18/09/2008 di Redazione

Qual è il miglior antivirus? 14 software a confronto

Con la diffusione di Internet e dei programmi peer-to-peer, l’antivirus è diventato un elemento indispensabile per la sicurezza dei propri dati. Gli antivirus disponibili, però, sono davvero molto numerosi. Qual è la scelta migliore?

Introduzione

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Con la diffusione di Internet e dei programmi peer-to-peer, l'antivirus è diventato un elemento indispensabile per difendere la sicurezza. Gli antivirus disponibili, però, sono davvero molto numerosi, e gli utenti meno esperti potrebbero trovarsi in difficoltà, tanto per scegliere il proprio programma che per utilizzarlo.

Abbiamo messo a confronto 14 diversi antivirus, includendo tanto i programmi a pagamento quanto quelli gratuiti. La lista comprende: Avast! Home, Antivir, Clamwin, AVG, Nod 32, Norman, Panda, F-secure, Trend Micro, Norton, Bit Defender, G-Data, Mc Afee, Kaspersky. Per valutarli abbiamo tenuto conto di parametri quali la facilità d'uso, l'impatto sul sistema operativo ed, ovviamente, l'efficacia del programma in diverse situazioni (virus su PC, su hard disk esterni o pen drive, negli allegati di posta elettronica, etc.).

Premesse

Vista la continua evoluzione dei programmi potenzialmente pericolosi che minacciano il nostro PC, la facilità di gestione di un antivirus è importante tanto quanto la lista di virus e spyware che è in grado di rilevare. Ecco perché abbiamo tenuto in considerazione anche la facilità d'uso. Un antivirus non può e non deve intralciare il lavoro dell'utente: difficoltà d'uso, rallentamenti costanti del PC e continui falsi allarmi sono tutti aspetti di cui abbiamo tenuto conto nel nostro giudizio finale.

Chi si avvicina per la prima volta ad un antivirus avrà bisogno di un po' di tempo per comprendere il funzionamento generale e le caratteristiche di questo tipo di programma, e sarà utile anche conoscere alcuni termini di base, comuni nel campo della sicurezza informatica. Per questo abbiamo inserito una sorta di "glossario essenziale", che include i termini più ricorrenti in questo campo.

Qual è l'antivirus più adatto alle mie esigenze?

Abbiamo misurato l'efficacia nella rilevazione dei virus offline, durante la navigazione internet e durante l'invio/ricezione di email. Per simulare realisticamente uno scenario comune, abbiamo usato le impostazioni predefinite. Nel caso di programmi a pagamento abbiamo anche valutato il rapporto qualità/prezzo, nonché del numero di anni di validità della licenza, e del numero di macchine su cui si può installare lo stesso antivirus con un'unica licenza. Una panoramica più completa e dettagliata sulla metodica di test è riassunta nell'ultima pagina.

Prima di iniziare, partiamo dal presupposto che non esiste l'antivirus perfetto sotto tutti i punti di vista, e non dimentichiamo che nella scelta di un programma piuttosto che di un altro bisogna tenere conto anche dell'uso che si fa abitualmente del PC.

Le parole chiave

I test sono stati condotti su due portatili, un Sony Vaio FZ e un Samsung R60 Plus, ripetendo le stesse prove su entrambi.

Ecco una serie di parole indispensabili per comprendere le basi della sicurezza informatica e i risultati dei nostri test.

  • Protezione permanente: protezione continua e costante del PC, indipendente dalle scansioni (manuali o automatiche) sul disco rigido;
  • Zippato: file compresso, solitamente con WinZip o WinRar, e con estensione.ZIP o.RAR;
  • Scansione: analisi per la verifica della presenza di minacce su un supporto fisso (es: hard disk interno) o rimovibile (es: hard disk esterno, pen drive);
  • Programma open source: programma le cui linee di codice sono aperte, cioè visibili a chiunque. Il programma open source non ha vincoli legati alla proprietà intellettuale, quindi chiunque sia in grado di farlo può apportare modifiche e miglioramenti al codice, e condividerli con altri utenti. L'esempio più famoso di programma open source è il sistema operativo Linux, ma anche molti dei programmi che girano in ambiente Linux sono open source, e non mancano applicazioni Windows.
  • Trojan (o cavallo di Troia): malware che consente l'accesso ad un PC tramite internet a partire da altri PC collegati in rete all'insaputa dell'utente. Un Trojan può anche consentire di avere accesso ai dati personali salvati sul PC controllato.

Avast! Home: gratuito e famoso

Gli antivirus gratuiti sono programmi molto più semplici rispetto ai loro corrispettivi a pagamento, che spesso integrano anche altri programmi utili per la sicurezza, come un firewall o un antispyware. Il famosissimo Avast! se la cava bene un po' in tutte le situazioni ma, nonostante alcune interessanti modifiche introdotte con l'ultima versione, non brilla più di tanto rispetto ad altri programmi.

La qualità sacrificata in favore della semplicità?

Avast! ha un'interfaccia piuttosto curiosa per un antivirus, in forma di lettore multimediale, che a prima vista può disorientare. Dopo aver individuato e memorizzato le funzioni principali, tuttavia, Avast! risulta pratico da usare.

La semplicità innanzitutto ! Ecco l'idea che ha guidato gli sviluppatori di Avast!, apprezzabile nelle intenzioni, ma che ha portato a qualche errore grossolano nella scelta delle impostazioni di fabbrica. Uno di questi è l'eliminazione automatica della lista di file esaminati durante la scansione del disco rigido. Le modifiche che l'utente può apportare sono molto limitate.

La scansione della memoria ad ogni avvio del programma, alla lunga, può infastidire l'utente che ha deciso di usare Avast! Questo antivirus elimina automaticamente gli allegati di posta elettronica ritenuti pericolosi, anche se l'utente sceglie di fare diversamente, ignorando la minaccia. Un problema importante, che speriamo sarà risolto con la prossima versione.

