22/04/2021 di Redazione

Red Hat protagonista della digital transformation delle aziende Midsize

Il focus di Red Hat sulle medie aziende si concretizza attivando i partner sulla digital transformation in un settore a cui serve flessibilità e rapidità d’esecuzione. Il caso di Dab Pumps, seguito da Addvalue e da Kiratech

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La missione di essere di aiuto al mondo delle aziende midsize annunciata qualche tempo fa, è ormai una concretezza per Red Hat, che sempre più si avvicina con le proprie tecnologie e con il supporto dei propri partner di canale, alle esigenze espresse dalle aziende di medie dimensioni. Un contributo di Red Hat alla digital transformation dei propri clienti che sfrutta proprio l’apertura che caratterizza l’approccio tecnologico e la strategia di mercato del vendor, volte al coinvolgimento attivo della community di sviluppatori e di partner del canale, votati a proporsi con flessibilità nei confronti delle aziende e a dissipare i timori di lock-in tecnologici che per tempo hanno impedito a questo soggetti di compiere quel salto culturale che li avrebbe portati a intraprendere un percorso di innovazione.

Red Hat e la digital transformation a portata delle medie aziende

Una missione che ha come claim principale l’essere “Customer Centered”, tagliati, quindi, secondo le esigenze del cliente, della sua tipologia di business e di mercato. E il target che può ora trarne pieno beneficio è quello che Red Hat identifica come Emerging Market, che nella piramide ideale con cui viene suddiviso genericamente il mercato rappresenta la fascia che sta tra l’Enterprise, al top, e lo Small Medium alla base. 

Si tratta di portare a questa fascia di aziende le potenzialità all’innovazione che arrivano dal contributo di tantissimi soggetti che fanno parte della nostra community di sviluppatori, i cui progetti vengono poi selezionati, stabilizzati e messi in sicurezza in modo tale da essere utilizzati concretamente nel mondo business - afferma Fabio Grassini, sales manager dell’emerging market di Red Hat per l’Italia -. Un modello i cui effetti stanno palesemente decretando il nostro successo nel mondo opensource”.

L’Emerging Market gode gli effetti di Red Hat per la propria digital transformation

Si tratta, in effetti, di un modello di business che si basa sulle sottoscrizioni, e che consente di avvalersi del supporto Red Hat, dei vari tool e informazioni presenti sul proprio portale dedicato alla community dei partner, e delle certificazioni rese disponibili dal vendor, affinchè i propri prodotti possano lavorare su tutte le principali piattaforme. Il tutto con una chiara impostazione open.

Nessun lock-in, quindi – garantisce Grassini -, ma tutta la nostra attività volge a contribuire e a facilitare la trasformazione digitale dei clienti, la quale ora sta procedendo a ritmi sostenuti anche su realtà di dimensioni al di sotto dell’enterprise. Una fascia di utenza i cui soggetti hanno ognuno esigenze diverse, e per ognuno di essi è necessario conoscere bene le dinamiche e suggerire le opportunità”.

Su questa fascia di utenza, Red Hat si è focalizzata fin dallo scorso anno, organizzandosi in team dedicati proprio all’Emerging Market, offrendo a tali aziende, molte delle quali con vocazione all’innovazione e all’export, di migliorare quello che già esiste ma, soprattutto, di potere, grazie alla tecnologia, creare nuove soluzioni che prima non era neanche possibile pensare e servizi aggiuntivi per attirare nuovi clienti, sfruttando gli effetti, sempre più concreti, dell’automazione, che consente risparmio di risorse e di tempo.

E i contributi che il vendor può più visibilmente portare a questa fascia di aziende, si identificano nei tre pillar principali su cui Red Hat si sta muovendo oggi, ossia Hybrid Cloud Infrastructure, Cloud Native Development e Management & Automation, in modo da facilitare la gestione delle piattaforme Red Hat e attivare l’automatizzazione attraverso ambienti ibridi, con un abbattimento dei costi e semplificazione dei processi.

Red Hat rende visibili i vantaggi della digital transformation per il settore manifatturiero

Si tratta di una fascia dimensionale di clienti dove il settore manifatturiero ricopre una consistente parte, sia in termini numerici, sia in termini di importanza per il nostro mercato nazionale. Proprio il settore della manifattura, infatti, ha rappresentato in passato, e potrà esserlo sempre più in futuro, una grande opportunità per la crescita economica dell’intero paese, un obiettivo raggiungibile con un’ottimizzazione e modernizzazione dei propri processi produttivi, di vendita, di marketing.

E su questo tema Red Hat porta sul palco dei casi di successo proprio l’esperienza avuta insieme a Dab Pumps, del Gruppo Dab, un’azienda manifatturiera di Padova che si occupa della movimentazione delle acque mediante pompe elettromeccaniche. Una tipica media azienda italiana, con un fatturato di 338 milioni di euro, che occupa 1.700 persone su sei siti produttivi.

Un’azienda che si è posta di raddoppiare in capo a cinque anni il proprio giro d’affari affidandosi alla tecnologia per una trasformazione e ottimizzazione delle infrastrutture che sono a supporto del proprio business.

Red Hat guida la digital transformation di Dab Pumps

Una trasformazione che ha avuto come base di partenza un processo di integrazione che consentisse la comunicazione tra le diverse applicazioni presenti in azienda, mantenendo la possibilità di scelta riguardo al software da utilizzare di volta in volta in base alle diverse esigenze.

Per raggiungere i propri obiettivi, l’azienda ha utilizzato diverse tecnologie Red Hat per l’integrazione, tra cui Red Hat Runtimes, Red Hat Fuse, Red Hat JBoss Enterprise Application Platform, Red Hat Data Grid e Red Hat AMQ. Tecnologie che hanno avuto in Dab Pumps l’effetto di integrare e di accelerare l'accesso ai dati dei propri sistemi più critici, come il CRM, il PLM e la Business Intelligence. product lifecycle management (PLM), customer relationship management (CRM) e business intelligence (BI). Questa prima fase del progetto è stato seguito da Addvalue, sistem integrator di Verona. Sempre veronese è Kiratech, il partner che sta seguendo la predisposizione dell’azienda patavina al passaggio di alcuni dei propri sistemi in ambiente cloud, in modo da potersi garantire una maggiore resilienza e scalabilità.

Un processo per il quale ha deciso di avvalersi di OpenShift di Red Hat, passando, di fatto, da un ambiente monolitico a un’architettura a microservizi.

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