ServiceNow si consolida in un’Italia a diverse velocità
Il country manager Filippo Giannelli fornisce una visione più localizzata dei dati di bilancio corporate. La crescita è costante, ma si adatta a un Paese con un ritmo di innovazione ancora irregolare.
Pubblicato il 20 febbraio 2023 da Roberto Bonino

Sono noti già da alcune settimane i dati di bilancio di ServiceNow, che ha chiuso il quarto trimestre 2022 con entrate superiori a 1,9 miliardi di dollari, in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il grosso di questa cifra deriva da canoni e servizi ricorrenti, a dimostrazione della solidità di un modello di business impostato ormai diversi anni fa, fondato su un’unica piattaforma integrata per la gestione dell’organizzazione aziendale e su un regolare rinnovo con due release all’anno, subito disponibili per la clientela pronta a fare da subito l’upgrade.
I numeri si sono riflessi in modo più o meno proporzionale anche sull’andamento in Italia e il country manager, Filippo Giannelli, ci aiuta a evidenziare le peculiarità del nostro mercato: “Intanto, si conferma una crescita totalmente organica e derivata dalla nostra piattaforma. L’espansione degli ultimi anni verso i servizi sul campo, le risorse umane e l’employee experience stanno pagando”.
Giannelli osserva comunque un Paese più o meno cumulativamente orientato verso la trasformazione digitale, ma ancora con diverse velocità di progresso: “Le best practice sono ormai parecchie e l’accelerazione è evidente, ma occorre rispettare i tempi più meditati di chi procede con maggior prudenza o deve ancora superare vincoli legati alla componente legacy. Noi abbiamo la capacità di adattarci a queste diversità, proponendo molte innovazioni in ogni release, ma dando a tutti il tempo di adottarle in base ai propri ritmi”.
Filippo Giannelli, country manager di ServiceNow Italia
La pandemia ha generato un salto in avanti piuttosto drastico e diffuso, ma oggi c’è chi ancora chi sta sfruttando l’onda lunga e chi, invece, ha scelto di rallentare per studiare con maggior attenzione la strada corretta da intraprendere, ora che l’emergenza appare superata: “La vera sfida oggi sta nell’orchestrazione dei vari processi aziendali ed è proprio quello che fa la nostra piattaforma, ponendosi al di sopra di altri processi e preparando il terreno per innovazioni che possono avere tempi più lunghi di concretizzazione”, osserva Giannelli.
Fra i settori che ServiceNow sta supportando con maggior profitto troviamo l’energy e i servizi finanziari, impegnati più di altri lungo la strada dello sviluppo sostenibile. L’azienda si attende indicazioni positive anche dalla Pubblica Amministrazione, che dovrebbe trovare impulso dalle risorse messe a disposizione dal Pnrr. Il comparto Telco segue a ruota, dovendo fare i conti con la pressione sui costi, mentre per ora più arretrato appare il manufacturing, anche se i necessari interventi sulle supply chain possono costituire un importante fattore di accelerazione.
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