Protezione efficace

Avast! si comporta piuttosto bene. Le scansioni del disco rigido sono efficaci, migliori anche di alcuni programmi a pagamento. La protezione permanente si è dimostrata affidabile, e in grado di rilevare file infetti contenuti all'interno di file compressi. Avast!, però, non sempre riesce a rilevare i file infetti nel momento in cui vengono rinominati.

Il quantitativo di RAM richiesto dalla sola protezione permanente è piuttosto limitato (solo 6 MB), e durante le scansioni Avast! occupa la CPU piuttosto che la memoria RAM. Avast! è l'unico tra gli antivirus testati a non rallentare l'avvio di Windows, un vero prodigio ! Spesso, in ogni caso, richiede molta potenza di calcolo alla CPU per tempi molto brevi, provocando quindi dei rallentamenti improvvisi e inattesi del PC, per fortuna meno frequenti rispetto alle precedenti versioni.

Conclusioni

Avast! Home non è il miglior antivirus in assoluto, ma se utilizzate raramente il PC e siete poco esperti, questo programma può essere una valida alternativa ad altri antivirus più efficaci, ma anche più complessi da usare. Attenzione però a non installarlo su PC troppo datati, che potrebbero mal tollerare i rallentamenti provocati da Avast!

Antivir: il più efficace tra gli antivirus gratuiti

Relativamente poco conosciuto, Antivir è stata la rivelazione di questa comparativa. Sviluppato dalla tedesca Avira, Antivir è ancora disponibile solo in inglese, un problema secondario, ampiamente compensato dalle sue ottime qualità.

L'interfaccia grafica di Antivir, organizzata in finestre dedicate alle diverse funzioni, è un esempio di semplicità stupefacente e permette una navigazione immediata ed intuitiva fin da subito. A differenza di altri programmi, Antivir permette di individuare in un istante la funzione che si sta cercando, evitando la complessità di altri programmi più blasonati.

Affidabilità stupefacente

I nostri test hanno dimostrato chiaramente che Antivir è dotato di un ottimo motore di scansione, che offre un'eccellente protezione permanente. Tra gli antivirus gratuiti, è quello che rileva meglio i file infetti. Se rinominati, i file infetti vengono riconosciuti nuovamente, anche senza attivarne l'esecuzione. I file compressi non hanno mai rappresentato un ostacolo, e l'unico aspetto nel quale Antivir mostra il fianco sono gli allegati email. Senza questo problema, probabilmente saremmo stati di fronte all'antivirus perfetto!

Altra dimostrazione delle ottime qualità di Antivir l'abbiamo avuta durante la scansione dell'hard disk, alla ricerca di un file infetto. In effetti, quanto a capacità di rilevare virus durante le scansioni, Antivir è agli stessi livelli della maggior parte (circa la metà) dei programmi a pagamento che abbiamo provato, poco distante dai migliori.

Efficace ma non troppo pesante

Diversamente da altri antivirus gratuiti, Antivir non occupa molto la CPU. Tra tutti i programmi testati, è quello che richiede meno potenza (solo il 15% della CPU durante le scansioni) e la sua protezione permanente occupa poca memoria RAM.

Il quantitativo di RAM richiesto aumenta parecchio durante la scansione dei supporti di archiviazione (hard disk, pen drive, ecc…), fino a 55 MB, valore, in ogni caso, più che accettabile. Tra gli antivirus gratuiti testati, Antivir è quello che impiega meno tempo per completare una scansione del disco rigido.

L'elevata frequenza degli accessi al disco rigido e la maggiore lentezza all'avvio di Windows, sono i due problemi principali che abbiamo riscontrato durante i testi con Antivir. Il tempo richiesto per avviare Windows aumenta di 20 secondi, il rallentamento più evidente tra tutti quelli causati dai software gratuiti, ma molto inferiore a quello provocato dai programmi a pagamento.

Conclusioni

Efficace, poco avido di risorse di sistema e facile da usare, Antivir ci ha stupito in positivo, la migliore sorpresa al termine delle prove effettuate. A quando una versione in lingua italiana?

AVG: una via di mezzo

Programma gratuito sviluppato da Grisoft, AVG è un antivirus né troppo minimalista né troppo complicato, che si è costruito una solida reputazione nel corso degli ultimi anni.

Sobria e molto semplice, l'interfaccia consente di navigare piacevolmente tra i menù e tutte le funzioni principali sono facilmente accessibili.

Semplice ed intuitivo

Si può utilizzare AVG senza particolari accorgimenti, grazie alle efficaci impostazioni predefinite, ma impostando manualmente alcune voci si può aumentare il comfort d'utilizzo. Ad esempio, una voce che consigliamo di disattivare, o quanto meno modificare, è la scansione quotidiana dei dischi rigidi, lunga e che rallenta molto il PC. Meglio impostare una scansione automatica più lunga e che richiede meno potenza di calcolo, e che quindi rallenta meno il PC.

Prestazioni all'altezza

AVG offre una buona protezione generale del PC, in particolare per quel che riguarda la protezione permanente (Resident Shield). Come Avast!, rileva i virus contenuti nei file rinominati e fa il suo dovere anche con i file infetti contenuti in file zippati. Se la cava molto bene anche con i supporti rimovibili, come pen drive o memory-card. Cosa davvero lodevole, è l'unico antivirus gratuito tra quelli testati ad essere stato in grado di trovare i file infetti che avevamo inserito all'interno degli allegati email.

Per quel che riguarda la scansione del disco rigido, AVG ha dimostrato un'affidabilità non molto lontana da Avast!, a dimostrazione che il suo fiore all'occhiello non è l'efficacia delle scansioni.

Leggero per il sistema operativo

Un po' pesante a causa dei continui accessi al disco rigido (è il prezzo da pagare per una protezione permanente di alta qualità), AVG occupa poca RAM sia quando è in esecuzione in background, sia quando si esegue una scansione del disco rigido. Non impegna maggiormente il processore rispetto a quanto non faccia Avast!, ed ha un effetto minimo sul tempo di avvio del PC (solo 4 secondi in più sui portatili usati per il test).

