26/05/2020 di Redazione

Si basa sui dati la trasformazione di Hitachi Vantara

Mosse di mercato e sviluppi tecnologici ricollocano l’azienda tra gli attori di punta della gestione e archiviazione dei dati. In tempi di pandemia, non calano le aspettative sui risultati, complici le opportunità dello smart working e le iniziative a sos

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Al netto dei drammi privati e delle costrizioni sociali causati dalla pandemia Covid-19, fra gli elementi destinati a lasciare segni nel tempo troviamo senza dubbio la constatazione di quanto fisico e digitale siano due dimensioni sempre più unite. Chi ha lavorato per tempo sullo sfruttamento di questa commistione, si trova oggi con un vantaggio competitivo non trascurabile, pur nelle inevitabili difficoltà congiunturali del periodo.

Hitachi Vantara intende favorire i processi di trasformazione basati sulla capacità di organizzare e sfruttare i dati, anche allo scopo di individuare forme di monetizzazione, affiancando le aziende pronte a ripensare la propria organizzazione e accettare una fruizione di processi e attività sotto forma di servizio. La proposizione si basa certamente sulla forza di un brand globale da 88 miliardi di dollari di fatturato e un comparto It che pesa per il 20%, ma anche su una trasformazione nata prima di tutto al proprio interno, soprattutto negli ultimi tre anni, attraverso acquisizioni in ambiti come il DataOps (Waterline Data), la cloud system integration (Rean Cloud) e i container (Containership), ma anche la creazione di partnership strategiche con Aws e Google o l’assorbimento della componente Consulting.

La tecnologia è una delle componenti della visione strategica di Hitachi Vantara: “Il nostro apporto porta valore a livello di revisione delle infrastrutture, soprattutto in direzione dell’automazione, per semplificare le implementazioni e ridurre i margini di errore”, spiega il vice presidente Sud Europa Marco Tesini. “Ma il nostro portafoglio è costruito anche per rendere scalabili i processi di trasformazione e sostenere la monetizzazione dei dati”.

Marco Tesini, vice presidente Sud Europa di Hitachi Vantara

In un’epoca segnata dall’impatto globale dei Covid-19, tuttavia, questo non basta per pensare di mantenere un tasso di crescita in Italia del 17%, com’è stato nel 2019 e l’azienda intende raggiungere anche quest’anno. Ci vogliono iniziative concrete che aiutino i clienti a rendere sostenibili i processi di trasformazione: “Supporto finanziario, evoluzione verso la logica a consumo e supporto allo smart working sono aree nelle quali ci siamo impegnati da subito”, conferma il country manager di Hitachi Vantara Salvatore Turchetti. Ne è un esempio il servizio Everflex, che si basa su soluzioni di tipo pay-as-you-go, che mira, attraverso modularità e personalizzazioni, a far risparmiare dal 25 al 40% sul Tco delle soluzioni adottate. A questo si aggiungono iniziative come Low-Start Plan, che consente di acquistare pagando inizialmente solo il 10% e il resto in tre anni, Hcp Anywhere (tecnologie per lo smart working utilizzabili gratuitamente per 90 giorni, salvo poi decidere se proseguire o restituire tutto) e piani di pagamento dilazionati o integrabili con il buy back.

Il messaggio di Hitachi Vantara, dunque, appare chiaro. Nel breve periodo, sono state messe in campo iniziative per supportare le aziende in difficoltà, senza far perdere loro l’opportunità di sostenere processi di trasformazione che la congiuntura ha reso più urgenti. Nel medio termine, soprattutto nel mondo delle medie realtà, di peso rilevante anche in Italia, il supporto consulenziale e la disponibilità di soluzioni anche tecnologiche, come la recente Virtual Storage Platform (Vsp) E990, dovrebbero servire a radicare una presenza costruita anche attraverso alleanze di prestigio (le già citate Aws e Google, ma anche Microsoft, Cisco e VMware) e una capacità di innovazione orientata allo sfruttamento dei dati in ambiti come le applicazioni di intelligenza artificiale, l’IoT estremo e l’accelerazione del cloud.

 

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