31/08/2018 di Redazione

Schede grafiche e cloud per gestire i carichi più impegnativi

I clienti di Microsoft Azure possono ora utilizzare la piattaforma Ngc di Nvidia e le schede grafiche Volta e Pascal per applicazioni di high performance computing e di intelligenza artificiale.

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Nvidia tende la mano a Microsoft per velocizzare il lavoro degli algoritmi di intelligenza artificiale. Le due aziende hanno annunciato che i clienti Azure possono da oggi sfruttare la piattaforma Nvidia Gpu Cloud (Ngc) per accedere a risorse on-demand scalabili, da utilizzare per accelerare i carichi di lavoro di High Performance Computing (Hpc) e di Ai. Gli sviluppatori non dovranno far altro che lanciare i container Ngc sulle istanze Ncv3, Ncv2 e Nd di Azure, tutte basate sulle schede grafiche Volta e Pascal e ottimizzate per le applicazioni e gli algoritmi a elevato utilizzo di calcolo e di rete. In questo modo è possibile unire le capacità di elaborazione delle Gpu all’infrastruttura cloud del colosso di Redmond, con l’aggiunta di un’ampia libreria software per il deep learning e l’Hpc. Gli sviluppatori possono infatti utilizzare strumenti molto popolari come Tensorflow, Microsoft Cognitive Toolkit, Nvidia Tensort e Pytorch.

Ngc fornisce anche soluzioni di visualizzazione e applicazioni scientifiche per l’Hpc, come Namd, Gromacs, Lammps, Paraview e Vmd, software diffusi nell’ambito della modellazione molecolare e dei materiali. Al di là dei dettagli tecnici, comunque, l’idea di fondo della collaborazione fra le due società è quella di semplificare al massimo il deployment dei container, in modo da essere operativi in tempi minori e di poter disporre sempre delle ultime funzionalità.

Microsoft ha annunciato anche la disponibilità generale di Azure Cyclecloud, uno strumento per gestire cluster di high performance computing sulla nuvola. La multinazionale mette così nelle mani dei clienti una soluzione che dovrebbe velocizzare ulteriormente l’esecuzione e l’orchestrazione di questi enormi pool di risorse, tenendo costantemente controllati i flussi di dati, l’accesso degli utenti e anche il costo nel tempo dei carichi di lavoro.

 

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