Conclusioni

AVG, grazie alla sua protezione permanente di buona qualità, si è dimostrato complessivamente più prestante rispetto ad Avast!, ed ha un minore impatto rispetto ad Antivir sul tempo di avvio di Windows.

ClamWin: l'antivirus libero

Di fronte alla sempre maggiore diffusione di programmi e sistemi operativi open source (come Linux, tanto per fare un nome), abbiamo pensato fosse il caso di includere nelle nostre pagine anche un antivirus gratuito open source, e che gira in ambiente Windows.

A prima vista, si rimane immediatamente sorpresi dall' austerità dell'interfaccia, che tradisce la natura non commerciale del programma. Gli antivirus a pagamento, che hanno come obiettivo primario quello di attrarre il potenziale cliente, presentano un'interfaccia più curata e piacevole da vedere. ClamWin, in ogni caso, dispone di tutte le funzioni che deve avere un moderno antivirus, e le finestre molto spoglie e semplificate potrebbero anche piacere ad alcuni utenti.

Molto semplice

Le impostazioni predefinite del programma sono corrette. ClamWin non abbonda di funzioni avanzate, ma l'essenziale è presente, e la sicurezza garantita.

ClamWin, a differenza di tutti gli altri antivirus presi in esame, non dispone di una protezione permanente. Questo vuol dire che non è in grado di rilevare automaticamente i file infetti, ma la presenza di eventuali minacce va verificata manualmente mediante una scansione dell'hard disk. Ogni qual volta si collega una periferica di archiviazione esterna (come un hard disk esterno, una pen drive o una memory-card) bisogna quindi avviare manualmente la scansione alla ricerca di eventuali file infetti.

In ritardo rispetto agli altri

Le scansioni su disco fisso hanno dimostrato le mediocri prestazioni del motore di scansione virus: tra tutti gli antivirus testati, ClamWin è quello che rileva il minor numero di file infetti. Questo risultato va però giudicato tenendo presente la natura di ClamWind, che oggi è compatibile con Windows Vista, ma che inizialmente fu creato per Linux, sistema operativo molto meno esposto a virus e malware di ogni genere.

La protezione di ClamWin non è molto avida di risorse di sistema: gli accessi al disco rigido non rallentano il PC, l'occupazione della RAM è limitata (18 MB) e durante la scansione il quantitativo di RAM richiesta aumenta fino a 42 MB (meno di quanto richiedono Antivir e AVG).

Le scansioni dell'hard disk impegnano molto la CPU e portano via anche molto più tempo (2,5 volte in più del tempo richiesto mediamente dagli altri antivirus gratuiti).

Conclusioni

Il test su ClamWin ci dice che questo programma Open Source non è ancora pronto ad un utilizzo intensivo in ambiente Windows. Sviluppato per Linux, un sistema operativo quasi del tutto esente da virus e minacce alla sicurezza, ClamWin non è in grado di tenere testa alla grande varietà di malware che invece bersagliano ogni giorno i sistemi operativi Microsoft.

G-Data: il migliore

G-Data offre molto più di un semplice antivirus, infatti propone una suite completa che integra diversi programmi per la sicurezza, tra cui un firewall, un programma anti-spam/anti-phishing, un blocca pop-up e banner pubblicitari. Resteremo, in ogni caso, concentrati sulla funzione antivirus, ma ricordiamo che abbiamo provato anche le altre funzioni, restandone piuttosto soddisfatti.

L'ultima versione di G-Data integra un promettente doppio motore di scansione virus, di cui abbiamo constatato la reale efficacia, e l'impatto sul funzionamento del sistema operativo.

Un programma ben strutturato

La completezza e la semplicità dell'interfaccia sono esemplari ! La schermata principale mostra tutte le principali funzioni, le varie voci sono ben separate l'una dall'altra e i messaggi di avviso sono chiari e facilmente leggibili. Solo la procedura di registrazione è più complessa del dovuto: bisogna addentrarsi nelle opzioni di aggiornamento, e inserire il numero di licenza nella finestra dedicata.

Le impostazioni di default sono ottime ed è possibile modificarle manualmente nel caso in cui ci si debba proteggere da un particolare tipo di minaccia. A G-Data va riconosciuto il merito di aver saputo creare un programma che possono usare sia gli utenti più smaliziati ed attenti alle minacce informatiche, sia quelli meno esperti e potenzialmente più esposti ai rischi provenienti dalla rete.

Eccellenti prestazioni

G-Data ha dimostrato una straordinaria capacità di rilevare i file infetti. Il doppio motore di scansione funziona alla perfezione: qualunque sia il livello di compressione di un file infetto, la protezione permanente lo rileva immediatamente e, a dimostrazione ulteriore della sua efficacia, se si tenta di rinominare un file infetto, esso viene immediatamente segnalato.

Allo stesso modo, appena si collega al PC una periferica di archiviazione esterna, il motore di ricerca lo rileva quasi istantaneamente. I virus contenuti negli allegati email hanno pochissime possibilità di passare indenni ai controlli di G-Data.

Nessun problema neanche durante la scansione dell'hard disk, anche se c'è da dire che G-Data non è l'unico ad aver brillato in questa particolare funzione.

Pesante, ma prestante

Stranamente, il doppio motore di ricerca non è molto avido di risorse quando è in funzione la protezione permanente, che si è dimostrata la migliore tra quelle offerte dai 14 antivirus testati. Il numero di accessi al disco rigido è limitato e non si osservano rallentamenti del sistema. Inoltre, la protezione permanente occupa solo 2 MB di memoria, il valore più basso di questa comparativa.

Il doppio motore di scansione inizia a far sentire tutto il suo peso durante le scansioni del disco rigido, infatti la CPU risulta impegnata per circa il 50%. G-Data comunque non è l'unico a sfruttare molto la potenza di calcolo della CPU: tra i 10 antivirus testati, ben 5 impegnano la CPU tanto quanto G-Data, se non di più. La scansione dell'intero sistema ha richiesto 30 minuti, un tempo non troppo lungo se rapportato alla qualità della protezione offerta da G-Data. Il surplus di tempo richiesto per avviare Windows (30 secondi) è in linea con quanto accade con gli altri antivirus a pagamento.

