22/10/2015 di Redazione

Semplicità e incentivi: la ricetta Arcserve per clienti e canale

La società nata lo scorso anno come spin-off di Ca Technologies vuole recuperare posizioni nel mercato italiano dedicandovi attività di supporto al canale, roadshow e programmi di incentivi. Nell’offerta entra una nuova gamma di appliance per le Pmi, Udp

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Un’alternativa per medie, piccole e micro imprese alla ricerca di una soluzione di data protection semplice da usare e conveniente. Questo vuol essere Arceserve sul mercato italiano, un terreno di conquista su cui nei prossimi mesi saranno dispiegati strumenti di promozione e investimenti. Nata, o meglio rinata nel settembre del 2014 come spin-off di Ca Technologies (che l’aveva acquisita nel 1996), la società è in fase di crescita: dopo la creazione del suo quartiere generale a Minneapolis, nei mesi scorsi ha assunto 170 nuovi collaboratori in varie sedi nel mondo e ha portato a 45mila il numero dei suoi clienti sparsi in 150 Paesi.

Nello Stivale, Arcserve oggi si appoggia a due distributori e vendte esclusivamente attraverso il canale. L’Italia è parte di quella regione Emea in cui nell’ultimo anno il business è cresciuto del 190%. Il team dedicato al mercato nostrano è composto da quattro italiani che lavorano da Barcellona, fornendo supporto informativo e di pre-vendita al canale. 

Dalla prossima settimana partiranno programmi di cashback per i rivenditori (del valore di 200 dollari per ogni contratto) ed è, inoltre, in calendario per i mesi dicembre e gennaio prossimi un roadshow che toccherà Torino, Milano e altre città italiane. Il programma partner prevede tre livelli di affiliazione – Silver, Gold e Platinum – e dà diritto rispettivamente al 15%, 20% e 25% di margini sui contratti.

L’offerta si è appena allargata con la nuova linea di appliance Udp 7000, composta da cinque modelli con tre diverse capacità (da uno a 26 TB di dati sorgenti). “Il target è quello delle piccole e medie imprese”, spiega Rami Nasser, regional sales director di Iberia, Italia e Mea di Arcserve. “L’idea alla base dell’appliance è ‘set and forget’, e permette all’utente finale di avere un unico punto di contatto per l’hardware e il software”.  Il sistema promette una riduzione sensibile dei tempi di backup, sotto i quindici minuti, e include funzioni di deduplica, crittografia, compressione e replica delle Wan ottimizzata. Si tratta, in sintesi, di un’appliance “all in one”, performante e completa ma anche facile da gestire.

 

 

Per ottimizzare le prestazioni, il sistema impiega una combinazione di drive Sata, Sas ed Ssd. L’appliance prevede opzioni multiple per la protezione off-site, includendo anche la replica automatica da e verso il cloud (pubblico e privato), verso uffici remoti o su nastro; il backup può essere host-based o eseguito su piattaforma Vmware (vSphere) o Microsoft (Hyper-V), mentre per il recovery ci si può appoggiare a cloud locali, remoti o virtuali, con la garanzia di poter eseguire un recupero completo, un ripristino granulare delle applicazioni o anche il semplice recupero di un singolo file. A favore della semplicità d’suo, il vendor ha ridisegnato la console di controllo basata su Web.

“Abbiamo alle spalle vent’anni di esperienza sulla tecnologia e sulle relazioni con i clienti”, rimarca Nasser. “Il nostro plus è anche la semplicità: forniamo una piattaforma unificata per la protezione dei dati attraverso una singola licenza”.

"Le aziende", sottolinea Luke Whitehead, direttore marketing per la regione Emea,"oggi sono sempre più alle prese con una combinazione di problemi, dalla crescita esponenziale dei dati, all’adeguamento ai requisiti di conformità, fino alla gestione della riduzione delle risorse interne, dovendo al tempo stesso, rispondere ad un aumento delle minacce sulla sicurezza dei dati. Secondo la nostra indagine, quasi il 20% delle aziende che l’anno scorso ha utilizzato le soluzioni di software recovery non è poi riuscita a recuperare completamente tutti i dati. Ecco perché siamo sempre più concentrati su questa tematica e stiamo sviluppando soluzioni potenti, ma che al tempo stesso siano facili da implementare e gestire”.

 

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