Il settore del risparmio gestito sta cambiando sotto la spinta delle tecnologie digitali, del fintech e di nuove normative, come la Mifid2, carica di implicazioni in termini di governance del prodotto e di trasparenza. I cambiamenti sono forti soprattutto nella filiera dell’asset management e ancor di più in quella del wealth management, Qualche esempio? Oltre a evoluzioni del mercato (come le mutate esigenze della clientela), oggi assistiamo allo sviluppo di nuovi prodotti, come i piani individuali di risparmio, ma anche alla nascita di piattaforme di “robo-advisory”, che grazie all'intelligenza artificiale possono fornire consulenza finanziaria in modo efficace a costi minori. Lo scenario, inoltre, si sta popolando di startup attive nel fintech, che utilizzano i Big Data come base di partenza per la gestione degli investimenti.
Anche nel settore dei servizi di gestione di patrimoniale, come in molti altri (pensiamo al retail e ai servizi It), oggi viene sempre più riconosciuta l’importanza dell’esperienza mobile e digitale. La consulenza finanziaria digitale è incentrata sul profilo del cliente, permette operazioni agili e flessibili, fa grande uso di design thinking e sfrutta al massimo gli analytics. L’acquisizione di clienti da parte delle piattaforme di robo-advisory e delle iniziative fintech è ancora limitata, tuttavia viene indicata in molte ricerche come tendenza forte del futuro. Un'anticipazione è fornita da contesti come gli Stati Uniti e il Regno Unito, dove i clienti dei “digital advisor” manifestano un livello di soddisfazione molto alto, beneficiando anche degli inferiori costi di gestione.
Di questo e altro si parlerà domani a Milano, nel corso di un evento organizzato da The Innovation Group e patrocinato dall'Aipb, l'Associazione Italiana Private Banking, con la sponsorizzazione di Objectway. La “Digital Investment Management Conference”, la prima di una serie di iniziative legate al Banking Summit 2018, cercherà di rispondere a una serie di domande. Come cambia il ruolo del consulente finanziario? Come possono i wealth manager differenziare la propria offerta di consulenza sfruttando la leva digitale? Come si evolverà l’architettura di offerta degli asset manager e la domanda di prodotti, tra investimenti a basso costo e quelli ad “output garantito”? Fino a che punto aziende di asset management e distributori si sovrapporranno e si faranno concorrenza? Le attività di asset management avranno più o meno bisogno di economie di scala?
Saranno presenti all'incontro rappresentanti dell’industria dei servizi finanziari, di alcune realtà italiane del settore tecnologico e del mondo delle fintech. All'intervento di paertura di Ezio Viola, amministratore delegato di The Innovation Group, seguiranno quelli di Maurizio Primanni, presidente e fondatore di Excellence Consulting, e tre sessioni plenarie con relativa tavola rotonda.
Per l'agenda completa dell'evento si rimanda al sito di The Innovation Group, dove è anche possibile registrarsi. La partecipazione è gratuita ma, dati i posti limitati, è soggetta a conferma da parte della segreteria organizzativa.