Conclusioni

G-Data è destinato ad una clientela che richiede il massimo della protezione, sia che si tratti di utenti esperti o alle prime armi. Ha dimostrato di essere un antivirus di altissimo livello, con elevata capacità di riconoscere le infezioni, che non appesantisce eccessivamente il sistema. La casa tedesca è riuscita a creare un prodotto di ottima qualità, ma che, lo ricordiamo nuovamente, non è gratuito: 35,95 € per il solo G-Data Antivirus versione 2008 e 53,95 € per la suite G-Data InternetSecurity 2008.

Nod32: un antivirus poco affidabile

Sviluppata dalla slovacca Eset, l'ultima versione della suite Nod32 si è fatta attendere a lungo. I mesi di ritardo, in teoria, sono serviti a migliorare e perfezionare il programma.

L'interfaccia grafica di Nod32 è molto semplice. I programmatori non sono stati certo molto originali, ma la veste grafica che hanno scelto consente di utilizzare con estrema facilità tutte le funzioni. Sempre nell'ottica della massima facilità d'uso, le impostazioni di default sono buone, ma le regolazioni avanzate poco numerose.

Una protezione limitata

Il motore di Nod32 non è certo tra i più efficaci. Il programma riesce a trovare senza problemi i virus nascosti nei file zippati e anche quelli contenuti nei file rinominati, così come quelli su periferiche esterne, ma ha problemi imbarazzanti con la scansione di un disco rigido. Un problema ancora più rilevante se consideriamo che si tratta di un programma a pagamento. Solo ClamWin, programma gratuito ed open source, riesce a far peggio. Anche software gratuiti come Avast! o AVG superano Nod32, che, tra l'altro, non è riuscito neanche a segnalare i file infetti contenuti negli allegati email.

Nemmeno il firewall contenuto nella suite ci è sembrato meritevole di considerazione, come affidabile strumento di sicurezza.

Un antivirus che rallenta il sistema

Gli accessi al disco rigido non rallentano il PC e il quantitativo di RAM occupata è più che ragionevole (5 MB). Ma quando si passa alla scansione dell'hard disk, purtroppo, la situazione cambia.

Non siamo stati in grado di misurare il quantitativo di RAM occupata durante la scansione (il processo è invisibile in Vista), ma siamo riusciti a vedere chiaramente che la CPU è impegnata per il 75% (e non si tratta certo di una CPU superata, ma di un Intel Core2Duo T5250 1,5 GHz). La scansione ha anche richiesto parecchio tempo (tra i 10 antivirus a pagamento testati, Nod32 è il settimo, quanto a rapidità) e l'impatto che l'antivirus ha sul tempo di avvio non è certo trascurabile (ben 40 secondi in più per avviare Windows).

Conclusioni

Nod32 si limita davvero al minimo anche in termini di protezione dalle minacce e appesantisce in modo non indifferente il sistema operativo. Il tentativo dei programmatori di creare un antivirus semplice è più che lodevole, ma le sue prestazioni limitate non giustificano né il rallentamento all'avvio di Windows né i 54 euro richiesti per l'acquisto online del prodotto.

Norman: l'antivirus rustico

Poco conosciuta ai più, la suite Norman non è certo il primo nome che viene in mente quando parla di virus e sicurezza informatica. Vediamo cosa ci si può aspettare da questo outsider.

Poco piacevole da usare

Prima osservazione da fare: la veste grafica di Norman è talmente superata che si ha quasi l'impressione di utilizzare un programma vecchio di 10 anni. Può sembrare un dettaglio insignificante, secondario, ma il programma risulta poco piacevole da usare. Pur non essendo complicato e pur avendo delle buone regolazioni di default, Norman non è certo il top quanto a comfort di navigazione, a causa di un'interfaccia grafica a dir poco disastrosa.

Prestazioni poco brillanti

La protezione permanente di Norman, nel complesso, è soddisfacente: i virus contenuti nei file zippati sono rilevati e l'antivirus fa il suo dovere anche quando si rinomina un file infetto o si collega al PC una periferica di archiviazione infetta.

Al contrario, Norman ha avuto qualche problema con i file infetti nascosti negli allegati email. Per essere un antivirus a pagamento, inoltre, il suo motore di ricerca virus non è certo tra i più brillanti. Le scansioni sugli hard disk hanno dimostrato che la sua capacità di trovare virus è leggermente inferiore a quella di Avast! o di AVG (entrambi gratuiti). Non eccezionale quanto a capacità di rilevare virus, l'unica possibilità di riscatto per Norman è che occupi poche risorse di sistema.

Risorse di sistema troppo impegnate

Norman è uno dei pochissimi antivirus a pagamento che accede di continuo al disco rigido, e con una frequenza tale da rallentare seriamente l'intero sistema. Lo stesso vale per l'uso della RAM, poco impegnata quando è in funzione solo la protezione permanente, ma occupata per ben 110 MB durante le scansioni degli hard disk.

La CPU, da parte sua, non è troppo impegnata, mentre la durata della scansione è ragionevole e l'impatto sul tempo di avvio di Windows non è dei peggiori; questi buoni aspetti, però, non bastano a equilibrare la pochezza del motore di scansione di Norman.

Conclusioni

Come avrete già capito Norman non ci è piaciuto per niente. Pur essendo abbastanza economico (costa 34,30 euro) e pur avendo alcuni aspetti interessanti (tempo di avvio di Windows e durata delle scansioni ragionevoli), il grado di protezione che offre è davvero troppo basso, per permettergli di competere alla pari con i migliori antivirus.

