestisce.

Il gruppo bancario ha quindi scelto di abbinare la Robotic Process Automation a tecnologie per la gestione dell’accesso ai dati, utili per mettere all’opera regole e limiti. Creval ha quindi adottato la piattaforma Edm di Irion, un vendor già conosciuto dal gruppo bancario per via di altre soluzioni già in uso. La sua tecnologia è anche stata scelta in virtù della versatilità e della facilità di integrazione con sistemi esterni a quelli di Enterprise Data Management. “Con l’applicazione pratica della Rpa”, racconta il chief operating officer di Creval, Umberto Colli, “ci siamo resi conto che questi tool vanno inseriti in un’architettura complessiva di process automation, con funzionalità di data management e workflow management realizzate con strumenti che le gestiscono nativamente. Scegliere Irion, che già conoscevamo e apprezzavamo, è stata una naturale conseguenza”.

È stato così possibile ottimizzare diversi processi di back office, riscontrando diversi vantaggi: per lo svolgimento di alcune attività ripetitive non è più necessario l’intervento umano (e dunque quei collaboratori possono ora dedicarsi ad altro) e nel complesso il servizio al cliente è diventato più rapido e preciso.

Tra le funzioni già automatizzate da Creval rientrano i processi di aggiornamento cedole e quelli di gestione delle carte emesse dalla banca. Questi ultimi riguardano gli interventi di blocco, sblocco, revoca di una carta di credito, di un bancomat, di una Viacard o di un Telepass: un totale di un centinaio di lavorazioni al giorno, l’80% dei quali può ora essere portato a compimento senza interventi umani. Quando il cliente si presenta allo sportello, l’operatore può limitarsi a inserire in un modulo l’insieme minimo di informazioni necessarie per la lavorazione, che viene presa in carico da un componente di Edm. Il software recupera i dati necessari, ne controlla la congruenza e attiva il bot, cioè l’applicazione Rpa, che esegue la richiesta simulando l’azione di un operatore di back office.

 

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