03/08/2016 di Redazione

Realtà aumentata: HoloLens in vendita, lusso da tremila dollari

Via alle vendite dei visori di Microsoft in Nord America senza l’obbligo dell’invito: è sufficiente possedere un account Microsoft. L’edizione Development include alcune funzionalità di sicurezza e gestione rivolte alle aziende.

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Per mettere le mani, o meglio gli occhi, su un paio di HoloLens basta possedere un account Microsoft e tremila dollari da spendere. L’azienda di Redmond ha dato il via alla vendita della “Development Edition” dei suoi visori di realtà aumentata, o meglio di “mixed reality”, al momento nei soli Stati Uniti e Canada. Più precisamente, la possibilità di acquisto della Development Edition non debutta ora, ma in precedenza era necessario ricevere un invito personale per qualificarsi come sviluppatore o cliente business, e dunque ordinare il proprio kit.

Ora, invece, l’azienda ha semplificato la procedura: è sufficiente possedere o creare ex novo un profilo Microsoft Account (Msa). Benché formalmente definiti come “edizione per sviluppatori”, gli Holoens quelli messi in vendita di fatto possono raggiungere l’utente finale, magari semplice curioso o appassionato di gaming, certamente dotato di una discreta disponibilità nel portafoglio. Hanno però caratteristiche aggiuntive rispetto al prodotto che finirà, forse, in distribuzione: come spiegato da Microsoft, sono incluse funzionalità di sicurezza (come la crittografia BitLocker), gestione delle identità (anche con Active Directory), di gestione del dispositivo. È anche possibile utilizzare i visori per connettersi a reti WiFi o a reti Vpn aziendali.

Il prezzo alto è anche giustificato da una serie di caratteristiche che fanno degli HoloLens qualcosa di più di un accessorio ludico e qualcosa di diverso da altri headset già in circolazione, come i Google Glass (che si stanno ritagliando uno spazio con applicazioni verticali, in ambiti come la logistica e il retail) o come i Gear Vr di Samsung, da collegare necessariamente a un dispositivo Galaxy. Microsoft definisce questa sua creazione non come visore ma come “computer olografico” con a bordo Windows 10, con 2 GB di Ram e 64 GB di memoria Flash.

Grazie al processore olografico (Hpu, Holographic Processing Unit) che lavora insieme alla Cpu e alla Gpu, vengono analizzati in tempo reale i dati trasmessi dai sensori e dalla fotocamera: il sistema è dunque in grado di comprendere i gesti e di seguire la direzione dello sguardo, oltre che di mappare lo spazio circostante. Non servono cavi, né sensori esterni, né altri computer, e l’interfaccia è quella ormai familiare di Windows 10. Per quanto perfettamente “indipendenti” da altri dispositivi, gli HoloLens possono collegarsi e interagire con altri terminali Windows.

 

Il “kit di sviluppo” degli HoloLens comprende i visori, un cavo Usb, il caricatore, un panno in microfibra per la pulizia, la custodia e un piccolo telecomando con cui (a seconda dell’applicazione sviluppata) è possibile selezionare oggetti, eseguire uno scrolling o un doppio click. Nella spesa da tremila dollari è incluso il diritto di accesso tramite Windows Store a centinaia di applicazioni della Universal Windows Platform, app che spaziano dai classici del mondo Microsoft (Office, OneDrive) all’intrattenimento musicale e televisivo, fino al gaming.

 

 

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