Panda Internet Security: affidabile e leggero

A prima vista, Panda sembra un programma organizzato in modo logico e chiaro. La struttura delle finestre non è delle migliori, soprattutto per via di abbinamenti di colore poco azzeccati, che rendono alcuni messaggi poco leggibili, ma per il resto l'interfaccia grafica è chiara e completa. Le impostazioni di default sono state ben scelte. Nessun errore da segnalare da questo punto di vista.

Un programma ben strutturato

Il livello di protezione offerto da Panda conferma la buona impressione avuta appena installato, che ha fatto subito pensare ad un programma davvero affidabile. La protezione permanente funziona bene: è in grado di trovare virus nei file zippati, così come nelle periferiche di archiviazione esterne e negli allegati email.

Questo antivirus è perfettamente in grado di rilevare le infezioni durante le scansioni del disco rigido ed il firewall integrato nella suite è molto reattivo. Tra gli antivirus a pagamento che abbiamo preso in esame, Panda è uno dei migliori in termini di protezione, secondo solo a G-Data.

Leggero per il sistema operativo

Pur essendo prestante ed affidabile, Panda non appesantisce troppo il sistema operativo. Gli accessi al disco rigido non sono troppo frequenti e la protezione permanente occupa solo 7 MB di RAM, che salgono fino a 50 MB durante le scansioni. Panda è stato anche il più veloce in assoluto nel completare la scansione dell'hard disk (solo 20 minuti), con un impiego medio della CPU del 20%.

Il tempo necessario per avviare Windows è aumentato sensibilmente (45 secondi in più richiesti), un tempo comunque appena superiore alla media degli altri antivirus testati. In ogni caso, il carico di lavoro aggiuntivo che deve svolgere il sistema operativo è straordinariamente basso se paragonato all'elevato livello di sicurezza offerto da Panda.

Conclusioni

Solo leggermente meno affidabile rispetto a G-Data, che resta il nostro preferito quando si parla di programmi di protezione, Panda ha il vantaggio di appesantire meno computer. Con Panda Internet Security 2008 non è necessario disporre di una macchina ultrapotente per garantirsi un livello di protezione elevato e non correre il rischio di vedere continuamente rallentare il proprio PC.

Trend Micro Internet Security 2008: protezione insufficiente

Anch'essa poco conosciuta al grande pubblico, Trend Micro è un'azienda presente sul mercato da oltre 10 anni. Tra i vari prodotti destinati ai privati, abbiamo testato Trend Micro Internet Security 2008, ricavandone impressioni poco piacevoli.

Ottima interfaccia

Si rimane colpiti dall'interfaccia grafica, ben curata, piacevole da vedere, caratterizzata da finestre molto leggibili che contengono tutte le funzioni in modo chiaro. A differenza di tanti altri programmi, non si perde tempo a ricercare la voce o la funzione desiderata, nascosta in fondo ad un menù dal nome alquanto esotico: in Trend Micro Internet Security, tutte le opzioni sono comprensibili e ben differenziate le une dalle altre.

Ben strutturato nella sua veste grafica, Trend Micro Internet Security non ha neanche problemi a livello di regolazioni di default.

Poco affidabile

Le qualità dell'interfaccia, purtroppo, fanno coppia con un motore di scansione virus inaffidabile. I file zippati infettati da virus passano praticamente indenni e, se si tenta di rinominare un file infetto, Trend Micro Internet Security non lo rileva. Stessa cosa se si collega al PC una periferica di archiviazione infettata.

Il motore di ricerca dimostra la sua pochezza anche durante le scansioni del disco rigido: la percentuale di virus rilevati è inferiore anche a quella degli antivirus gratuiti (come AVG, Avast! e Antivir) ed è penultimo tra quelli a pagamento. L'unico che ha fatto peggio è stato Nod32. Unico punto positivo, la rilevazione dei file infetti negli allegati email.

Leggero per il sistema

Pur non offrendo un elevato livello di protezione, Trend Micro Internet Security, a differenza di Nod32, non assorbe troppe risorse di sistema. Gli accessi al disco rigido sono stati programmati con una cadenza tale da non rallentare troppo il PC e la protezione permanente occupa solo 2 MB di RAM. Poiché i test sono stati condotti con Windows Vista, non è stato possibile verificare fino a che punto aumenta il quantitativo di RAM occupata durante una scansione dell'hard-disk. Possiamo però affermare che Trend Micro Internet Security richiede il 20% di potenza della CPU.

Anche il tempo richiesto per completare un'intera scansione è limitato (25 minuti). Questo dimostra che Trend Micro Internet Security 2008, pur essendo poco affidabile, quanto meno non ha un effetto negativo sulla velocità del PC su cui è installato. Il surplus di tempo richiesto all'avvio è di 40 secondi, ma se non siete soliti spegnere e riaccendere continuamente il vostro computer (cosa che avviene più di frequente con i portatili), questi 40 secondi in più non dovrebbero darvi troppe noie.

Conclusioni

Economico (costa appena 32 euro) e poco prestante, Trend Micro Internet Security 2008 non è certo il migliore antivirus attualmente disponibile, e non possiamo essere clementi nel nostro giudizio, pur tenendo presente che carica poco il processore. Peccato, perché l'interfaccia grafica è in assoluto la migliore vista sui 14 antivirus testati.

Norton: indietro rispetto alla concorrenza

Quando si parla antivirus, probabilmente "Norton" è il primo nome che viene in mente. Molto famoso, e ancora utilizzato su tanti PC, la sua buona reputazione è praticamente crollata negli ultimi anni. Vedremo se i programmatori Symantec sono stati capaci di riportare Norton all'antico splendore.

Interfaccia grafica e facilità d'uso: alti e bassi

L'interfaccia grafica, nel complesso, non ci ha entusiasmato. Icone, messaggi di avviso, abbinamenti di colore e così via, sono stati scelti con intelligenza, ma le varie opzioni disponibili non sono state ben differenziate. Nonostante un evidente sforzo grafico, la navigazione tra le finestre non ci è sembrata uno dei punti di forza di Norton.

