Prodotti e servizi Mdr, il mix d’offerta Eset per il mercato midsize
Eset apre a Milano un Soc con professionisti italiani per fornire servizi 24x7 di monitoraggio e remediation degli endpoint. Rivendibili dal canale dei partner.
Pubblicato il 14 dicembre 2022 da Loris Frezzato

Le soluzioni di sicurezza sono indispensabili, si sa. Ma la situazione attuale degli attacchi e la loro continua evoluzione verso forme sempre più subdole, intelligenti ed efficaci, stanno richiedendo un approccio alla sicurezza digitale delle aziende che abbia una marcia in più. Per questo motivo Eset ha deciso di affiancare all’eccellenza del proprio prodotto anche un monitoraggio continuo e costante, fatto da specialisti che proprio sulla forza di quelle tecnologie sappiano attivare tutta una serie di servizi.
Eset: un’offerta enterprise che ora si apre ai servizi
Una decisione, quella di Eset, che prosegue nella sua strategia di imporsi su un mercato enterprise dopo essere stata per tanto tempo, almeno in Italia, di riferimento prevalentemente per il mercato consumer. Una svolta B2B di cui all’estero non c’è mai stato bisogno, ma che nel nostro Paese è iniziata 2019, con l’apertura della filiale per seguire direttamente un mercato fino ad allora gestito attraverso un distributore in esclusiva.
La svolta (italiana) di Eset al B2B paga in risultati
“Tre anni di crescita che ci hanno portato oggi ad avere un team di 35 persone e a chiudere l’esercizio di quest’anno con 16 milioni di euro, con la previsione di portarci intorno ai 20 milioni nell’anno fiscale 2023”, ha dichiarato Fabio Buccigrossi, country manager di Eset per l’Italia. “Un risultato che è specchio dell’apprezzamento della tecnologia di Eset da parte del mercato B2B, grazie a un ampio portafoglio di soluzioni per la protezione dell’end point, tutte integrabili tra di loro per potere garantire una barriera agli attacchi il più efficace possibile. Ma oggi siamo arrivati a un livello di attacchi che è elevatissimo, per numero, frequenza e qualità. Tutto il mondo ormai si è spostato sul Web, e anche il cybercrime si è conseguentemente adeguato e vi si è specializzato, riuscendo a sferrare attacchi anche al di fuori degli orari e delle attività lavorative”.
I servizi potenziano le soluzioni Eset
Serve, quindi un monitoraggio che sia costantemente attivo e che vada in aiuto alla tecnologia del prodotto, che rimane comunque fondamentale. Un compito solitamente destinato ai partner di canale, i quali offrono servizi di monitoraggio, ma riescono a farlo sui livelli alti, non fino all’endpoint, a causa dell’alto costo delle risorse specializzate che dovrebbe coinvolgere.
Su queste riflessioni, Eset ha, quindi, pensato di aprire a Milano un security operations center (Soc) composto da ingegneri e laureati italiani, con alte specializzazioni, per garantire servizi di monitoraggio e di remediation di livello 1 e 2.
Eset: servizi di alto livello e in italiano
“Si tratta di un investimento importante”, riprende Buccigrossi, “caratterizzato proprio dall’elevata specializzazione e competenza delle risorse coinvolte, proprio a voler distinguere la qualità dei nostri servizi rispetto a quella offerta dai nostri competitor. Un team che integra i servizi di security a un portafoglio ben strutturato e adatto in particolare alle esigenze delle aziende midsize e che da un lato si interfaccia con i partner e i clienti per una reale complementarietà dell’offerta servizi, e dall’altro con un team di livello 3 che è presso l’headquarter di Bratislava”.
Fabio Buccigrossi, county manager di Eset Italia
I servizi Eset arricchiscono l’offerta (e i margini) del canale
Il target preferenziale dichiarato per questo tipo di servizi è quello delle aziende medio-grandi, intorno ai 500 dipendenti, mentre i clienti più piccoli vengono indirizzati verso i distributori che collaborano con gli Msp. Si tratta, in definitiva, di un servizio che Eset mette a disposizione anche a completamento dell’offerta di molti dei propri partner di canale - 2.000 in tutto quelli attivi in Italia - i quali non sono costretti ad appesantirsi dell’investimento di un Soc potendo rivendere la parte di servizi Eset inerenti all’endpoint.
“In questo modo i partner riusciranno a bilanciare i margini provenienti dal prodotto con quelli derivanti dalla rivendita del nostro servizio, potendo nel contempo liberare importanti risorse e costruire insieme a noi una risposta alle reali esigenze dei clienti”, conclude Buccigrossi.
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