Le regolazioni di default sono state scelte con cura, così da poter usare Norton senza dover impostare manualmente tutte le opzioni. Sulle precedenti versioni di Norton, invece, l'utente era spesso infastidito da continui messaggi che comparivano a schermo. Sulla versione 2008, invece, il numero di finestre che si aprono all'improvviso interrompendo il lavoro dell'utente è decisamente più limitato.

Affidabile a tratti

Gli sforzi compiuti da Symantec non sono stati limitati solo al miglioramento dell'interfaccia grafica, o a ridurre la frequenza dei messaggi di avviso. La protezione permanente di Norton è affidabile tanto quanto quella di G-Data quando si tenta di rinominare un file infetto. Inoltre, Norton trova senza problema i virus mascherati sotto forma di file zippati.

Questo non significa però che siamo di fronte all'antivirus perfetto. Norton si è mostrato incapace di rilevare i virus contenuti in periferiche esterne infettate o negli allegati email. Non se la cava bene nemmeno con la scansione dei dischi rigidi, in cui Norton dimostra una affidabilità del tutto paragonabile a quella di famosi antivirus gratuiti come Avast! o AVG.

La protezione anti-phishing integrata nella suite ci ha invece stupito in senso positivo: più rapida ed efficace rispetto a quella integrata in Internet Explorer 7, consente di navigare sul web in modo sicuro.

Netto rallentamento del sistema

Norton non richiede molta memoria RAM (11 MB per la protezione permanente, che salgono a 20 MB durante la scansione) e la scansione degli hard disk è molto breve (solo 20 minuti nel nostro caso). I frequenti accessi al disco rigido, però, rallentano molto il PC, e la scansione del sistema richiede circa il 40% della potenza di calcolo del processore. Il tempo di avvio di Windows aumenta di 35 secondi, un valore in linea con quello di altri antivirus a pagamento, ma l'impatto generale di Norton sulla velocità del PC è evidente.

Conclusioni

Sono stati fatti degli sforzi da parte di Symantec, ma il livello di protezione offerto resta comunque basso. Non ci resta che sperare che sulle prossime versioni di Norton continui il buon lavoro svolto finora dai programmatori.

BitDefender Total Security: comfort massimo

BitDefender non ha bisogno di pubblicità. Questo antivirus, proveniente dalla Romania, è riuscito a farsi spazio accanto ai programmi di sicurezza più noti e utilizzati dal grande pubblico. Vediamo se la versione 2008 conferma la buona reputazione che si è costruita finora.

In BitDefender Total Security 2008, è stato fatto un gran lavoro per migliorare la facilità d'uso. L'interfaccia è chiara ed intuitiva, e le finestre, che ospitano icone semplici e ben leggibili, rendono sempre piacevole la navigazione all'interno delle varie opzioni. Ogni funzione può essere identificata in maniera univoca dall'utente, che può passare dall'una all'altra senza il minimo sforzo.

Le impostazioni di default sono buone. Nessun errore da parte dei programmatori in questo senso. L'interfaccia grafica dà quasi la piacevole sensazione di essere "coccolati", sensazione piuttosto rara per un antivirus. BitDefender integra una funzione che permette di monitorare in continuo gli accessi web e ai file, segnalando così le potenziali minacce provenienti da internet.

Abbastanza affidabile

Pur non essendo il più prestante, il motore di scansione di BitDefender si comporta relativamente bene. I virus rinominati e quelli contenuti nei file nascosti o zippati non sempre sono rilevati e il comportamento con le periferiche esterne infette, pur non essendo eccezionale, è nella norma. La protezione permanente invece trova con difficoltà i virus contenuti negli allegati di posta.

Pur non essendo tra i più efficaci durante la scansione dei dischi rigidi, BitDefender si comporta piuttosto bene. Non è un caso se l'abbiamo posto in quinta posizione tra i 10 antivirus a pagamento.

Sempre allo scopo di agevolare al massimo l'utente durante l'uso quotidiano del programma e del PC, i programmatori hanno inserito un firewall molto efficace, che durante la navigazione internet ci ha permesso di navigare in tutta sicurezza senza essere minacciati da tentativi di accesso esterno al nostro PC.

Poco pesante per il sistema operativo

Gli accessi al disco rigido sono stati cadenzati ad una frequenza che non infastidisca troppo l'utente. Il quantitativo di RAM occupato dalla protezione permanente è bassissimo (solo 2 MB), il tempo d'avvio di Windows è aumentato di soli 25 secondi e la scansione del disco rigido ha portato via non più di 30 minuti.

Poiché il processo relativo è invisibile sotto Windows Vista, non siamo stati in grado di misurare quanta RAM venga occupata durante la scansione. La CPU è impegnata per il 45%, una frazione tutt'altro che trascurabile della potenza totale del processore, ma simile a quella richiesta dagli antivirus più affidabili e performanti.

Conclusioni

Se cercate un antivirus abbastanza affidabile, facile da usare, e con una gradevole veste grafica, potete valutare seriamente l'acquisto di BitDefender. Il prezzo richiesto è di 59,95 dollari, che attualmente corrispondono a circa 40 euro.

McAfee: il coltellino svizzero

L'interfaccia grafica di McAfee è piuttosto chiara e, eccezion fatta per la finestra da cui si avvia la scansione del disco rigido (a nostro avviso, sovraccaricata), permette di passare facilmente da una funzione all'altra.

Segnaliamo però alcune traduzioni approssimative dalla lingua inglese e l'impossibilità di disattivare direttamente la protezione permanente, operazione che invece va fatta deselezionando le varie voci scheda per scheda.

Il pieno d'opzioni

Le funzioni base sono tutte presenti e, nonostante l'impossibilità di eseguire uno scan su una directory specifica, McAfee integra una serie di utility molto interessanti: Trace Route identifica un tentativo di connessione bloccato dal firewall, e permette di distinguere, per esempio, tra un tentativo di intrusione nel PC e un aggiornamento automatico; Shredder cancella definitivamente un file, rendendone impossibile il recupero in un secondo momento. Infine, una finestra permette di monitorare costantemente gli accessi dalla rete e capire quali sono i tentativi di connessione indesiderati al vostro PC (ad esempio, un trojan).

Questi piccoli programmi, pur essendo utili ed efficaci, probabilmente verranno usati sporadicamente dalla maggior parte degli utenti.

Una protezione abbastanza efficace

La protezione permanente non ci ha convinto del tutto: riesce ad individuare un eventuale virus nascosto in un file zippato prima ancora che questo venga aperto, ma si fa molto meno affidabile quando vengono rinominati dei file infetti, quando si collega una periferica di archiviazione esterna o quando si scaricano gli allegati di posta elettronica.

Il motore di scansione di McAfee è stato molto più affidabile durante le scansioni del disco rigido, alla ricerca di file pericolosi: in questo caso, McAfee è molto prestante e si colloca dietro solo a G-Data e Kaspersky, che restano i migliori quando si parla di scan dell'intero sistema.

Pesante per il sistema operativo

La protezione permanente, che come abbiamo visto presenta alcune falle, non è molto avida di risorse di sistema: gli accessi al disco rigido non sono molto frequenti e il quantitativo di RAM richiesto è di 19 MB.

L'alta affidabilità del motore di ricerca durante le scansioni del disco rigido, si paga cara in termini di tempo e di CPU: una scansione viene completata in ben 60 minuti e richiede il 50% della potenza di calcolo del processore. Anche il tempo di avvio di Windows ne soffre: 60 secondi in più richiesti per avviare il sistema operativo Microsoft.

Conclusioni

McAfee è abbastanza affidabile durante le scansioni e integra alcune utility molto interessanti. L'elevato impatto che ha sul sistema operativo installato e l'inefficacia della sua protezione permanente, non lo fanno però figurare tra i migliori antivirus.

Kaspersky: la superstar passata al setaccio

Da alcuni anni a questa parte, Kaspersky è considerato uno dei migliori, se non il migliore, antivirus. Vediamo se la fama è meritata.

Un'interfaccia perfettibile

Sobria e relativamente chiara, l'interfaccia di Kaspersky permette di navigare abbastanza facilmente, ma utilizza una combinazione di colori che rende alcune parti delle finestre poco leggibili. Le impostazioni di default sono state ben scelte e l'utente ha la possibilità di modificare manualmente una moltitudine di parametri. Questa grande abbondanza di opzioni sicuramente sarà gradita dagli utenti più esperti, che potranno calibrare al meglio il livello di protezione, ma potrebbe anche disorientare l'utente medio, completamente smarrito di fronte a una tale mole di opzioni.

Non tutte queste opzioni sono oscure e alcune di esse possono essere utilizzate un po' da tutti: per esempio quella che permette d'impostare una password per la disattivazione del programma, prevenendo così il rischio che sia un virus a farlo, per facilitare l'ingresso ad altri malware.

Prestazioni interessanti

La protezione permanente è efficace: virus nascosti in file zippati, o negli allegati email, hanno bassissime probabilità di passare indenni ai controlli di Kaspersky. Qualche problema invece in altre situazioni: il programma non sempre riconosce i virus quando vengono rinominati e i file infetti contenuti in una periferica esterna non vengono riconosciuti appena si collega la periferica al PC, ma solo quando si tenta di aprire il file.

Un semplice scan degli hard disk è sufficiente a mettere in luce l'alta qualità del motore di scansione: l'affidabilità è paragonabile a quella di G-Data o di Panda. Analogamente a questi due antivirus, non viene rilevato il 100% dei virus, ma difficilmente un software maligno passa inosservato.

L'alto livello di protezione rallenta il sistema

La protezione permanente non è molto avida in termini di RAM (9 MB), ma effettua continui accessi al disco rigido, troppo frequenti. Una scansione dell'hard disk impegna molto la CPU, mediamente per il 50%, anche se dobbiamo dire che non ci sembra un valore sorprendente, in relazioni al livello di sicurezza offerto. Quello che sorprende è invece la durata: il tempo richiesto per completare una scansione con Kaspersky è doppio rispetto a quello impiegato da G-Data, ed il livello di protezione offerto dai due antivirus è del tutto paragonabile.

Segnaliamo con piacere che il tempo d'avvio di Windows aumenta di soli 20 secondi. Tra gli antivirus più efficaci, Kaspersky è quello che ritarda meno l'avvio del sistema operativo.

Conclusioni

Questo antivirus è quello che offre il più ampio ventaglio di opzioni. Tutto fuorché economico (costa 59,95 euro), Kaspersky offre delle buone prestazioni, ma ha perso un po' del suo smalto. È diventato più pesante per il sistema operativo e un po' meno affidabile (pur restando uno dei migliori) rispetto a Panda o G-Data. La superstar della sicurezza informatica è diventata un outsider piuttosto che un leader.

F-Secure: per chi vuole spendere poco

F-Secure, a quanto sembra, usa lo stesso motore di scansione virus di Kaspersky. Vista la differenza di prezzo che separa i due prodotti (con F-Secure bastano 39,95 euro per acquistare la licenza di 1 anno per 3 PC), vale la pena vedere cosa sa offrire questo prodotto rispetto al molto più blasonato Kaspersky.

Un'interfaccia gradevole

Chiara e sobria, l'interfaccia grafica di F-Secure è molto riuscita. Le finestre che contengono i messaggi potevano essere meglio curate, ma le varie funzioni sono tutte facilmente identificabili e la finestra principale non disorienta l'utente. Le impostazioni di default sono state scelte piuttosto bene.

Una protezione permanente poco affidabile

La protezione permanente è abbastanza soddisfacente, ma soffre di alcuni difetti non trascurabili. Sia i file infetti che si tenta di rinominare, sia quelli contenuti in file zippati, vengono facilmente identificati. Tuttavia, a differenza di Kaspersky, i virus contenuti negli allegati email riescono a passare troppo di frequente tra le maglie di F-Secure.

Visto che utilizza lo stesso motore di Kaspersky, ci aspettavamo anche per F-Secure un alto grado di affidabilità quando si esegue una scansione completa del disco rigido: in effetti una scansione dell'intero sistema con F-Secure è affidabile quanto quella dei migliori antivirus.

Appesantisce il sistema, ma moderatamente

Gli accessi al disco rigido sono troppo frequenti e rallentano il sistema operativo. Per fortuna, sia la protezione permanente sia la scansione dell'intero sistema impegnano poche risorse hardware: la protezione permanente occupa 8 MB di memoria, che salgono a 22 MB durante una scansione. La CPU è impegnata per il 25% durante la scansione, la cui durata non è eccessiva (40 minuti). Se si giudicano tutti questi numeri alla luce del livello di protezione offerto, non possiamo che complimentarci con i programmatori. Infine, Windows ha bisogno di soli 15 secondi in più all'avvio. Un record!

Conclusioni

Con meno di 40 euro, è possibile proteggere efficacemente 3 PC per 1 anno mediante questo interessante antivirus. I nostri test hanno dimostrato che la qualità complessiva della protezione permanente è inferiore a quella di Kaspersky, una falla che neanche il suo limitato impatto sul tempo d'avvio del sistema operativo riesce a farci dimenticare.

Conclusioni

In primo luogo rileviamo che gli antivirus a pagamento sono quasi sempre superiori rispetto a quelli gratuiti, ma anche più avidi di risorse di sistema. Attenzione però, perché anche dietro un costoso antivirus a pagamento si possono celare delle brutte sorprese, non ultime prestazioni anche inferiori rispetto ai prodotti gratuiti.

Limitando la scelta ai soli antivirus a pagamento, possiamo dire che G-Data si distingue dagli altri, per l'altissima affidabilità del suo doppio motore di scansione virus e perché ben strutturato: la sua interfaccia grafica, pur senza essere un esempio di chiarezza, permette una facile gestione del programma tanto ai principianti quanto ai più esperti. Non si tratta di un prodotto economico (54 euro per proteggere 1 PC, che salgono a 72 euro se si vuole installare G-Data Internet Security su 3 PC), ma chi vuole essere protetto al meglio da virus, spyware e qualsiasi genere di minacce provenienti dalla rete, e non solo, deve essere disposto a pagare qualcosa in più per un prodotto migliore.

G-Data però non è l'unica soluzione per proteggere efficacemente il proprio PC. Tra le possibili alternative citiamo Panda, che si è dimostrato inferiore rispetto a G-Data, ma di poco (speriamo che i programmatori curino meglio l'interfaccia grafica), ad un prezzo comparabile, se non inferiore (80 euro proteggere 3 PC per 1 anno con Panda Internet Security 2008, che scendono a 50 euro se si sceglie Panda Antivirus + Firewall 2008), ed è meno pesante per il sistema operativo. Nota positiva anche per Kaspersky, le cui opzioni avanzate sono sempre ottime, e per BitDefender, per il livello di comfort che offre all'utente, grazie alla gradevole interfaccia grafica e all'efficiente firewall.

Tra i programmi gratuiti, Antivir è senza ombra di dubbio il migliore, disponibile solo in inglese, offre un livello di protezione davvero notevole. Altra nota speciale per AVG, che protegge meglio rispetto ad Avast! dai virus in arrivo con gli allegati di posta elettronica.

bilan antivirus 2008 

Metodica di test

La metodica che abbiamo messo a punto non utilizza un database di virus fornito da una software house che produce uno specifico antivirus, ma comprende un insieme di malware (messo a punto dalla redazione) che cerca di tenere conto del più ampio ventaglio possibile di minacce informatiche attualmente esistenti. Per ragioni evidenti, non possiamo svelare tutti i dettagli dell'intera procedura di test, che deve restare di proprietà della redazione di Tom's Guide. In questa sede ci limiteremo a dare un breve cenno riguardo alla metodica utilizzata.

L'importanza della facilità d'uso

Un antivirus deve poter essere utilizzato dalla più vasta fetta di pubblico possibile, senza difficoltà. Per questo motivo abbiamo tenuto conto anche della facilità d'uso del programma. Il comportamento di ciascun antivirus è stato testato nelle situazioni più comuni, ovvero durante la navigazione internet, durante l'uso di un programma peer-to-peer, durante l'invio/ricezione di email. Abbiamo anche valutato la capacità dell'antivirus di proteggere le applicazioni installate sul PC e l'impatto che l'antivirus ha sulle prestazioni complessive del sistema.

Il test avviene nelle seguenti fasi: installazione delle utility di test, verifica iniziale del sistema, creazione di un'immagine del sistema, test sull'antivirus, ripristino del sistema mediante l'immagine precedentemente creata e disinstallazione.

Ecco la lista delle operazioni effettuate e dei programmi installati prima della creazione dell'immagine del sistema:

  • Verifica generale del sistema operativo
  • Installazione degli aggiornamenti di Windows
  • Installazione di filemon
  • Installazione di utorrent
  • Installazione di PC Security Test 2007
  • Configurazione di Outlook e del TCP/IP

Questa invece è la lista dei test e delle misure effettuate:

  • Frequenza degli accessi al disco rigido mediante filemon
  • Impatto dell'antivirus (mantenuto sulle impostazioni di default) sul sistema operativo: abbiamo misurato il tempo necessario creare e comprimere un file torrent, la quantità di memoria RAM occupata ed il tempo impiegato per avviare il sistema operativo
  • Verifica dell'eventuale intervento dell'antivirus durante la deframmentazione di un disco
  • Test di velocità: tempo necessario per completare una scansione del disco
  • Test di efficacia della protezione/rilevazione virus (basato su Eicar)
  • Uso di PC Security Test 2007
  • Capacità di rilevare un virus non appena si collega al PC una periferica esterna infetta
  • Protezione a livello della casella di posta elettronica mediante l'invio di un allegato infetto (sono stati usati Outlook e servizi webmail, come Hotmail e Gmail)
  • Prove su un PC già infetto

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